2 Set 2024

Esplorando Trentova Tresino: l’oasi segreta del Cilento dove la natura incontra la storia

L'Oasi Trentova Tresino è un piccolo paradiso naturale nel cuore del Cilento, tra la città di Agropoli e quella di Castellabate. Tra le sue conche e i suoi sentieri ci si perde, tra campi di rosa canina e ginestre, con il sottofondo di picchi e fagiani; dal suo punto più alto è possibile osservare il golfo di Napoli con le isole di Capri, Ischia e Procida e perdersi nei castelli, luoghi di principi e marchesi e nelle chiese sconsacrate dove la storia si mischia con i miti.

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Salerno, Campania - Un po’ come con i libri, io credo che la sorte – la Τύχη greca –, ponga sulla strada di ognuno di noi delle persone e dei luoghi che ci sono necessari per crescere e migliorare. A febbraio 2020 è iniziato il percorso di servizio civile che mi ha portato a trasferirmi nel Cilento, il sud della mia regione, la Campania: terra di briganti e di fichi fatti asciugare al sole, dove il caldo fa ardere anche la terra nera.

Lavoro e vivo ad Agropoli – “città posta in alto”, vicina della bella e misteriosa Capaccio Paestum – da ormai quattro anni, ma ogni giorno, quando il turismo rallenta e ritorna la calma, mi perdo nei sentieri e nei vicoli stretti che conducono alla natura incontaminata e alla storia. Akropolis, così denominata dai bizantini, vanta una storia millenaria che termina con il suo castello Angioino Aragonese arroccato a picco sul mare. Agropoli non è solo mare, sole e pizza cilentana; è natura incontaminata, è terra selvaggia, è culla di lupi e animali lasciati al pascolo.

Trentova Tresino
vista dal Castello Angioino – Aragonese

Fulcro di questa esperienza sensoriale a contatto con la natura è l’Oasi naturalista Trentova – Tresino. L’area naturalistica, situata tra Agropoli e Castellabate rappresenta uno degli angoli più suggestivi della costiera cilentana: questo tratto di litorale facente parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni – che è patrimonio UNESCO – è caratterizzato da una straordinaria biodiversità con flora e fauna che prosperano, favorite dall’ambiente naturale intatto.

Conosciuta per le sue spiagge incontaminate e le calette nascoste, cela al proprio interno dei sentieri panoramici che fanno dell’area naturalistica di Trentova Tresino un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e delle escursioni a contatto con la storia e la cultura. I suoi percorsi ad anello costeggiano il mare dall’alto e seguendo le indicazioni si raggiungono vecchie cascine di pietra abbandonate, villaggi, strade di pietra bianca, boschi di lecci, torri saracene. Ma scopriamo insieme la storia dell’area Trentova Tresino!

ORIGINE E STORIA

La storia nell’Area naturalistica di Trentova Tresino risale a tempi antichi: la zona di Tresino era abitata già in epoca preromana come testimoniano i ritrovamenti archeologici di insediamenti e necropoli. Durante l’epoca romana l’area era un punto di passaggio importante lungo la via Julia Augusta, che collegava Agropoli con Paestum e altri centri del sud Italia: l’area presentava numerosi insediamenti – incrementati dalla vicinanza del posto al mare e alle risorse naturali – testimoniati anche dai ritrovamenti di resti di antiche ville romane.

Trentova Tresino

Nel corso dei secoli l’area di Trentova Tresino ha mantenuto un carattere prevalentemente naturale grazie alla poca urbanizzazione: sino agli anni sessanta le poche case coloniche erano abitate dagli agricoltori e dei pastori che coltivavano i terreni del principe Granito di Belmonte – le torri saracene, ormai ridotte in ruderi, e il villaggio con al centro la chiesa di San Giovanni – costruita da Ligorio di Atrani nel 957 d.C. – sono tutt’ora visibili e restano a oggi grandi testimonianze storiche per il Cilento: in esse ormai la natura si è riappropriata dei propri spazi.

Punta Tresino, il cui nome deriva probabilmente dalla presenza dei Greci Trezeni o dal termine Tresene per indicare le tre rientranze della costa – i seni del Saùco, di Stajno e del Lago–, secondo lo storico e geografo Strabone, vissuto nel primo secolo avanti Cristo, era il punto in cui era stato eretto il tempio dedicato a Poseidone a protezione della vicina Poseidonia, Paestum.

Ed è proprio attorno a tale tempio che venne costruito uno dei centri più sviluppati del territorio di Trentova Tresino, poi abbandonato dai suoi abitanti per l’allontanamento progressivo dalle campagne e per l’avvicinamento ai centri urbani di Castellabate e Agropoli. Dall’alto è possibile ammirare a sud il comune di Castellabate il cui patrono San Costabile nacque sul Monte Tresino, a nord Agropoli e in lontananza le Isole del Golfo napoletano Ischia, Capri e Procida.

Agropoli non è solo mare, sole e pizza cilentana; è natura incontaminata, è terra selvaggia, è culla di lupi e animali lasciati al pascolo

TRENTOVA – TRESINO OGGI

L’area naturalistica Trentova Tresino fa parte dell’area del Parco Nazionale del Cilento, istituito nel 1991 e dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1998. Attualmente grazie all’opera di tante associazioni del territorio e di alcuni interventi istituzionali, molti sentieri sono stati ripuliti e resi accessibili: attualmente i sentieri registrati coprono 33 chilometri circa, tutti i registrati sul catasto dei sentieri del Cai e percorribili sia a piedi, che in mountain bike, che a cavallo.

I tre sentieri principali, ognuno dei quali della lunghezza di 10 chilometri, sono il sentiero dei Trezeni – classificazione CAI 700 –, il sentiero delle conche – classificazione CAI 702 – e il sentiero dei punti in pietra – classificazione CAI 701. Attualmente l’area versa in condizioni di degrado, ma l’11 giugno scorso il Comune attraverso ha annunciato l’approvazione del progetto esecutivo di sistemazione dei sentieri patrimonio UNESCO dell’Area naturalistica Trentova Tresino.

trentova - tresino

L’intervento finanziato dal Ministero nell’ambito del programma “Siti naturali UNESCO per il clima 2023” ha ricevuto un finanziamento di 70.000 euro volto a migliorare le condizioni di conservazione di alcuni tratti che attualmente si presentano dissestati, per ripristinare le opere di regimentazione delle acque, per la manutenzione di alcuni attraversamenti in pietra e per lo stralcio della vegetazione spontanea.

Il sindaco Roberto Mutalipassi ai microfoni di InfoCilento ha dichiarato: «Intendiamo valorizzare la rete dei meravigliosi sentieri di Trentova Tresino, che percorrono uno dei promontori più suggestivi del territorio offrendo ai turisti e agli appassionati di trekking e ciclismo, spazi completamente fruibili all’aria aperta. Un progetto che ci vede beneficiare di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica rivolto ai siti Unesco che intendono promuovere e potenziare la mobilità sostenibile». È possibile visionare l’intervento dell’assessore al turismo del comune di Agropoli, Roberto Apicella, riguardo l’approvazione del progetto.

ALCUNE INFORMAZIONI E CONSIGLI DAL SITO CAI

Per evitare di incorrere in pericoli e di trovarsi impreparati, ecco alcuni consigli e informazioni utili per affrontare al meglio il percorso all’interno dell’Oasi Trentova Tresino; prima di intraprendere il cammino è fondamentale informarsi sulle caratteristiche tecniche del territorio. Una volta fatto ciò, è importante attenersi all’itinerario precedentemente deciso e comunicare il proprio punto di partenza e la destinazione scelta, tenendo conto delle proprie capacità fisiche e delle tempistiche utili.

Ai fini di una buona programmazione, si citano le informazioni riportate sul Sito Cai: la quota massima raggiunta è di 356m; il dislivello in salita arriva a 350m, mentre in discesa tocchiamo quota 330m. La difficoltà dei percorsi varia: alcuni percorsi richiedono una preparazione fisica specifica, preceduta da allenamenti mirati per affrontare terreni ripidi o dislivelli impegnativi  ̶  all’inizio di ogni percorso la difficoltà viene indicata su apposita segnaletica  ̶ . Ricordiamo che la sigla T indica un percorso “turistico”, quindi ai più accessibile; la lettera E indica un percorso escursionistico, mentre la doppia EE indica un percorso per escursionisti esperti.

È consigliato inoltre un equipaggiamento consono, con scarponi, abbigliamento a strati e bastoncini telescopici; altresì necessario è portare con sé almeno 2 litri d’acqua.

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