30 Set 2024

Report di Impatto 2024, continua l’impegno di Banca Etica per il contrasto al cambiamento climatico

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Una finanza etica è davvero possibile e lo dimostrano ancora una volta i numeri del Report di Impatto 2024 di Banca Etica, che fotografano un cambiamento positivo per le persone e il pianeta realizzato grazie a chi ha scelto un modo diverso di fare economia. 300 milioni di euro di nuovo credito trasparente alle imprese, alle persone, alla coesione sociale e all’ambiente.

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150mila tonnellate di emissioni di CO2 evitate, oltre 4mila migranti accolti, 1855 ettari di terra coltivati a biologico. Nel Report di Impatto 2024 di Banca Etica si leggono questi e molti altri numeri che fotografano i risultati generati dall’intero portafoglio dell’istituto bancario. Uno strumento trasparente che mette in risalto la differenza con il resto del panorama bancario per l’impegno costante verso un’economia attenta alla sostenibilità umana e ambientale.

Il Report – pubblicato nella sua prima edizione nel 2020 – rendiconta infatti l’impatto sociale e ambientale di ogni finanziamento erogato e le emissioni di gas serra dirette e indirette connesse all’attività operativa e creditizia. Nel 2023 Banca Etica ha deliberato nuovi impieghi per 294,5 milioni di euro, con un volume di crediti in essere al 31/12/2023 di 756,6 milioni di euro a favore di imprese e organizzazioni e 451,7 milioni di euro a favore di persone fisiche e famiglie. 

«La finalità con la quale operiamo è quella di costruire una nuova economia caratterizzata da relazioni, reciprocità, dimensione comunitaria ed evoluzione verso una coesistenza delle dimensioni sociali e ambientali. Questa idea trasformativa, descritta nel Report dalla nostra “teoria del cambiamento”, si realizza attraverso l’erogazione di crediti ad impatto positivi sull’integrazione sociale (per il 41% dei nuovi impieghi del 2023), sull’ambiente (30%), sulla collettività e il welfare (16%) per il sud del mondo (17%) e per la legalità (4%)», sottolinea Anna Fasano, presidente di Banca Etica.

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Anna Fasano, presidente di Banca Etica

Il contrasto al cambiamento climatico è uno degli ambiti su cui Banca Etica si batte da anni spingendosi ben oltre le indicazioni degli organi di vigilanza della BCE, che dal 2023 suggeriscono di integrare gli aspetti climatici e ambientali all’interno dei processi interni delle banche, con un approccio fortemente concentrato sulla valutazione dei rischi finanziari e su quali conseguenze i fattori ambientali possono avere sui propri bilanci

Nelle aspettative proposte dagli organi della vigilanza verrebbero indicate solo in parte le azioni e il ruolo delle banche nell’incentivare comportamenti virtuosi e generare impatti positivi. Mancherebbe una visione più organica presente invece nello Statuto di Banca Etica e definita attraverso la formula delle “conseguenze non economiche delle azioni economiche”.

IL CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Sfogliando il Report si nota infatti che solo nel 2023 Banca Etica ha finanziato per quasi 63 milioni di euro circa 120 organizzazioni e più di 200 persone fisiche e famiglie che hanno utilizzato queste risorse economiche direttamente per attività di contrasto al cambiamento climatico. L’impatto generato dai clienti ha consentito di evitare l’emissione di 150mila tonnellate di CO2 equivalenti. 

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Nel 2023 Banca Etica ha finanziato per quasi 63 milioni di euro organizzazioni, persone fisiche e famiglie che hanno utilizzato queste risorse per attività di contrasto al cambiamento climatico. Foto di Luca Gallo

I finanziamenti che contribuiscono a tutelare l’ambiente riguardano diversi ambiti come il supporto all’agricoltura biologica, attività e organizzazioni ispirate ai principi di riciclo, recupero e riuso secondo i criteri dell’economia circolare. Vi sono poi organizzazioni che si occupano di trattamento di acque reflue e di gestione di impianti di depurazione oppure che si occupano di educazione ambientale, di rigenerazione urbana, comprese alcune organizzazioni che fanno parte di importanti movimenti ecologisti. Ad esempio, grazie ai crediti erogati da Banca Etica nel 2023 sono stati venduti prodotti bio per 5 milioni di euro, sono state riciclate 57mila tonnellate di rifiuti e sono stati preservati oltre 15mila ettari di terra. 

Banca Etica persegue anche la riduzione degli impatti ambientali dei propri eventi, a cominciare dalle proprie assemblee annuali, e offre servizi gratuiti e incentivi sui tassi per quei clienti che misurano le emissioni e costruiscono piani di decarbonizzazione. La collaborazione con Up2You – società specializzata nel concretizzare strategie di sostenibilità ambientale – segna un passo significativo verso un modello di economia che persegue attivamente obiettivi di transizione ecologica e offre soluzioni innovative di supporto  a imprese e organizzazioni socie e clienti di Banca Etica che desiderano davvero ridurre il proprio impatto ambientale attraverso una consulenza personalizzata, grazie a strumenti di calcolo dell’impronta di carbonio e consulenze mirate alla definizione e l’implementazione di piani di decarbonizzazione. 

Costruire una nuova economia caratterizzata da relazioni, reciprocità, dimensione comunitaria ed evoluzione verso una coesistenza delle dimensioni sociali e ambientali

BANCA ETICA ADERISCE AL TRATTATO DI NON PROLIFERAZIONE DEI COMBUSTIBILI FOSSILI

Un modello sostenibile che Banca Etica adotta e contribuisce a far adottare. Da aprile 2024 è la prima e ad oggi l’unica banca italiana ad aver aderito all’iniziativa per un Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili per chiedere ai governi di tutto il mondo di compiere un passo significativo per affrontare la causa principale della crisi climatica: la produzione e l’uso di petrolio, gas e carbone.

«L’Iniziativa per un Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili è uno sforzo globale per promuovere la cooperazione internazionale, per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili per tutti, porre fine all’espansione di carbone, petrolio e gas e, infine, eliminare gradualmente e in modo equo la produzione esistente. Il Trattato riflette ciò che la scienza dimostra essere necessario per affrontare la crisi climatica», continua Anna Fasano.

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Da sempre Banca Etica è impegnata per costruire un’economia che lavora per un mondo migliore. © foto di Banca Etica

Banca Etica, insieme ad altre 16 banche leader della Global Alliance for Banking on Values (GABV), ha aderito all’iniziativa guidata da un comitato composto da organizzazioni della società civile, movimenti indigeni, associazioni di giovani attivisti, esperti e accademici. Hanno aderito anche 1.800 organizzazioni, 75 grandi città – tra cui Roma e Torino –, 101 Premi Nobel, 570 membri di parlamenti. 3000 accademici. Alle imprese che decidono di farne parte è richiesto di rendicontare e rafforzare il proprio impegno verso l’abbandono delle fonti fossili e la riduzione delle emissioni. Banca Etica lo fa da tempo e con grande trasparenza, come dimostrato dallo stesso Report di Impatto. 

Questa adesione al Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili – avvenuta seguendo tutto l’iter previsto nonostante, facendo parte già di GABV, avesse già maturato i requisiti e le garanzie necessarie – è un’ulteriore forma di sostegno esplicito verso iniziative in linea con la visione di sostenibilità che da sempre la contraddistingue Banca Etica: un’economia che lavora per un mondo migliore per le persone e il Pianeta. 

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