A Ecosistema Mare si parla di gestione responsabile della biodiversità e della salute marina
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Ancona, Marche - Martedì 22 ottobre a Senigallia si terrà la conferenza ECOSISTEMA MARE. Strategie per una gestione responsabile della biodiversità e della salute marina, organizzata e promossa da Filiera Futura, da Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Un argomento apparentemente divergente dagli obiettivi generali di Filiera Futura, da sempre interessata alle tematiche dell’agroalimentare e delle filiere agricole, ma in realtà strettamente connesso: tutta la vita sul nostro pianeta dipende dall’acqua che è fonte di cibo, reddito ed energia e contribuisce al mantenimento della nostra salute.
Senza acqua non c’è vita, essa è alla base di tutti i processi produttivi di beni e servizi ed è fondamentale per qualsiasi tipo di sviluppo. Eppure non sempre ce ne prendiamo cura. Solo negli ultimi cinquant’anni a causa di vari incidenti, negli oceani sono stati riversati milioni di litri di sostanze chimiche, dalla marea nera nel Golfo del Messico alle Amoco Milford Haven a Genova, fino alla Rubymar nel Mar Rosso nel 2024, senza contare tutte le altre forme di inquinamento.
Come riporta uno studio del WWF, l’87% del mar Mediterraneo è inquinato e con 1,9 milioni di frammenti per metro quadro presenta la più alta concentrazione di microplastiche mai misurata nelle profondità. È qui che arrivano i nostri rifiuti e le sostanze inquinanti che emettiamo nell’aria e nel suolo, anche quelle delle pratiche agricole non sostenibili, contribuendo così allo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e alla conseguente perdita della biodiversità oltre che il danneggiamento degli ecosistemi.
«Filiera Futura si occupa di filiera agroalimentare spesso in aree interne e rurali, il nostro sguardo è rivolto a ciò che succede sulla terra, alla parte agricola. È molto più facile accorgersi degli effetti delle attività antropiche, turistiche, industriali, agricole, agroindustriali, sulla terra e non dell’effetto che queste attività hanno nei nostri mari, ma è tutto interconnesso e interdipendente», sottolinea Silvio Barbero, Presidente Comitato Scientifico Filiera Futura e Consigliere Delegato UNISG di Pollenzo.
Durante l’incontro, che si terrà presso la Rotonda a Mare, grazie alla presenza di tanti esperti – come Roberto Danovaro, docente Università Politecnica delle Marche e Presidente Patto con il Mare per la Terra, e Silvestro Greco, docente UNISG di Pollenzo e Vice Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn – si partirà dall’analisi dei dati e delle esperienze in corso per esaminare lo stato attuale della biodiversità del mare, esplorare strategie efficaci per il monitoraggio e la protezione degli habitat marini e affrontare le sfide legate alla sostenibilità della pesca, delle attività costiere e produttive.
Si andrà a ritroso per approfondire le correlazioni tra ciò che succede a terra – anche in ambito agricolo e agroalimentare – e in mare. Sarà l’occasione per dare voce alle esperienze del territorio, tra gli ospiti infatti sarà presente anche Enrico Loccioni – qui e qui trovate due nostri articoli dedicati all’imprenditore marchigiano –, che oltre a progettare e produrre sistemi high tech di collaudo e controllo qualità, promuove da sempre un modello di imprenditoria attenta al benessere delle persone e del Pianeta. Sarà quindi data un’attenzione speciale al coinvolgimento delle comunità locali e delle imprese riconoscendo la rilevanza del loro impatto nella salvaguardia del mare e la necessità di una maggiore divulgazione e sensibilizzazione rivolta a professionisti del settore e ai cittadini.
«L’obiettivo è fare un punto a 360 gradi sul tema, per mettere a sistema le varie voci e i vari ruoli e ragionare insieme sulla protezione dell’ecosistema mare, necessario per la nostra sopravvivenza, e della biodiversità. Le temperature che si alzano hanno degli effetti sull’agricoltura ma vale anche il contrario. Le pratiche agricole hanno anch’esse degli effetti sull’inquinamento e sulla salute del mare. Vogliamo renderci e rendere tutti consapevoli delle concause che le nostre azioni generano. Una chiamata alla consapevolezza per progettualità future da mettere in campo», continua Barbero.
Oltre a esperti, ricercatori e stakeholders saranno presenti anche le varie fondazioni che fanno parte di Filiera Futura per raccogliere buone pratiche e idee innovative sulla gestione sostenibile degli ambienti marini, attraverso un approccio sistemico e responsabili. Sarà dunque analizzata la complessa interazione tra le filiere agroalimentari, industriali e l’ecosistema marino, con l’obiettivo di trasformare l’attuale equilibrio precario in un solido patto di sostenibilità a lungo termine, che integri sviluppo economico e tutela ambientale. L’inquinamento dell’ecosistema mare è tra i principali rischi per la nostra salute e quella dell’ambiente e una delle sfide ecologiche più serie che siamo chiamati ad affrontare.
L’evento è ad ingresso gratuito e in presenza, i posti sono limitati. Per partecipare è necessaria l’iscrizione su Eventbrite.
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