Dialoghi sul maschile: condividere idee per costruire un nuovo tipo di mascolinità
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Campania - Non viviamo in una società equa e su questo non c’è alcun dubbio. Disuguaglianze economiche, sociali, di genere, razziali e persino i nostri orientamenti sessuali condizionano la nostra vita e le nostre scelte in molti modi di cui non sempre siamo consapevoli. Il mondo non è perfetto e probabilmente non lo sarà mai, ma questo non significa che siamo impotenti di fronte al cambiamento. A volte per caso, altre volte per scelta, nel corso delle inevitabili trasformazioni a cui andiamo incontro nella vita, ci succede qualcosa che ci porta a mettere in discussione ciò che davamo per certo. Da quel momento in poi, non vediamo più il mondo con gli stessi occhi.
È quello che è accaduto a Mario Infante, che aveva iniziato un corso di formazione presso l’associazione La Prossima Cultura – di questo progetto abbiamo parlato qui – per ragioni professionali, il quale lo ha spinto a riflettere su temi di giustizia sociale, tra cui le disuguaglianze di genere. Una volta intrapreso un percorso di autocoscienza, partecipando anche a un corso sul “Maschile sostenibile” tenuto da Aua Miguel Plaza, non è più riuscito a tenere per sé questo cambiamento.
La sua voglia di condivisione e di esplorazione lo ha portato a dare vita al progetto “Dialoghi sul Maschile”, una serie di incontri in cui la condivisione, l’esperienza e la corporeità vengono messe al centro, per riflettere e mettere in discussione la visione tradizionale della mascolinità, favorendo una crescita consapevole e un nuovo approccio alle relazioni e alle emozioni.
LA STORIA DI MARIO: DA UN CORSO DI FACILITAZIONE A UNA PRESA DI COSCIENZA
Mario ha iniziato a seguire un corso di formazione sulla facilitazione di gruppo presso l’associazione La Prossima Cultura e tenuto da Aua Miguel Plaza per motivi strettamente lavorativi. Lavora infatti per alcune aziende agricole e aveva provato a creare una piccola rete di imprese, senza però riuscirci. Ha deciso così di iniziare un percorso di formazione per imparare a gestire le dinamiche di gruppo, partecipando un fine settimana al mese a corsi dell’associazione a Milano.
La missione di La Prossima Cultura – mi ha spiegato – è sostenere una trasformazione sociale e culturale lavorando su un cambio di mentalità, imparando a guardare la vita con sguardo olistico, considerando noi stessi parte di un ecosistema, attraverso la facilitazione di gruppi, l’integrazione della prospettiva di genere, il pensiero sistemico e l’ecologia profonda, la relazione tra trasformazione interiore del singolo e del gruppo.
«Una grande scossa me l’ha data una mia collega al corso, quando un giorno mi ha detto che era stanca del fatto che io intervenissi sempre per primo senza lasciarle mai il tempo di riflettere e finendo per condizionarla. Io credevo di rompere il ghiaccio, ma è stata la prima volta che mi sono reso conto di quanto spazio tendiamo a occupare noi uomini, semplicemente perché siamo abituati a farlo, perché possiamo».
Ma il vero motivo che ha spinto Mario a intraprendere un lavoro di autocoscienza è stata sua figlia. «Mi sono reso conto che avevo bisogno di imparare ad accogliere ciò che aveva da dirmi, ad ascoltarla e capire i suoi bisogni emotivi. Mi sono reso conto di quanto il patriarcato sia dannoso quando si cresce un’adolescente. Questo, tra l’altro, mi ha portato a esplorare la mia adolescenza e ad accogliere parti di me che avevo faticato a capire e accettare».
MASCHILE SOSTENIBILE E DIALOGHI SUL MASCHILE: UN NUOVO SGUARDO SUL MONDO
Durante il laboratorio tenuto da Aua Miguel Plaza dal titolo “Maschile Sostenibile“, «abbiamo riflettuto molto sul concetto di privilegio e sui nostri privilegi, affrontando anche la questione dei femminismi e delle ingiustizie sociali in generale», mi ha raccontato Mario. Non si trattava di lezioni frontali, ma di incontri aperti al dialogo, al confronto e all’esperienza.
Allo stesso modo, con Dialoghi sul Maschile, Mario ha organizzato una serie di incontri per condividere con altri esperienze e riflessioni sul concetto di mascolinità, un’opportunità per costruire insieme un’identità maschile consapevole che superi i limiti imposti dai modelli patriarcali tradizionali.
«Con Dialoghi sul maschile volevo creare un gruppo stabile, una sorta di laboratorio esperienziale, dove fosse possibile utilizzare anche il corpo per entrare in relazione con noi stessi e con gli altri. Lavoriamo molto sul riconoscimento delle emozioni, perché molti uomini non sono abituati a riconoscere e condividere i propri sentimenti». Nei laboratori proposti dall’associazione, i partecipanti lavorano in coppia o in piccoli gruppi, esplorando le loro emozioni attraverso esercizi pratici e corporei. Il prossimo incontro di Dialoghi sul maschile si terrà sabato 21 settembre all’Ecosfera di Castel Campagnano.
Dialoghi sul Maschile è un esempio di come il cambiamento sociale percorra strade a volte inaspettate. Non si tratta di convincere gli altri ad abbracciare le proprie idee, ma di trasmettere un’energia positiva, una spinta verso la giustizia. «Per me è stato così: il cambiamento è scattato quando ho sentito l’energia che altri portavano dentro, e ora provo a vivere con maggiore consapevolezza e in continua trasformazione. Non è detto che ci riesca sempre, ma almeno ci voglio provare», ha concluso Mario.
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