15 Ott 2024

Emporio della solidarietà, il negozio dove non servono i soldi che aiuta le persone in difficoltà

Scritto da: Martina Maiorano

A Napoli, da circa un anno, opera l'"Emporio della solidarietà: gocce di solidarietà". Un vero e proprio supermercato dove le famiglie in difficoltà possono recarsi per la spesa. Grazie al Centro d'ascolto, i volontari possono offrire aiuti concreti alle persone.

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Campania - La solidarietà rappresenta uno dei comportamenti più generosi che si possano dimostrare. Aiutare sia moralmente che materialmente un altro essere umano esprime altruismo e coesione all’interno di una collettività. Questo è il motivo per cui nasce l’Emporio della Solidarietà: gocce di solidarietà, che anima il territorio napoletano da circa un anno. Si tratta di una nuova modalità di sostegno per aiutare le famiglie in difficoltà, in maniera diversa rispetto a una classica consegna di pacchi alimentari.

L’IDEA DELL’EMPORIO DELLA SOLIDARIETÀ

Giovanni Scalamogna, responsabile dell’Emporio della solidarietà, racconta la nascita di questa realtà meravigliosa. «Non avendo più la mensa in parrocchia, si è pensato di continuare dando gli aiuti alimentari alle famiglie. Si è visto che consegnare il pacco poteva essere percepito come un’azione poco dignitosa. Vista l’esperienza di altre realtà che stanno nascendo a Napoli, anche noi abbiamo pensato di creare questo Emporio della Solidarietà».

È un vero e proprio supermercato in cui le persone accedono con una scheda punti, caricati in base alle necessità dei nuclei familiari. «Viene registrato il codice fiscale della famiglia e, a seconda dei componenti del gruppo familiare, vengono dati i punti. Sugli scaffali troveranno i prodotti con prezzi convertiti in punti». In questo modo i “clienti” «comprano ciò di cui necessitano» per la propria famiglia, evitando così lo spreco alimentare.

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COME FUNZIONA

L’emporio non offre solo alimenti, ma anche aiuti e accompagnamenti alle persone in difficoltà, grazie al sostegno emotivo del Centro d’ascolto che si occupa di dare ausilio ai soggetti. La valutazione iniziale permette ai volontari di individuare chi può avere accesso all’Emporio. «Prima fanno un passaggio per il Centro d’ascolto dove le famiglie vengono ascoltate da un gruppo qualificato», spiega Giovanni.

La solidarietà non è un termine astratto, nella concretezza è prendersi cura degli altri

Con la tessera punti ricevuta, in base alle esigenze familiari si può effettuare la spesa di prodotti alimentari e igiene personale. L’obiettivo è quello di sostenere le famiglie nei momenti di crisi e aiutarle nella creazione di una propria autonomia, partendo proprio dalla spesa, che possono effettuare in maniera indipendente.  Lo staff che accompagna i nuclei familiari è molto vasto, in primis i volontari che donano tempo e capacità per smistamento e allestimento dell’Emporio della solidarietà. Se le esigenze delle famiglie non possono essere soddisfatte dagli operatori, si procede in un altro modo. «Se noi non possiamo dare aiuto immediato, vengono indirizzate presso strutture adeguate. Abbiamo una psicoterapeuta, avvocati e un CAF che collabora con noi».

AIUTI E SOSTEGNI

Per rendere possibile tutto ciò c’è stato un lavoro enorme che Giovanni e i suoi volontari hanno affrontato e ancora sostengono.  «È un Emporio che fa parte della Caritas parrocchiale, ma è gestito dall’associazione Borgo Ponti Rossi ODV. Abbiamo dovuto organizzare un progetto, mettere a posto una documentazione obbligatoria: licenza sanitaria, hccp per gli operatori, autorizzazione delle autorità di Caritas diocesana». I locali sono in affitto e le spese per telefono, luce e condominio arrivano ogni mese.  «C’è un gruppo di sottoscrittori volontari, della parrocchia e non, che danno un contributo mensile. Con quelli, più altro che ci viene dato da parrocchia, Caritas e Fondazione Grimaldi, riusciamo a sostenere i costi».

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LA SOLIDARIETÀ COME STILE DI VITA

Il motivo per cui si continua? La solidarietà, parola chiave del progetto. Per Giovanni e i suoi collaboratori rappresenta la spinta per andare avanti e non mollare, neanche di fronte alle difficoltà. Lo spirito del volontariato si basa proprio su questo, donare a chi ne ha bisogno, senza chiedere niente in cambio, migliorando le vite degli altri con un contributo concreto, ed è questo ciò che cerca di fare l’Emporio della solidarietà. «La solidarietà non è un concetto astratto, nella concretezza è prendersi cura degli altri. Prendersi cura significa avere empatia per l’altro, avere empatia significa prendersi le sofferenze dell’altro e, nelle proprie possibilità, aiutare a sollevarlo». 

L’Emporio della solidarietà rappresenta un punto essenziale nel territorio, dove le famiglie possono recarsi in tranquillità senza imbarazzo nel ricevere il pacco alimentare, ma acquistando come in un semplice supermercato. Questo progetto solidale è un punto importante per la comunità del quartiere e per i volontari, che si impegnano regolarmente per contribuire al benessere e dare risposta ai bisogni. 

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