Energie sottili, cosa sono e come imparare a usarle a nostro favore
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Cesena, Emilia-Romagna - Fin da piccola sono affascinata dal mondo delle energie sottili, invisibili ma piene di possibilità. Un argomento non semplice da raccontare perché non ancora riconosciuto dalla scienza ufficiale. Queste energie sottili, che ci circondano quotidianamente e che non riusciamo a percepire, possono avere un’influenza notevole su di noi, possono sostenerci o influenzarci negativamente, ecco perché potrebbe essere utile imparare a riconoscerle e usarle a nostro favore. Come?
Per saperne di più ho sentito Hubert Bösch, fondatore di Remedia e docente del corso “Riconoscere e usare le energie sottili” che dal 13 al 15 settembre si svolgerà presso l’agriturismo biologico Autosufficienza a Bagno di Romagna, sulle colline romagnole. Hubert, con voce ferma e pacata, mi ha raccontato la sua esperienza trentennale che ha deciso di mettere a disposizione degli altri.
Hubert, perché un corso sulle energie sottili?
Come dice la fisica quantistica la materia è energia condensata, possiamo quindi agire sia sulla materia che sull’energia. Noi ci riferiamo alle energie sottili ma non cambia nulla, perché è proprio quella che muove l’energia materiale. È molto più facile cambiare le cose a livello energetico che materiale. Se impariamo a sentire le energie sottili, a gestirle, a proteggerci da quelle negative, a convogliare e rinforzare quelle positive, possiamo davvero cambiare molte cose intorno a noi. Certo, due giorni non bastano, ma è un primo passo per iniziare a sentire e a lavorare con un approccio diverso.
Hai detto che è più semplice modificare e creare la propria vita lavorando sull’energia piuttosto che sulla materia. È una visione non di facile approccio.
Sì, questo non vuol dire che non si può non lavorare anche sulla materia, ma molte cose è più semplice affrontarle in altro modo. È una visione a prima vista non semplice da accettare, ma non è insolita perché se guardiamo alle popolazioni che hanno vissuto o vivono a contatto con la natura possiamo notare che esse riconoscono e collaborano con queste energie sottili. Non importa come le chiamiamo, è certo che hanno sempre accompagnato l’umanità e la fisica quantistica lo dimostra.
Come ti sei avvicinato a questi temi?
Ho iniziato coscientemente intorno ai miei vent’anni, ma da bambino avevo già una forte sensibilità sebbene non riuscissi a dare un nome, una spiegazione a questo sentire. A vent’anni ho fatto un corso di rabdomanzia: trovai subito l’acqua e da lì sono partito. Il resto è venuto a poco a poco. Nel 1992 con Lucilla abbiamo fondato Remedia, uniti dal sogno comune di coltivare, raccogliere e trasformare piante medicinali per il benessere, la salute e la bellezza.
Eravamo in due, oggi siamo in quaranta persone. Coltiviamo 15/20 ettari di piante officinali e anche in agricoltura conoscere le energie sottili ci ha permesso di ottenere grandi risultati. Da trent’anni lavoriamo sull’energia del posto e si sente: chi viene a trovarci non vuole più andare via.
Cosa puoi dirci sul corso di settembre che si svolgerà presso l’agriturismo biologico Autosufficienza?
È un corso di primo livello incentrato sul sentire. Supportati dalla presenza di un gruppo sarà più facile iniziare. Nella seconda parte ci saranno esempi di applicazioni pratiche, come proteggersi da energie negative, individuare un disturbo geopatico – la Terra ha dei punti in cui emette energia e punti dove assorbe energia, ad esempio le radiazioni disarmoniche emesse in concomitanza di falde sotterranee o di faglie possono arrecare disturbi al nostro corpo dormendoci sopra – o armonizzare o caricare energeticamente ciò che mangiamo e beviamo.
È molto semplice e utile allo stesso tempo. Se ci pensi, tutte le tradizioni religiose lo fanno attraverso la preghiera, prima di ogni pasto, che ha lo scopo di purificare e caricare energeticamente il cibo. Sarà un corso molto interattivo, uno scambio tra i partecipanti. Ogni seminario è diverso perché dipende molto dal gruppo che si costituisce. Io punto molto all’interazione e cerco di seguire le esigenze che si manifestano.
A chi consiglieresti il corso?
A tutte le persone interessate a questo tema, in teoria potrebbero partecipare anche i bambini che sono molto più disponibili a questo tipo di sentire. Non serve avere nessuna conoscenza, serve solo essere aperti a vivere questa esperienza, imparare a sentire per arrivare anche a cambiamenti molto forti nella propria vita.
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