22 Ott 2024

Un’app per vivere esperienze d’autunno inedite in Sardegna, per un turismo sostenibile e di qualità

L’app “Sardegna, Il Cuore” è una nuova piattaforma gratuita che invita a esplorare la Sardegna con una selezione di eventi, attività ed esperienze fino a dicembre 2024. Promuovendo le regioni storiche delle Barbagie, del Sarcidano, del Barigadu e del Guilcer, l'app valorizza il turismo sostenibile e le bellezze meno conosciute dell'entroterra, con proposte che spaziano dalla natura alla cultura locale, permettendo ai visitatori di immergersi nel cuore dell'Isola, scoprendo luoghi, tradizioni e sapori identitari.

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Esperienze uniche, un viaggio attraverso la storia, la natura e le tradizioni di una Sardegna spesso bistrattata, ma altrettanto affascinante. Questo è ciò che propone “Sardegna, Il Cuore”, un’innovativa app territoriale lanciata dai gruppi di azione locale (GAL) della regione che raccoglie una vasta selezione di eventi e attività che si svolgeranno fino a dicembre 2024, promuovendo le storiche regioni delle Barbagie, del Sarcidano, del Barigadu e del Guilcer e offrendo a chi vuole non solo attraversare ma anche conoscere questi luoghi, un’immersione nel cuore dell’Isola.

L’idea è quella di far conoscere le piccole gemme nascoste nella Sardegna centrale, suggerendo – anche grazie al supporto dell’intelligenza artificiale – produzioni enogastronomiche eccellenti, percorsi immersivi nella natura, esperienze ed eventi di riscoperta delle peculiarità dei territori, spesso poco noti anche internamente all’Isola stessa. Da Atzara al Lago Omodeo fino a Laconi: con una selezione – del tutto parziale – proposta dall’app di cose da fare e angoli delle storiche “Barbagie” da visitare, “Sardegna, Il Cuore” diventa un’ode a un’Isola con cui il dialogo conoscitivo non ha fine.

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Tra le esperienze, quella in vigna nella Barbagia del Mandrolisai
UN PROGETTO CHE GUARDA ALLA SOSTENIBILITÀ

L’applicazione è figlia del lavoro partito dall’omonimo progetto “Sardegna, Il Cuore”, un’iniziativa che punta a valorizzare il turismo sostenibile nelle regioni interne della Sardegna. Finanziato da Sardegna Ricerche nell’ambito della Linea A del Progetto complesso Turismo, nasce per promuovere un approccio turistico che rispetti e valorizzi le risorse naturali e culturali locali, coinvolgendo le comunità e le imprese del territorio. Centrale nel progetto è poi anche la Carta per il turismo sostenibile, che definisce standard di qualità per l’accoglienza e l’offerta legata al turismo esperienziale, garantendo sostenibilità ambientale e attenzione al patrimonio locale.

Una Carta che è inoltre frutto di un processo partecipativo – il documento è nato da 94 incontri territoriali e oltre 100 portatori di interesse – che coinvolge amministrazioni pubbliche, operatori turistici e organizzazioni locali, con l’obiettivo di favorire quindi un turismo di qualità che si basi sul rispetto della natura ma anche della cultura isolana senza mercificazioni e oltre le narrazioni mainstream che spesso accompagnano la visita dell’Isola. In questo contesto, l’app “Sardegna, Il Cuore” diventa facilitatrice nella scoperta di eventi e luoghi spesso meno noti, promuovendo esperienze lente e autentiche, come la partecipazione alla vendemmia, immersioni nella natura o visite ai siti archeologici.

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Laconi, vista dal castello Aymerich
COME FUNZIONA L’APPLICAZIONE

Esplorare in bici Austis, conoscere a Tonara la tradizione dei forgiatori di suoni che perdura da ben quattro generazioni, quella di Campanacci Floris, ascoltare al tramonto il tenore di Orosei nel sito naturale di Sa Crabarissa: nell’applicazione la Sardegna si rivela nel suo lato più unico e spesso inedito, spingendo all’esplorazione. Dopo lo scaricamento nella piattaforma ci si può orientare tra le “cose da fare” attraverso una mappa, un calendario di attività che suggerisce gli eventi nelle date scelte oppure dando un’occhiata alle opportunità seconda della categoria preferita: arte e cultura, produzioni locali, alloggi e ristorazione, paesi, natura e infine, architettura e storia.

E se l’autunno è il momento perfetto per un’immersione profonda nella natura, in materia l’applicazione ha molto da consigliare. Qualche esempio? Foliage d’autunno nella Barbagia di Belvì tra i castagneti e noccioleti secolari, il 26 e 27 ottobre con la Sagra delle Castagne. Durante la manifestazione si può intraprendere una serie di affascinanti esperienze tra l’Ecomuseo della montagna sarda, la storica casa Devilla, il Museo Antonio Mura e le suggestive carceri spagnole del ‘500 Sa Bovida, accompagnati dalle guide; nelle prigioni di Sa Bovida venivano processate le donne accusate di pratiche di stregoneria. Un viaggio nell’enigmatico passato del periodo dell’Inquisizione in Sardegna, ma non solo.

Esplorare in bici Austis, conoscere a Tonara la tradizione dei forgiatori di suoni che perdura da ben quattro generazioni, ascoltare al tramonto il tenore di Orosei…

ESPERIENZE DA VIVERE

Spostandosi nella Barbagia del Barigadu, tra le meraviglie da scoprire spiccano il nuraghe Losa, uno dei nuraghi più importanti e meglio conservati di tutta la Sardegna, e il tempio a pozzo di Santa Cristina a Paulilatino, un capolavoro architettonico della civiltà nuragica risalente a circa 3000 anni fa. Dal punto ricreativo Sas Olias di Sedilo  o dall’agriturismo Sa Tanchitta di Ula Tirso, i visitatori possono organizzarsi per passeggiate a cavallo o escursioni lungo il fiume Tirso e il lago Omodeo.

Quest’ultimo, formato dallo sbarramento del fiume tramite la diga di Santa Chiara e successivamente sostituito dalla diga Eleonora d’Arborea nel 1997, è un vero scrigno di tesori nascosti. Tra le sue acque si trovano tombe di giganti, domus de janas, un insediamento prenuragico, una foresta tropicale fossile con alberi di 20 milioni di anni e i resti di un paese ricostruito altrove, “Zuri”, oggi frazione di Ghilarza. Quando il lago è in secca – e l’autunno è il periodo migliore –  riaffiora la suggestiva “casa del custode”, l’originaria Casa del capo centrale della diga Santa Chiara, poi sommersa dalla variazione del convoglio delle acque con la diga di Eleonora Arborea.

esperienze sardegna il cuore
Lago Omodeo, tra le location delle varie esperienze autunnali proposte dall’app

La scoperta del territorio avviene anche attraverso la conoscenza delle realtà che vi operano. Se uno tra i luoghi più affascinanti da visitare in autunno è il Parco Aymerich di Laconi nella Barbagia del Sarcidano – il più grande della Sardegna, percorso da sentieri, grotte e cascate che si snodano tra boschi di lecci, querce e conifere secolari –, quello che l’app suggerisce è anche un ritorno soft agli impegni di tutti i giorni, tra le strette stradine acciottolate e le antiche case in pietra di Laconi, dove si trova Treballu Hub, uno spazio di co-living e coworking ricavato dalle case sfitte del borgo che ospita nomadi digitali da tutto il mondo.

“Sardegna, Il Cuore” non è quindi solo una semplice app per il turismo, ma un invito a riscoprire il volto autentico e nascosto dell’Isola. In un’epoca in cui il turismo di massa tende a semplificare e standardizzare le esperienze di viaggio, questa iniziativa offre una visione diversa, incentrata sulla sostenibilità e sulla valorizzazione delle risorse locali. Attraverso la promozione di un turismo lento, attento e sostenibile, l’app consente di immergersi nella cultura, nella storia e nella natura dell’Isola, restituendo al visitatore il piacere della scoperta. Con “Sardegna, Il Cuore”, il viaggio non è solo un percorso fisico, ma una connessione profonda con le comunità, il paesaggio e la storia.

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