Al Girarmadio i vestiti per bambini non si comprano, ma si scambiano
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Cuneo - Chiunque abbia bambini lo sa: l’abbigliamento infantile ha spesso prezzi elevati e raramente lo si utilizza fino all’usura. Se si considera poi che i costi per la sua produzione, distribuzione e smaltimento sono non solo economici, ma anche e soprattutto ambientali, evitare lo spreco in questo settore diventa espressione naturale del caro, vecchio, semplice buonsenso.
Ben vengano dunque le occasioni di riutilizzo, così che i capi di abbigliamento non più utili a una famiglia possano trovare nuovo valore a casa d’altri. Per quanto riguarda le iniziative individuali – che coinvolgano cugini, vicini di casa o gruppi di mamme, online e offline – spesso, la difficoltà sta nel dare e ricevere sincronicamente: se è relativamente semplice individuare bambini più piccoli cui destinare i capi che non servono più, non lo è altrettanto reperire allo stesso tempo abbigliamento nelle taglie necessarie al proprio uso.
Vengono in aiuto realtà come il Girarmadio dei piccoli, un luogo dove portare i propri capi in buono stato e riceverne altrettanti, svincolando lo scambio dal sesso e dall’età dei bambini. Quartier generale del Girarmadio è un garage nel centro di Canale (CN), che ospita scaffali ed espositori ricolmi di abbigliamento per bambini multicolore e multitaglia, fino ai dodici anni.
Chi siete e perché nasce il Girarmadio dei piccoli? Quali ragioni e quali valori vi muovono?
Siamo Michela Marcellino e Mariateresa Gallino, due mamme da sempre appassionate di scambi senza uso di denaro. Le nostre esperienze con il baratto sono iniziate tanti anni fa, sia online tramite il sito internet coseinutili.it, sia di persona con lo scambio di abiti dei nostri bambini con altre mamme, che magari avevano figli più piccoli. Per una figlia, ad esempio, con estrema soddisfazione abbiamo preso in baratto addirittura un letto con i cassettoni.
A gennaio di quest’anno abbiamo deciso di fondare il Girarmadio dei piccoli per mettere a disposizione di tante famiglie la nostra conoscenza ed esperienza sul baratto. Si tratta di un luogo dove é possibile scambiare abbigliamento per bambini senza uso di denaro. Il nostro progetto nasce per favorire il riutilizzo e promuovere il baratto come esperienza ecologica, economica e divertente! Il settore della moda è tra i più inquinanti al mondo e utilizza elevate risorse idriche, per questo è importante ridurre il numero di capi nuovi acquistati, favorendo i capi second-hand.
Come funziona?
Chiunque può portare gli abiti che non usa più e prendere in cambio ciò di cui ha bisogno. Gli scambi avvengono in modalità completamente gratuita, ma chi vuole può sostenerci con un piccolo contributo per l’affitto del garage o semplicemente condividendo il nostro progetto con altre famiglie. Le regole sono semplicissime: accettiamo abbigliamento in buono stato, senza strappi o macchie, niente intimo né scarpe.
Per ogni capo portato é possibile prenderne uno in cambio. Capita spesso tuttavia che le mamme portino molti capi di abbigliamento e magari non ne trovino altrettanti da prendere. In quel caso annotiamo sul nostro quaderno un certo numero di crediti, una sorta di moneta virtuale che la persona potrà utilizzare in un secondo momento, a seconda delle disponibilità del Girarmadio.
Come vi fate conoscere e quale riscontro state ricevendo?
Siamo presenti sui social con la pagina Facebook Il Girarmadio dei piccoli. Organizziamo periodicamente pomeriggi di scambio di abbigliamento, giocattoli, libri e oggettistica per bambini in collaborazione con diverse associazioni locali. Durante questi eventi, promuoviamo il nostro progetto. Lo scorso settembre, abbiamo partecipato a Rete Mamma, grande evento del cuneese dedicato alla genitorialità consapevole, per mostrare e raccontare ai visitatori la grande opportunità fornita dal riuso e dal baratto.
Nella stessa ottica, a Canale si è tenuta stata recentemente una giornata dedicata interamente al baratto di abiti, giochi, accessori per bambini e ragazzi: un momento conviviale, con letture animate e una merenda condivisa. Nonostante il Girarmadio esista solo da gennaio, abbiamo ricevuto molti riscontri positivi e il sostegno di diverse famiglie e questo ci riempie di orgoglio.
In cosa il Girarmadio si differenzia rispetto ad altre realtà di scambio abiti? Qual è il valore aggiunto per le famiglie?
Il Girarmadio è saldamente radicato sul territorio e si rivolge principalmente alle famiglie di Langhe e Roero. Lo scambio avviene in modo molto semplice e non è necessario organizzare spedizioni, come a volte accade quando si scambia o si vende online. Il contatto umano resta secondo noi un valore aggiunto che fa la differenza. Questo progetto infatti ci ha permesso di conoscere tante persone fantastiche, attente e disponibili.
Come si pongono le persone nei confronti del baratto e del riuso?
Per fortuna le nuove generazioni sono molto sensibili al rispetto per l’ambiente e in generale sono ben disposte nei confronti del riuso. Se qualcuno è scettico, consigliamo di provare il baratto. Si otterrà una grande soddisfazione nel sapere che i propri vestiti sono utili per altri bambini e al contempo ci si rende conto che molti capi usati sono in ottime condizioni e quindi perfettamente riutilizzabili.
Quali sono le principali difficoltà e come le affrontate?
Difficoltà naturalmente ce ne sono, soprattutto legate al fatto che siamo tutti molto impegnati con il lavoro e la famiglia e talvolta sembra impossibile poter ritagliare quell’ora – o più! – da dedicare al progetto, in cui tuttavia crediamo molto. Ma la gratitudine mostrata dai papà e dalle mamme che passano da noi ci porta a credere che stiamo spendendo bene il nostro tempo e ci incoraggia a continuare.
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