A Oristano torna Fàulas, il festival che ribalta i luoghi comuni sulla Sardegna
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La Sardegna può vivere esclusivamente di turismo? Siamo davvero una società matriarcale? Ancora parliamo di colonialismo? Non poche domande – e rispettive risposte – animeranno il 5 e 6 ottobre la terza edizione di Fàulas, il festival organizzato dall’Assemblea Natzionale Sarda (ANS), che mira a scardinare i pregiudizi e i luoghi comuni legati alla Sardegna. Il nome stesso del festival – fàulas, ovvero “bugie” – chiarisce il fil rouge del festival: rappresenta una provocazione, un invito a riflettere sulle narrazioni che influenzano la percezione della Sardegna sia da parte dei suoi abitanti che dal mondo esterno.
Attraverso un programma ricco di incontri, laboratori, concerti ed eventi culturali, Fàulas vuole offrire una nuova prospettiva sull’Isola, mettendo in discussione miti, preconcetti e cliché che spesso tentano di rappresentarla, in favore di una narrazione che guardi al reale e di una presa di coscienza collettiva sulla percezione del noi libera dal pregiudizio.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
Si inizia sabato 5 con l’inaugurazione del festival e dell’estemporanea di pittura in collaborazione col Liceo Artistico De Castro e l’Accademia delle belle arti di Sassari. A seguire l’aperitivo con Filosofia de Logu e gli studenti dell’I.T.I.S. Othoca a tema colonialismo, un laboratorio per bambini e il dibattito “La Sardegna è solo mare!” con Alessandra Cossu e Fabrizio Bibi Pinna. Il cuore del festival saranno gli “ANS Talk” del sabato pomeriggio, quest’anno al Teatro Garau di Oristano. Sei esperti porteranno altrettanti monologhi che in 10-15 minuti ciascuno decostruiranno alcuni miti legati alla storia, alla cultura e all’identità sarda.
«Dalle leggende ataviche di una Sardegna selvaggia e incontaminata al mito di una società matriarcale, fino alla convinzione che l’Isola possa vivere esclusivamente di turismo – spiega Riccardo Pisu Maxia, presidente di ANS – affronteremo le fàulas che deformano il dibattito pubblico e, ancora troppo spesso, le conversazioni quotidiane». Tra i talk del pomeriggio “In Sardegna non c’è niente!” con Jessica Cani e “La Sardegna è una terra selvaggia e incontaminata” con Matteo Cara.
Anche la musica e l’arte saranno grandi protagoniste di Fàulas, arricchendo l’offerta culturale del festival e creando uno spazio dove il linguaggio artistico diventa veicolo di espressione e riflessione. Sabato sera ad esempio, il Teatro San Martino ospiterà il suggestivo acoustic set di Forelock ft. Raffaele Puglia, un momento di intimità sonora che unirà pubblico e artisti in un’atmosfera unica.
DOMENICA DI FAULAS
Il festival riprende domenica 6 con “A colazione di… faulas” con le interviste guidate da noi di Sardegna Che Cambia (media partner del festival) a Francesca Loi, Mauro Patta e Michela Anedda, che poi lasceranno il posto alla tavola rotonda “In Sardegna non si può fare impresa”, in cui saranno le cooperative a parlare di cooperativismo. Sarà poi sempre un teatro, stavolta il San Martino, ad accogliere ospiti e pubblico la domenica pomeriggio a Oristano con una maratona di eventi che avranno luogo dalle 15:00 in poi.
Da non perdere la proiezione di “Versi paralleli”, documentario di Marco Lutzu che racconta il viaggio di tre poeti sardi nei Paesi Baschi, esplorando il processo di recupero linguistico e culturale della regione. Il bilinguismo e la presenza nel web saranno al centro della successiva tavola rotonda guidata da Myriam Mereu, arricchita in pieno stile ANS da ospiti internazionali con cui si discuterà dei successi ottenuti altrove nella preservazione della lingua, dimostrando che lingua e cultura possono essere rivitalizzate attraverso un lavoro congiunto tra scuole, associazioni e istituzioni. Seguirà la performance ibrida tra teatro, musica elettronica e audiovisivo “Il pubblico bene”, con Simone Azzu e Martino Corrias.
Il Festival conferma dunque anche quest’anno la città di Oristano, grazie al coinvolgimento delle attività commerciali e di ristorazione del Centro, dando la possibilità di offrire in diversi locali numerosi momenti di approfondimento. La serata domenicale culminerà con il live di Arrogalla, noto artista sardo della scena elettronica, che presenterà il suo nuovo progetto discografico “Suite!”. Il concerto, insieme al dialogo tra Frantziscu Medda e Marco Lutzu, rappresenta un’occasione imperdibile per vivere la fusione tra suoni tradizionali e innovazione elettronica. Da non perdere anche il live di Bandito, che sui social fa numeri impressionanti!
GUARDARE L’ISOLA CON OCCHI APERTI AL FUTURO
«Fàulas non è solo un festival di parole, ma un’esperienza che celebra l’identità sarda attraverso arte, musica, cultura e gusto. Abbiamo coinvolto locali e attività, abbiamo allestito il centro e realizzato eventi culturali e ludici durante l’intero fine settimana, e siamo contenti di poter rinnovare questi impegni per questa terza edizione per la quale abbiamo pensato e realizzato un programma dinamico e decisamente stimolante per un pubblico davvero di tutte le età», dichiarano all’unisono Isabella Tore e Carla Spanu, che insieme a Riccardo sono alcuni dei coordinatori di ANS che hanno contribuito alla realizzazione del Festival. «Senza il supporto di tutta l’associazione e dei singoli soci che hanno dato un prezioso contributo i nostri eventi natzionali non sarebbero realizzabili».
Nei due giorni del festival ci saranno infatti anche laboratori creativi per bambini, degustazioni e concerti. Ogni attività è pensata per coinvolgere un pubblico di tutte le età, creando un momento di condivisione e partecipazione comunitaria. Fàulas quindi vi aspetta il 5 e 6 ottobre 2024 nel centro di Oristano, per un fine settimana che unisce riflessione critica e sperimentazione artistica, offrendoci l’occasione di guardare alla nostra terra con occhi nuovi e aperti al futuro.
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