“Alter Eco”, un viaggio insolito e alternativo tra le vie della Vienna ecologica e culturale
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Immaginatevi la possibilità di trascorrere un’intera settimana a Vienna assieme ad altre 14 persone provenienti da tutta Italia interessate alle tematiche ambientali e culturali con la possibilità di scoprirla attraverso l’incontro con realtà associative, movimenti culturali, spazi artistici locali e fuori dai classici itinerari turistici.
VIENNA VIA FORUM
È questa la bellissima opportunità che hanno avuto alcune delle persone che fanno parte della nostra comunità di lettori e lettrici partecipando al primo viaggio del progetto Erasmus+ Alter Eco promosso da Italia Che Cambia. Ad ospitarci l’associazione austriaca Forum for sustainable Vision In Action – ViA Forum, con cui condividiamo molti approcci metodologici – quali il learning-by-doing e l’utilizzo dello storytelling e del peer-to-peer exchange come strumenti pedagogici – nell’affrontare tematiche relative alle crisi del nostro tempo, in particolare quelle ambientali.
Affinità che fa di ViA un vero e proprio “Alter Eco” di Italia che Cambia. Siamo quindi arrivati a Vienna per approfondire con loro, attraverso workshop e incontri con altre realtà locali, come co-progettare e co-creare eventi culturali ed artistici a basso impatto ambientale sui temi legati alla sostenibilità sociale, economica e ambientale e come raccontare le storie di chi è impegnato su queste tematiche.
Siamo rientrati da così poco eppure le emozioni, l’intensità degli incontri e le esperienze che abbiamo vissuto sono ancora vivide e presenti. Così proviamo a ripercorrere assieme a voi la nostra avventura nella capitale austriaca, presentandovi le diverse realtà che abbiamo incontrato. Così nel mentre, se vi capiterà di andarci, avrete già a vostra disposizione una insolita e alternativa via per conoscere questa elegante e stupenda città.
Siamo arrivati – non senza difficoltà a causa di vari disagi sulla linea ferroviaria – da tutta Italia con diversi treni notturni e una lieve pioggia che ci ha accompagnato al punto di ritrovo comune. Ad accoglierci c’era Dorothee, co-direttrice di Forum Via, che con il suo sorriso e la sua professionalità, ci ha accompagnato nei primi giorni del nostro viaggio.
ALLA SCOPERTA DELLA VIENNA VIRTUOSA
Dopo una tazza di tè caldo abbiamo conosciuto la prima realtà del nostro insolito tour: parliamo di Bike and Rails. Il tema del primo giorno era infatti dedicato all’esplorazione di esperienze di sviluppo abitativo sostenibile e iniziative di edilizia eco-sociale collettiva. Così Ingrid, del progetto Bike and Rails, ci ha introdotto e presentato la loro esperienza, che si trova a pochi passi dalla stazione centrale di Vienna.
Il progetto abitativo Bikes and Rails è parte di habiTAT Mietshäuser Syndikat, una rete di progetti abitativi auto-organizzati e solidali. Parliamo di una struttura passiva che al suo interno possiede un’area comune dove vengono organizzati eventi, presentazioni, incontri. Inoltre al pian terreno è presente un bar ed un negozio per la riparazione delle biciclette. Ingrid ci ha raccontato la storia dell’intero progetto, spiegandoci come si sono organizzati economicamente e anche praticamente nella gestione degli spazi comuni e non. Abbiamo poi visitato l’intero stabilimento, giungendo fino ai sotterranei dove non potevano mancare una grande stanza per le bici dei condomini e una sala prove per i musicisti.
Il secondo giorno ci diamo appuntamento con Dorothee a Yppenplatz, zona multiculturale incredibilmente viva e attiva. È sabato ed è giorno di mercato, il Brunenmarket: colori, profumi e persone in una zona non turistica e multietnica. La piazza è circondata da negozi e bar, tra cui un centro culturale – il Brunnenpassage, che riconosce l’arte come un diritto fondamentale per esprimere la propria identità – e il Workerei, dove si possono comprare oggetti di upcycling realizzati da giovani adulti con difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro.
A seguire abbiamo visitato il Club International, in apparenza un semplice caffè, che però dal 1983 – grazie al padre di Costanza, che ci accoglie e ci racconta la storia del Club – ha iniziato a essere punto di ritrovo per persone immigrate che possono confrontarsi su problemi comuni e trovare aiuto. Qui nasce una delle prime scuole di lingua tedesca per stranieri e qui si trova aiuto concreto per cercare lavoro, corsi per avere la licenza da tassista, ma anche supporto per conoscere i propri diritti e averne consapevolezza. Insomma un luogo dove si percepisce la presenza e la forza della comunità, un luogo dove le diverse culture si ritrovano e vengono ascoltate.
E dopo un pranzo al mercato all’insegna di manoushe e falafel, proseguiamo la passeggiata verso un luogo davvero speciale: il Garage Grande. Come dice il nome stesso, si tratta di un garage multipiano che è stato dismesso e abbandonato; a un certo punto però la comunità del quartiere ha richiesto a gran voce fosse destinato a un nuovo uso per la comunità. Ora è aperto a tutti, ci si possono trovare mostre, laboratori di riparazione bici, si possono proporre corsi e attività, ci sono arnie per le api, swap party permanenti, progetti di giardinaggio, iniziative sul problema della crisi climatica e tanto altro.
Nei due giorni seguenti a Vienna abbiamo goduto del sole, dei parchi e delle eleganti vie di questa città. A dire il vero domenica mattina, mentre i viennesi si recavano alle urne, l’abbiamo passata nel sottosuolo. La Vienna sotterranea è incredibile, una città ancora da scoprire. Al momento ospita cantine private restaurate e trasformate in locali per eventi, performance e tour guidati.
Ma la storia è antichissima. Risale infatti al periodo dell’invasione turca e nel tempo i suoi spazi hanno avuto funzioni diverse: stoccaggio, rimesse per i cavalli, rifugio dai bombardamenti. I livelli si sono stratificati – arrivano fino a 16 metri di profondità – e oggi si contano tunnel e cantine per almeno 12 chilometri di lunghezza. Una delle particolarità è il sistema di circolazione dell’aria che assicura degli ambienti vivibili e privi di umidità.
In uno di questi spazi è allestita anche la mostra temporanea di Forum VIA. La nostra visita è stata l’occasione per un interessante racconto delle molte storie di sostenibilità e cambiamento in tutto il mondo e la realizzazione di un laboratorio sullo storytelling. Dopo un pranzo a base di bowl vegane, siamo andati a prendere caffè e dolce in un bar speciale: Vollpension café è un caffè generazionale dove anziani soli hanno la possibilità di stare insieme e mettere a disposizione la loro capacità di preparare dolci. Vi assicuriamo che sono deliziosi!
Il giorno seguente abbiamo visitato Albertina Museum in cui ci siamo immersi nel mondo di grandi artisti internazionali. La sera del martedì abbiamo organizzato una cena nel nostro appartamento a base di panzerotti fatti in casa. Ci è venuta a trovare Dorothee ed è stata una serata divertente e spensierata.
Nel quinto giorno del viaggio Erasmus+ è stato René, dell’associazione Eco Social Forum Vienna, a guidarci attraverso la Vienna Rossa. L’incontro è avvenuto al Caffè Weidinger, dove sembra di fare un tuffo nel passato. Scopriamo che Vienna, con i suoi 2 milioni di abitanti – superati quest’anno –, è il quinto Comune più popoloso d’Europa. Nei primi del ‘900 ha iniziato una rapida crescita, inglobando nella città sobborghi e paesi e trasformandosi completamente. Vienna rossa è il periodo compreso fra il 1918 e il 1934 in cui la città venne per la prima volta governata con regime democratico, a maggioranza socialdemocratica.
Nel 1917 fu approvata una legge che, nonostante la crescente inflazione, congelava gli affitti al costo del 1914: questo provvedimento mandò in crisi l’edilizia libera, che non risultava più conveniente. Al termine della guerra la richiesta di alloggi di edilizia a prezzi calmierati crebbe vertiginosamente, obbligando il governo cittadino a un imponente piano di edilizia pubblica.
I nuovi edifici – circa 400 – diventarono esperimenti di vita sociale, migliorando la qualità di vita dei cittadini e prevedendo molto verde e una particolare cura dell’estetica e dei luoghi comuni come cucine, parchi, bagni pubblici, lavanderie e le infrastrutture idriche comunali che, da allora, sono rimaste tra le migliori in Europa. Oggi circa la metà della popolazione di Vienna vive in appartamenti sociali o in altri tipi di alloggi sovvenzionati.
Abbiamo poi visitato la principale biblioteca pubblica – sono 48 in tutta la città –, luogo di aggregazione e cultura anche per l’alto numero di stranieri. Di qui passano circa 3500 persone al giorno. Pensate che all’interno della biblioteca è presente un’esposizione degli oggetti che negli anni i frequentatori della biblioteca hanno dimenticato all’interno dei libri. Ci troverete di tutto. Siamo poi passati a 48 Tandler, un negozio di oggetti di seconda mano gestito dall’azienda municipale che si occupa anche della gestione dei rifiuti, della pulizia delle strade e di diffondere la cultura del riutilizzo per prevenire la dispersione dei rifiuti. La sola città di Vienna ha ben quattro inceneritori.
Approdiamo infine a un luogo incredibile: il Neuner haus Café, che dal 2018 offre un pasto completo o un semplice caffè a chiunque senza prezzi. Chi può e chi vuole lascia una donazione. Nasce prevalentemente per le persone senza fissa dimora, per prevenire la solitudine, ma è aperto e frequentato da chiunque. E il cibo è delizioso! Di fianco al bar si trova una clinica veterinaria e un centro medico per persone senza assicurazione o senza dimora totalmente gratuiti.
COSA CI LASCIA QUESTA ESPERIENZA
Gli ultimi due giorni li abbiamo trascorsi assieme a Valentina di Forum Via. Abbiamo fatto in mattinata il Climate Tour, un viaggio all’interno della capitale viennese con un occhio particolare dedicato alla sostenibilità e al verde cittadino. Attraversando le vie del centro abbiamo discusso e osservato la città sotto questa lente di ingrandimento.
Nel pomeriggio abbiamo invece visitato l’inceneritore di Spittelau, impianto di trattamento termico dei rifiuti della città di Vienna, ridisegnato esternamente dall’architetto ed ecologista Friedensreich Hundertwasser dopo un incendio che lo colpì nel 1987. Se doveste tornare a Vienna andando a trovare alcune delle realtà che abbiamo incontrato vi suggeriamo di portare con voi i contanti: in molti locali non accettano pagamenti con la carta.
L’ultimo giorno siamo tornati da Bikes and Rails, proprio dove tutto era iniziato. Assieme a Valentina abbiamo ripercorso questa splendida avventura, raccogliendo feedback e proposte per le prossime attività che proporremo. È stata un’esperienza intensa, piena, avventurosa che ci ha permesso di creare ponti invisibili tra l’Italia e l’Austria tra persone che a diverse latitudini e con diverse sensibilità si sono conosciute, abbracciate, relazionate e che hanno condiviso un pezzo di cammino insieme, tra le vie del centro di Vienna così come tra le vie dei cunicoli sotterranei della città.
UN PO’ DI FOTO!
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