Torna la Rassegna Generazioni con tanti ospiti, da Stefano Mancuso a Murubutu
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Trentino Alto Adige - Cinque sono gli appuntamenti che anche quest’anno animeranno altrettante località del Trentino-Alto Adige/Südtirol per una rassegna che si riconferma itinerante e aperta ai temi più attuali. Ogni appuntamento avrà le proprie specificità, ma il comune denominatore resterà lo stesso: la voglia di far incontrare differenti discipline che mostrino tutte le possibili sfaccettature della cultura attraverso il dialogo tra ospiti di rilievo nazionale.
Il programma dell’edizione 2024 della Rassegna è solo una parte di Generazioni, un progetto che dal 2019 attraversa la regione promuovendo incontri, dibattiti e progetti, attivando collaborazioni e offrendo sempre nuovi punti di vista, essenziali per rimanere curiosi e affrontare le complessità contemporanee. La cultura, in questa prospettiva, intesa come fondamentale motore di cambiamento, diventa uno strumento straordinario per contrastare il senso di vuoto e di isolamento che vivono anche i nostri territori e per diventare cittadini più consapevoli.
La Rassegna Generazioni è il luogo in cui tutto questo è possibile: spazio quindi alla musica, allo sport, alla scrittura, al giornalismo e ai nuovi media, ma anche a temi legati all’ambiente, all’inclusività e all’attualità per uscire dalla zona di comfort, crescere e stare insieme superando gli stereotipi.
GLI APPUNTAMENTI DI GENERAZIONI 2024
La Rassegna Generazioni 2024 si aprirà domenica 1 settembre al Rifugio Malga Sauch di Giovo (TN) con “Gloria! Il diritto di cantare”, in cui Margherita Vicario, artista poliedrica, cantautrice, attrice, sceneggiatrice e regista, incontra Pierfrancesco Pacoda, critico musicale e saggista attento alle dinamiche giovanili e ai nuovi linguaggi musicali. Un’occasione per dare voce a chi, attraverso il cantautorato e il cinema, ha saputo interpretare stati d’animo intergenerazionali e dare forza e coraggio al protagonismo femminile.
Martedì 10 settembre alle ore 18.30 la Rassegna si sposterà a Trento, negli spazi della Bookique, in via Torre d’Augusto 29. Si parlerà di narrazione e finzione, giornalismo e inchiesta con “La città dei vivi. Dialogo tra giornalismo, finzione e attualità”. Nicola Lagioia, celebre scrittore, sceneggiatore, conduttore radiofonico, Premio Strega nel 2015 e direttore del Salone del Libro di Torino fino al 2023, ne dialogherà con Silvia Boccardi, giornalista, autrice e esperta di nuovi linguaggi mediali.
Mercoledì 11 settembre la Rassegna farà tappa a Merano, dove alle ore 18.30 presso il Centro Giovani Tilt, in collaborazione con Be Young Merano, si terrà il talk “Romanzo Hip Hop. Un viaggio nelle periferie dell’anima”. Jonathan Bazzi, scrittore del libro cult “Febbre”, finalista al premio Strega 2020 e di Corpi Minori, incontrerà Alessio Mariani, in arte Murubutu, rapper filosofo, prof e cantautore, per parlare di centri e periferie, in senso fisico e metaforico.
Venerdì 13 settembre sempre alle ore 18.30 a Borgo Valsugana in Piazza Alcide Degasperi si svolgerà il quarto appuntamento della Rassegna: “Liberamente. Oltre gli stereotipi”: un incontro per parlare di inclusione. In dialogo Giulia Blasi, scrittrice, formatrice e autrice di romanzi e saggi, quali “Manuale per ragazze rivoluzionarie”, “Brutta”, “Rivoluzione Z”, specializzata in temi relativi alla condizione femminile e pari opportunità, e Giorgio Minisini, primo nuotare italiano ad essersi affermato nel nuoto artistico, quattro volte campione mondiale, autore del libro “Il maschio” e volto della campagna #nonedamaschio contro gli stereotipi di genere.
La Rassegna 2024 si chiuderà a Bolzano al Teatro Cristallo, dove mercoledì 18 settembre è in programma “Plant revolution. Musica e scienza in dialogo”. Stefano Mancuso, scienziato e divulgatore scientifico, tra le massime autorità mondiali di neurobiologia vegetale, incluso dal New Yorker tra coloro che sono destinati a cambiarci la vita, incontrerà Eugenio Cesaro, cantante degli Eugenio in Via di Gioia, band torinese nota per il proprio attivismo ambientale e civico, per mostrare come musica e scienza si intreccino per il proprio comune amore per la terra e per le piante e per lanciare un messaggio di convivenza.
I COMMENTI
Francesca Viola, presidente di Young Inside e coordinatrice di progetto: «Rassegna Generazioni è fatta di tante voci. È un processo partecipato in cui decliniamo la cultura in maniera trasversale passando dallo sport alla musica, dall’ambiente all’attualità. La cultura può creare coesione e dare vita a degli innesti creativi che ci aiutino a creare incontro e benessere, a contrastare la solitudine e l’isolamento sociale ed a creare dei momenti vissuti assieme tra generazioni differenti».
Miriana Detti, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento: «Rassegna Generazioni ha visto la Provincia Autonoma di Trento coinvolta in questo progetto che si è rinnovato nel tempo come laboratorio di dialogo intergenerazionale. L’Agenzia per la coesione sociale, alla quale fanno capo la programmazione e l’attuazione delle politiche giovanili nella Provincia Autonoma di Trento, crede molto al lavoro con i giovani e per i giovani. Lo testimoniano gli strumenti e i progetti messi in campo finora e quelli che attiveremo in futuro anche attraverso i Piani giovani ed i tanti progetti che si sviluppano nei territori a vari livelli dedicati agli under 35».
Claudio Andolfo, direttore dell’Ufficio Politiche giovanili della Ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano: «Siamo in un’epoca di grandi cambiamenti ed è necessario valorizzare le idee delle giovani generazioni per costruire nuove vie di sviluppo sociale. Accanto al prezioso e continuativo lavoro delle associazioni giovanili, che sono il perno del sistema pubblico di politiche giovanili, sono utili anche percorsi straordinari che hanno il compito di generare positive spinte in avanti».
Angelo Gennaccaro, assessore della Regione autonoma Trentino – Alto Adige/Südtirol all’integrazione europea, agli aiuti umanitari e alle attività di particolare interesse regionale: «Valorizzare e avere attenzione per i giovani, che sono il futuro del nostro territorio ma anche parte vitale del nostro presente, dovrebbe essere un punto fondamentale dell’azione politica. Non ignorarli, come troppo spesso accade, né contrapporli con le altre generazioni, ma far rendere le loro qualità e la loro freschezza mentale, che li aiuta a valicare i preconcetti, dovrebbero essere i primi passi per dare loro valore e di conseguenza arricchirci tutti in uno scambio intergenerazionale».
«Proprio creando questa dimensione intergenerazionale, sono convinto che questa rassegna, sempre più radicata con i suoi eventi sul nostro territorio, abbia la capacità di perseguire questi obiettivi e così dare valore aggiunto, soprattutto in campo culturale, alla nostra comunità», conclude Gennaccaro.
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