Badizo Trekking: “Il cammino è uno strumento di relazione sociale e di valorizzazione territoriale”
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Campania - In un periodo della vita in cui lo stress e la velocità mi stavano divorando corpo e anima ho deciso di rallentare. Ho intrapreso un cammino di lentezza, ho anteposto me e il mio bisogno di libertà a tutto: lavoro, studio, problemi di sorta. Ho ricominciato ad ascoltarmi, ho ripreso a “camminare lungo la strada della vita con lentezza”. C’è un verbo greco che amo, al di là della sua musicalità, che descrive a pieno questa esperienza: βαδίζω, badizo, letteralmente “camminare lentamente, a piedi”. Il destino ha voluto che incontrassi un’associazione che riprende proprio non sono la denominazione, ma anche la scelta di vita del cammino: la Badizo Trekking.
«Quando abbiamo dovuto decidere il nome del nostro progetto, dopo tanto peregrinare, abbiamo scelto di celebrare le due polis greche di Neapolis e Puteoli, rispettivamente Napoli e Pozzuoli: la scelta di Badizo celebra le nostre origini elleniche», spiega Antonio De Martino, presidente dell’associazione. «Nella nostra associazione l’escursionismo non è il fine, ma lo strumento attraverso il quale riusciamo a realizzare relazioni sociali e valorizzare il territorio». Il logo emblema della loro scelta rappresenta un incontro: ci si tende la mano in cammino, ci si tende la mano anche quando non si chiede aiuto, ci si tende la mano per non sentirsi soli, ma anche per imparare a vivere insieme rimanendo in silenzio.
CAMMINO? WHAT ELSE?
«Il nostro gruppo di fondatori nasce dall’esperienza del Cammino di Santiago. Rientrando in noi si è palesata la necessità di riportare quello stile di vita nella nostra quotidianità: accoglienza, non discriminazione, genuinità e semplicità; il cammino ci ha aiutato a essere noi stessi, a esprimere ciò che siamo veramente». I loro cammini, di breve o lunga durata, sono adatti a tutti e sono aperti alle persone con disabilità: alcuni dei loro membri sono divenuti accompagnatori escursionistici per persone con disabilità.
«Sono queste le esperienze che il cammino e la vita ci hanno donato: durante le nostre escursioni le differenze vengono annullate, le barriere – non soltanto fisiche, ma anche culturali – si abbattono». Badizo Trekking è un’associazione pellegrina che ha scelto di mettere al centro del proprio stile la figura stessa del pellegrino, un esploratore che spiritualizza il cammino a prescindere dal credo religioso, essendo l’associazione di stampo laico.
«Alla base delle nostre esperienze vi è l’accogliere e l’essere accolto, non solo dal territorio, ma anche da altri pellegrini», conclude Antonio. Attraverso un progetto messo in atto insieme ad altre associazioni del territorio stanno procedendo al censimento di dispositivi utili per l’accompagnamento in escursione di persone con disabilità motoria, di accompagnatori escursionisti specializzati e di sentieri accessibili: i dati verranno poi pubblicati sul sito FIE, attraverso il portale FIE Maps.
SANTIAGO, DO UT DES
«La nostra associazione nasce anche come punto di riferimento per tutti coloro che vogliono intraprendere questa esperienza sul cammino di Santiago: durante l’anno organizziamo degli incontri dove è possibile ricevere ogni tipo di informazione e dove è possibile richiedere il “passaporto del pellegrino”, il documento ufficiale che identifica il pellegrino durante il suo viaggio verso Santiago de Compostela».
L’identificazione del pellegrino ha varie funzioni, sia pratiche che simboliche: le credenziali sono indispensabili per poter accedere agli alberghi per pellegrini e ad altre strutture ricettive dedicate a chi fa il cammino. Durante il percorso i pellegrini devono raccogliere i sellos, i timbri, i quali vengono apposti da chiese, ostelli, municipio, strutture che dimostrano il passaggio del pellegrino in quel luogo e che servono come prova per dimostrare di aver percorso effettivamente il cammino per ottenere la Compostela, il certificato ufficiale rilasciato a Santiago de Compostela.
«Ogni timbro è un ricordo, ogni timbro è una storia e ogni qualvolta ci capita di aprire il nostro passaporto del pellegrino tutto riprende vita. Durante i nostri cammini abbiamo avuto modo di istituire una rete tra pellegrini: ci siamo aiutati, ci siamo ascoltati e la condivisione di un’esperienza di tale portata unisce chiunque, al di là della nazione, al di là dell’estrazione sociale», continua Antonio.
COLLABORAZIONI SINERGICHE
La collaborazione tra associazioni è sinonimo di condivisione non solo dei valori ma anche degli obiettivi e la fiducia reciproca promuove una società più inclusiva e solidale. Badizo Trekking dagli albori della sua fondazione ha sempre collaborato con associazioni del territorio. La creazione di una rete di supporto più forte e capace ha fatto in modo che negli anni si affrontassero sfide comuni.
«I nostri cammini non sono mai soltanto volti alla pratica del camminare insieme: sentiamo l’esigenza di dare un senso di solidarietà ai nostri passi», continua Antonio. «Nel 2021 quando abbiamo percorso il cammino portoghese per Santiago de Compostela e abbiamo collaborato con l’associazione Africaintesta». L’associazione onlus si occupa di un villaggio in Tanzania. In ogni giorno del loro cammino hanno raccontato la storia dei bambini che vivono in questo villaggio; per loro hanno raccolto dei fondi che sono stati utilizzati per ampliare una scuola e per comprare dei contenitori per l’acqua potabile.
Lo stesso modus operandi è stato utilizzato nell’ultimo Cammino di Santiago del 2023: l’associazione ha attuato il progetto Cammino solidale in collaborazione con l’associazione A Ruota Libera, nata nel 2007, «con l’obiettivo di offrire a persone disabili in età post scolare l’opportunità di socializzare e di coltivare i propri talenti in un ambiente protetto, per riversarli trasversalmente negli altri ambiti di vita quotidiana». 18 pellegrini sono stati le gambe e la voce dei ragazzi di A Ruota Libera, che hanno deciso di consegnare al pubblico i loro sentimenti, le loro esigenze e speranze: Badizo è stata portatrice del loro messaggio e ha condotto la loro voce lontano, contribuendo a sensibilizzare sul tema dell’accessibilità e inclusività.
Attualmente i giovani pellegrini della Badizo Trekking per ampliare la loro conoscenza in merito all’escursione accessibili collaborano con La Scintilla Onlus, un’associazione che offre accoglienza, condivisione e partecipazione sociale a persone con disabilità. «Il nostro impegno per rendere il cammino accessibile continua: la nostra carrozzina off road per il trekking è ciò che di più prezioso abbiamo e i ricordi che più custodiamo coinvolgono l’accessibilità e le persone disabili: aiutare gli altri aiuta a sentirsi bene con sé stessi», conclude Antonio De Martino, presidente dell’Associazione Badizo Trekking e pellegrino dei cammini della vita.
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