13 Set 2024

I giochi da tavolo come strumenti per il dialogo filosofico

Scritto da: Filò

I giochi da tavolo sviluppano la cooperazione, avvicinano persone con background diversi, prevengono l'eccessiva astrazione del pensiero, incoraggiano lo sviluppo di responsabilità ed empatia. E attraverso tutto ciò, facilitano il dialogo filosofico. Ce ne parlano Elisabetta Tallone e Francesco Sibani di Filò, il filo del pensiero.

Salva nei preferiti

L’interesse per i giochi da tavolo è in crescita costante. Il gaming, andando oltre il semplice intrattenimento, nasconde delle potenzialità poco esplorate, ma incredibilmente promettenti. Una di queste è il suo utilizzo come strumento per il dialogo filosofico. Un simile approccio innovativo offre infatti numerosi vantaggi, trasformando l’esperienza filosofica in un qualcosa di coinvolgente. A partire da un percorso sviluppato attorno a questo tema intrapreso con delle persone adolescenti, elencheremo in questo articolo i vantaggi che abbiamo riscontrato nell’utilizzo dei giochi da tavolo come dispositivo pretestuale per fare filosofia.

RIFLESSIONE SPONTANEA E GENUINA

Uno dei principali vantaggi dell’utilizzo dei giochi da tavolo per il dialogo filosofico è la naturalezza con la quale sorge la riflessione. Non a caso, quando le persone partecipanti sono immerse nel gioco, le discussioni filosofiche sorgono con spontaneità a partire dalle dinamiche di gioco piuttosto che dall’essere richieste forzatamente o indotte. Questo meccanismo arricchisce la riflessione rendendola più autentica e significativa, poiché nasce da una situazione reale e condivisa.

giochi da tavolo
SVILUPPO DEL PENSIERO COOPERATIVO

Il gaming è intrinsecamente cooperativo. Sovente richiede ai partecipanti di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni e risolvere problemi. Questa dinamica favorisce lo sviluppo di un pensiero cooperativo, essenziale per il dialogo filosofico. Attraverso il gioco, le persone partecipanti imparano a tenere in considerazione diverse prospettive e a trovare soluzioni condivise, sviluppando così anche abilità di ascolto attivo e collaborazione.

SETTING INFORMALE E ORIZZONTALE E REGOLE CHIARE E PRESTABILITE

Il gioco da tavolo crea un ambiente informale e orizzontale che mette a proprio agio coloro che partecipano, rendendoli più inclini a condividere le proprie idee e a prendere attivamente parte alla discussione. Difatti questo setting non formale, diversamente da quello di un’aula accademica, permette a persone di diverse età e background formativi di avvicinarsi alla filosofia senza esserne intimidite. Questo è particolarmente utile quando si tratta di adolescenti che si avvicinano per la prima volta alla filosofia: il gioco coinvolge e stimola, accendendo la curiosità e l’interesse per ulteriori esplorazioni filosofiche.

giochi da tavolo

La presenza di regole chiare e prestabilite nei giochi da tavolo aiuta a creare un orizzonte di esperienza condiviso, stimolando una riflessione dialogica strutturata e ordinata. Le persone partecipanti sanno così quali sono i limiti entro cui possono muoversi e questo facilita una discussione fertile e sistematica. Le regole del gioco fungono da guida, permettendo a chi gioca di concentrarsi sul contenuto filosofico che emerge dalle loro interazioni.

PENSIERO CONNESSO CON LA REALTÀ E “VIVO”

Partecipare concretamente a un gioco con il corpo e con la mente in uno spazio condiviso con altre persone, aiuta a mettere in movimento il pensiero tenendolo allo stesso tempo in connessione con la realtà. Questo approccio evita un attaccamento a una mera dimensione astrattiva del pensiero, rendendo la filosofia che ne emerge più “viva” e localizzata. In ultimo, il contesto ludico agevola la convivenza delle due dimensioni del pensiero: quella astratta e quella concreta.

A livello metaforico i giochi da tavolo possono rappresentare in maniera semplificata problematiche filosofiche reali, dilemmi etici o morali che suscitano riflessioni profonde. Giocare consente di esplorare queste tematiche in un ambiente sicuro e controllato, facilitando la comprensione e la discussione concettuale. Il gioco diventa così una metafora della vita e un campo di prova per esplorare questioni complesse.

Attraverso il gioco, le persone partecipanti imparano a tenere in considerazione diverse prospettive e a trovare soluzioni condivise

GIOHCHI DA TAVOLO: SVILUPPO DELLA RESPONSABILITÀ E DELL’EMPATIA

Attraverso il gaming è possibile riconoscere e comprendere la relazione tra responsabilità individuale e responsabilità collettiva. Le dinamiche di gioco spesso richiedono di prendere decisioni che influenzano non solo il proprio risultato, ma anche quello degli altri giocatori. La consapevolezza di questo legame favorisce il riconoscimento empatico e reciproco dei membri della comunità di ricerca.

In conclusione, l’utilizzo dei giochi da tavolo per il dialogo filosofico offre un metodo innovativo e coinvolgente per esplorare e discutere problematiche filosofiche. Attraverso una riflessione spontanea, un pensiero cooperativo, un setting informale ed un dialogo organico, il gioco da tavolo può trasformarsi in un potente strumento educativo e formativo.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Bibliotechina Ambientalista Silvio Paoselli: un polo di cultura nel cuore di Capaccio
La Bibliotechina Ambientalista Silvio Paoselli: un polo di cultura nel cuore di Capaccio

Jung e le vie dell’anima: qual è il rapporto fra scienza e religione?
Jung e le vie dell’anima: qual è il rapporto fra scienza e religione?

Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza: un giro del mondo per fermare guerre e armi
Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza: un giro del mondo per fermare guerre e armi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Le nuove ipotesi su ufo e uap. Cosa sappiamo? – #981

|

I giochi da tavolo come strumenti per il dialogo filosofico

|

EcoMondo Salerno: difendere l’ambiente per tutelare i diritti di tutte le persone

|

Sarotto Group: ripensare l’abitare per ridurre inquinamento, sprechi e consumo di suolo

|

La ricetta del pedagogista Daniele Novara per cambiare la scuola: “Basta voti e lezioni frontali”

|

Il sindaco Maurizio Onnis: “Le comunità energetiche dovrebbero spandersi a macchia d’olio”

|

Licheni: decrescita ed ecologia queer per costruire nuovi modi di vivere

|

Yurii Sheliazenko: “Dobbiamo cambiare la narrativa dell’inevitabilità della guerra”

string(9) "nazionale"