I benefici dell’educazione outdoor: scoprire la natura per il nostro bene e la sua salvaguardia
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Nell’immaginario comune l’idea di felicità e spensieratezza corrisponde spesso alla scena di un bambino che corre a piedi scalzi in un prato verde. Ma quanto è veritiera oggi quest’immagine? Poco purtroppo. È invece sempre più comune vedere bambini alienati dietro lo schermo di un cellulare o di un televisore. Nel corso degli anni si è andata perdendo la concezione di “aria aperta” nell’educazione, nel gioco e nella formazione delle nostre figlie e dei nostri figli.
Ma cosa stiamo perdendo? Di cosa stiamo privando le nuove generazioni? Partiamo dalla definizione di educazione outdoor, che viene stabilita come la conoscenza attraverso l’esperienza diretta degli stimoli che provengono dai materiali della natura. Tale educazione è chiaramente interconnessa con la sensibilizzazione sui temi di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, oggi sempre più necessaria e urgente. Per questo motivo responsabilizzare anche i più piccoli affinché possano crescere con uno stile di vita responsabile diventa un obiettivo prioritario per i genitori e le scuole, per la loro crescita, la loro salute e per la sensibilizzazione ambientale sempre più importante e impellente.
Michela Schenetti, ricercatrice, afferma: «È fondamentale che i bambini capiscano che in natura tutte le cose sono collegate, dato che ciascuno di noi fa parte di essa, le nostre azioni e i nostri comportamenti hanno conseguenze permanenti su quello che è lo sviluppo del sistema nel quale siamo inseriti. Un’efficace educazione ambientale richiede che ci si confronti con il mondo reale, con le sue contraddizioni: i suoi odori e i suoi profumi». Non si tratta quindi di insegnare ai bambini comportamenti predefiniti inerenti al mondo naturale quanto piuttosto di permettere loro di fare attenzione alle connessioni e ai significati che essi stessi costruiscono sperimentando la loro relazione con e nel mondo.
Ma più di tutto i bambini hanno bisogno di esperienze dirette in natura, mentre oggi vengono offerte loro ben poche possibilità di trascorrere del tempo in autonomia all’aria aperta. Il legame con la natura è importante sia sul piano educativo che su quello della qualità della vita, non solo per far crescere i bambini bene e in salute, ma anche per responsabilizzarli e incoraggiarli a proteggere il nostro pianeta una volta diventati cittadini adulti. In una quotidianità sempre più sedentaria, i bambini faticano a usare il loro corpo come strumento di esplorazione, conoscenza e libertà. Avere avuto l’opportunità di costruire una buona relazione con la natura durante l’infanzia infatti mette al riparo, una volta adulti, dall’incapacità di viverla.
La natura è maestra di vita pertanto è importante che il bambino possa riconquistare la dimensione naturale propria dell’essere umano che è stata persa nel corso degli ultimi anni. Per fare ciò è utile e necessario che egli metta il proprio corpo al centro di ogni esperienza utilizzando tutti i sensi. Alcuni ricercatori hanno osservato inoltre che l’educazione outdoor e i giochi praticati dai bambini nell’ambiente naturale stimolano maggiormente la loro fantasia e creatività e sono protratti per più tempo, indicando così un livello di concentrazione maggiore.
Attraverso le loro interazioni con l’ambiente durante il gioco in natura i bambini possono ottenere il controllo e la padronanza dei loro corpi con lo sviluppo di una gamma di nuove attività e percezioni corporee. Apprendono nuove abilità e concetti, scoprono il mondo e imparano a conoscere sé stessi e gli altri attraverso le loro interazioni in una varietà di situazioni sociali. Il gioco all’aperto inoltre fornisce un contesto non minaccioso per i bambini nel conoscere il loro ambiente e acquisire le competenze necessarie per la vita adulta.
Attraverso l’interazione e con la natura l’educazione outdoor si promuove un equilibrio tra mente e corpo, tra sviluppo cognitivo ed esperienze reali. Secondo Baldrighi, il contatto prolungato con la natura permette a bambini di crearsi una sorta di kit di sopravvivenza che servirà loro per tutta la vita. Stando all’aperto ciascun bimbo impara a:
- giocare;
- camminare sulle proprie gambe e su qualsiasi terreno;
- portare i propri pesi sulle proprie spalle;
- ascoltare i propri bisogni e soddisfarli;
- affrontare le difficoltà e saper trovare le strategie per superarle;
- aver rispetto per sé stesso e per tutto ciò che ci circonda;
- aver piedi e mani abili;
- interiorizzare il valore del cibo;
- vivere la sobrietà e l’essenzialità;
- vivere lo stupore e la meraviglia;
- vivere la fantasia e la creatività;
- vivere le proprie emozioni (gioia, paura, rabbia, noia, felicità.);
- vivere in gruppo;
- vivere la fatica;
- vivere il rischio;
- vivere qualche insuccesso;
- vivere il ritmo della natura
Il vivere esperienze emozionanti e inusuali a contatto con la natura permette ai bambini di fare un’intensa esperienza di sé potenziando l’autonomia, l’autostima e quindi anche la capacità di relazionarsi con gli amici e negoziare alcune scelte insieme a loro. In conclusione, secondo il pensiero della ricercatrice e pedagogista Monica Guerra, giocare all’aria aperta aiuta i bambini a istaurare relazioni e soprattutto a sviluppare il rispetto per gli altri esseri viventi.
Joy Cullen invece osserva in una ricerca condotta su 40 bambini appartenenti a dieci diversi asili come essi dedichino più tempo ai giochi motori (58%) rispetto a quelli di creatività (24%) e alla non-attività (18%). Emerge inoltre come i bambini ritengano di essere autosufficienti nelle loro attività all’esterno, rispetto a quelle all’interno. 25 bambini su 40 sostengono, attraverso interviste, di non aver bisogno dell’aiuto dell’adulto se fanno attività all’aria aperta mentre i restanti 15 solamente in casi particolari come spostare oggetti pesanti, portare attrezzature, nel caso di piccoli infortuni e così via.
Un’altra ricerca ancora ha messo in evidenza come i bambini che frequentano scuole che praticano l’educazione outdoor siano molto creativi e curiosi, prestino una maggiore attenzione, si concentrino maggiormente, rispettino di più le regole, risolvano i conflitti in modo pacifico, si esprimano in maniera più precisa e argomentino meglio le proprie opinioni. Mentre giocano fuori, i bambini traggono beneficio dall’essere esposti a luce del sole, elementi naturali e aria aperta, che contribuisce allo sviluppo, a un sistema immunitario più forte e favorisce l’attività fisica.
Secondo l’OMS, l’esplorazione degli elementi naturali è anche importante per curare l’attenzione dei bambini verso la diversità umana e la diversità della natura. Il senso della scoperta e del fascino influenza il significato dell’apprendimento e consente lo sviluppo di una connessione emotiva verso l’ambiente, aumentando la familiarità nei confronti della natura e dell’ecologia. Favorendo comportamenti sostenibili per tutta la vita. È stato dimostrato che grazie alle esperienze all’aperto i bambini sviluppano un nuovo vocabolario aumentando la capacità dei bambini di imparare nuove parole durante il gioco e utilizzando il corpo come strumento di apprendimento.
I benefici di trascorrere tempo all’aria aperta e dell’educazione outdoor per i nostri bambini sono innumerevoli, da quelli sociali a quelli cognitivi, psicologici e di salute. Giocare sotto la pioggia o sporcarsi di fango mentre si scopre la bellezza di un prato di campagna sono attività molto più sicure e positive di passare il pomeriggio persi davanti ad un videogioco. Ricordiamocelo quando dobbiamo scegliere il passatempo delle nostre piccole persone.
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