Economie di comunità per costruire nuovi modelli di vita condivisa
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Milano, Lombardia - «Proviamo a vivere condividendo sogni, desideri, spazi, denari. Lo facciamo con l’idea che questo cammino insieme ci possa portare verso la felicità, personale, familiare e di comunità». A raccontarlo è uno dei residenti de La Collina del Barbagianni di Roma, esperienza di abitare condiviso della galassia di Mondo di Comunità e Famiglia.
Un pensare riassuntivo del piacere derivato dallo stare insieme decantata da tempi remoti e rimarcata più recentemente da intellettuali, come il sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman che ne ha definito i benefici nel saggio Voglia di comunità. Una visione comune che può apparire stravagante in tempi di individualismo sfrenato per divenire utopica nelle forme più evolute, dove a essere condiviso è pure il denaro, strumento divenuto indicatore del successo personale al posto di valori antichi, come sapienza e onestà.
Eppure è in costante crescita il numero di persone desiderose di condividere con altri le variegate forme delle pratiche comunitarie, dal semplice scambio di oggetti durante gli swap party fino alle scelte più radicali del vivere insieme con una cassa comune. Nel mezzo ci sono una moltitudine di opportunità accomunate dalla volontà di incrementare il benessere interiore e di contribuire a rendere il mondo un luogo più equo e armonico con la natura.
Si può scegliere di aderire alle Comunità energetiche rinnovabili solidali per avere “corrente” economica e a basso impatto ambientale o iscriversi a piattaforme digitali partecipative, come Home Exchange per pernottamenti amichevoli. Oppure decidere di aderire a un gruppo d’acquisto solidale o meglio di divenire soci delle Comunità che Supportano l’Agricoltura per procurarsi cibo buono a prezzo equo, coltivato nel rispetto della natura e con il plus di esaltare la socialità.
LABORATORI PER ECONOMIE DI COMUNITÀ
Se l’unirsi porta benefici economici, sociali, ambientali e contribuisce a incrementare la felicità, partecipare alle iniziative collettive non è sempre semplice. Bisogna conoscere le svariate pratiche disponibili, sapere dove trovarle e come aderire, capire gli impegni da prendere e le sfide da affrontare e molto altro. Per facilitare l’orientamento MAG2 promuove due laboratori specifici a chiusura del piano di formazione sulla Sostenibilità Condivisa iniziato in primavera con gli incontri dedicati a clima, risparmio e finanza etica.
Il primo laboratorio autunnale – “Economie di Comunità”, in programma per mercoledì 25 settembre, ore 18-21 –, è pensato proprio per rispondere alle incertezze sopra elencate con una serie di “giochi” e accompagnare i partecipanti alla scoperta di opportunità e difficoltà delle pratiche di scambio e reciprocità, dal mutualismo degli anni Settanta fino alle esperienze più recenti. A condurre gli iscritti nel mondo comunitario saranno Barbara Aiolfi e Davide Biolghini, due rappresentanti di MAG2 specialisti dell’argomento nella vita e nella professione.
Aiolfi è ricercatrice dell’Università Bicocca di Milano sui temi di antropologia economica che riguardano economie comunitarie e ha scelto di vivere in una comunità dalla rete di Mondo Comunità Famiglia dove sperimenta la condivisione del denaro. Biolghini è autore di libri, docente, ricercatore del mondo dell’economia solidale e ideatore di molte iniziative collaborative, come i patti solidali promossi da presidente di CO-energia.
DALLA COMPETIZIONE ALLA COOPERAZIONE
Il secondo laboratorio esperenziale – “Facilitare la condivisione”, che si terrà sabato 26 ottobre, ore 10-13 –, affronta uno degli ostali maggiori all’adesione alle pratiche collettive. Abituati al pensare individuale, potrebbe risultare difficile inserirsi in dinamiche di gruppo che richiedono capacità sociali, come quelle di ascolto e di dialogo. Doti non scontate visto l’egocentrismo naturale al quale ci hanno educato che richiede un radicale cambio di paradigma sociale: spostare il nostro agire dalla competizione alla cooperazione.
Un obiettivo che Elena Hogan e Marta Scalvi, facilitatrici di MAG6, perseguiranno conducendo i partecipanti in un percorso di presa consapevolezza delle relazioni di gruppo e dell’agire al loro interno. Un cammino che parte dall’analisi della governance, ossia di come prendiamo le decisioni, per affrontare gli altri spazi della facilitazione, come la gestione emozionale e trasformazione dei conflitti, la coesione e celebrazione e l’indagine collettiva.
Il viaggio si concluderà con un quinto spazio determinante: l’esplorazione di sé in gruppo, necessaria per affinare l’arte di sapere ascoltare sé stessi e di accompagnare un gruppo nella direzione desiderata con incontri piacevoli ed efficaci. Un laboratorio dunque che porta a una profonda trasformazione culturale del modo in cui stiamo insieme e realizzato soprattutto con dinamiche che coinvolgono i partecipanti in prima persona, intervallate dall’esposizione di concetti teorici e dall’illustrazione degli strumenti adatti per affrontare l’avventura collettiva.
SI PARTECIPA CON LE “VALORIZZAZIONI”
Lo spirito comunitario dei laboratori per economie di comunità è rimarcato dalla modalità di partecipazione, basata sulla Sostenibilità Condivisa. Una filosofia pensata per superare il concetto di compenso economico tradizionale, dove un servizio è accessibile solamente pagando il prezzo prefissato, per sperimentare forme di riconoscimento basate sulla “valorizzazione”. In alternativa alla donazione in denaro – si può contribuire in base alle proprie possibilità – si possono scegliere forme di ricompense non monetarie, come il prestito di beni o del proprio tempo, la consulenza professionale o la promozione delle attività di MAG2 presso le proprie reti. I laboratori si terranno nella sede di MAG2 in Via Angera 3 a Milano previa iscrizione con le modalità descritte qui.
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