Conviene ristrutturare casa o comprarne una nuova? Capiamolo insieme
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Ci siamo. Dopo anni passati in giro per il mondo o per l’Italia e dopo due, tre, quattro case in affitto, per molte e molti italiani arriva il fatidico momento: quello in cui si decide di comprare una casa. In questo articolo non entreremo nel merito del fenomeno sociologico, non ci chiederemo se abbia o meno senso comprare una casa, né se sia meglio farlo in città o in campagna, in una zona ricca o in un’area interna, al nord o al sud. Ci chiederemo invece se – qualora fossimo mossi da intenti ecologici nonché di risparmio economico – conviene ristrutturare casa o se è sia meglio costruire una nuova abitazione.
Come non si stanca mai di ripetere il mio collega Andrea Degl’Innocenti, non esiste una risposta univoca alle domande complesse. Dipende, come sempre dipende. Ho però deciso di affrontare alcuni aspetti fondamentali che spesso vengono sottovalutati e posso farlo nella doppia veste di giornalista che da anni studia questi argomenti e di cittadino che ha toccato con mano una di queste due scelte.
I VANTAGGI DI COSTRUIRE UNA NUOVA ABITAZIONE
Agli italiani e alle italiane si sa, piace tanto costruire. Abbiamo centinaia di migliaia di abitazioni vuote e spesso abbandonate ma il primo istinto quando pensiamo alla nostra casa è: “Quasi quasi me ne costruisco una!”. D’altronde fino a pochi decenni fa era proprio così. Quando nasceva un figlio si alzava un piano. Letteralmente. Le famiglie si costruivano fisicamente le proprie abitazioni. Poi spesso questi figli andavano via e i piani rimanevano lì, monumenti non finiti all’emigrazione verso nord, verso l’estero, verso “altro”. E oggi? Oggi – nonostante le abitazioni vuote e le lotte per lo stop al consumo del territorio – si continuano a costruire nuovi palazzi e nuove abitazioni.
Quali possono essere i vantaggi reali? Chiaramente, una palazzina nuova è soggetta alle nuove leggi edilizie, per cui sarà efficiente a livello energetico, avrà infissi moderni, magari un impianto di riscaldamento a pompa di calore con fotovoltaico sul tetto o geotermico o chissà. Gli svantaggi? I costi economici sono spesso elevati e quelli ecologici incalcolabili. Se è vero infatti che queste abitazioni probabilmente consumeranno meno energia di quelle “vecchie”, è anche vero che quel pezzo di territorio poteva non essere cementificato.
E nel caso di una casa privata? Qui i vantaggi di costruire una nuova abitazione sono maggiori. Se acquisto un terreno e mi costruisco una casa infatti posso scegliere i materiali più ecologici in giro – ad esempio legno, canapa, paglia o simili –, posso letteralmente disegnarla intorno alle mie esigenze e, se mi muovo con cognizione di causa, posso abbattere notevolmente i costi. Ma ancora una volta avrò contribuito a sottrarre un altro pezzo di mondo a boschi, campi agricoli, altre specie animali, mentre milioni di abitazioni restano vuote.
A livello ecologico inoltre, per quanto una casa costruita con materiali naturali sia sicuramente un’ottima scelta, il danno fatto dall’occupare nuovo terreno è quasi sempre maggiore. L’eccezione? Quando si costruisce una nuova abitazione “al posto” di una esistente. È il caso di un vecchio rudere che viene abbattuto. In questo caso, la nuova abitazione può considerarsi un’ottima soluzione anche a livello di impatto sul pianeta.
I VANTAGGI DI RISTRUTTURARE L’ESISTENTE
Ristrutturare un abitazione ha dei vantaggi ecologici indubbi e sono quelli più volte ripetuti nelle righe precedenti. Dal punto di vista ecologico conviene ristrutturare casa perché non si cementifica nuovo territorio e non si sottrae territorio ad altri usi – agricoli, ambientali o di altro genere. Ha però anche alcuni svantaggi oggettivi. Nel caso dell’abitazione privata, in particolare, acquistare per ristrutturare significa spesso spendere di più e in molti casi non permette di plasmare l’abitazione esattamente sulle proprie esigenze.
Ha però anche alcuni vantaggi meno immediati. Ad esempio la memoria. Ristrutturare un abitazione significa porre le proprie basi su radici precedenti, rinnovarne l’“anima” di quel luogo, riconnettersi col passato. Inoltre, posso testimoniare che è assolutamente possibile ristrutturare un’abitazione “anni ’70” con materiali naturali, rendendola accogliente ed ecologica come una costruita da zero. Il mix tra passato e presente infine può essere anche occasione di arricchimento abitativo, nonché di gusto originale. L’abitazione originale, infatti, ci “costringerà” a considerare possibili punti di vista precedenti, diversi dal nostro e ci porterà a ponderare bene quali siano le nostre reali attuali esigenze.
Nel caso di una palazzina invece il discorso non si pone proprio. Ristrutturare un immobile esistente ha solo vantaggi per la comunità. Chiaramente se le spese ricadono sul singolo privato il discorso economico potrebbe essere pesante, ma le recenti leggi europee spingeranno – volenti o nolenti – i grandi proprietari di palazzine ad adeguarsi all’edilizia contemporanea, fattore fondamentale per la nostra sopravvivenza su questo pianeta.
MA QUINDI, CONVIENE RISTRUTTURARE CASA? ECCO UNA SINTESI
In sintesi, a livello ecologico conviene quasi sempre recuperare l’esistente. Può aver senso costruire da zero solo al posto di un vecchio rudere da abbattere o in altri casi molto specifici impossibili qui da elencare. A livello economico, talvolta la casa “nuova” può essere più vantaggiosa a livello di costo per il privato cittadino. Per questo auspico che nuovi incentivi in futuro aiutino i privati ad acquistare case ristrutturate o da ristrutturare e contestualmente spero che vengano finalmente adottate leggi che fermino ogni nuovo consumo di suolo.
In ogni caso è fondamentale ricordare che tra una casa anni ’70 ristrutturata così così e una nuova abitazione costruita con le moderne regole della bioedilizia, la cosa migliore per l’ambiente sarà quasi sempre la prima opzione. Come nel caso delle automobili, occorre sempre considerare l’energia grigia necessaria a produrre un determinato mezzo, nel caso di un’abitazione occorre sempre chiedersi: cosa c’era al posto di quella “nuova casa ecologica”? I materiali usati per costruirla da dove vengono? E ho veramente bisogno di tutti quei metri di abitazione da riscaldare, raffrescare, illuminare, pulire? Pensiamoci.
Per saperne di più leggi gli articoli di Io rifaccio casa così e sull’abitare sostenibile.
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