Il Cammino per gli Animali, la marcia da Assisi a Roma insieme agli amici a quattro zampe
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Torniamo a parla di benessere animale e di consapevolezza e lo facciamo ricordandovi l’appuntamento con il Cammino per gli Animali ideato e organizzato da Angelo Vaira, fondatore di Think Dog, fra i partner grazie ai quali è stato possibile realizzare la nostra guida, che con Think Dog e con molte altre realtà che hanno partecipato al progetto persegue un obiettivo comune: gettare le basi per costruire un rapporto differente fra persone e animali non umani.
Un cammino di circa 200 chilometri, da Assisi a Roma, in compagnia dei propri amici a quattro zampe per riscoprire e coltivare il valore del rapporto tra esseri umani e altri animali immersi nella natura. È quanto previsto dalla settima edizione del Cammino per gli animali, la manifestazione in favore dei diritti degli animali che ripercorre a piedi la via di Francesco D’Assisi per veicolare il suo messaggio universale di amore, compassione e rispetto verso tutte le creature.
Il Cammino per gli Animali, suddiviso in 13 tappe, partirà il 22 settembre per chiudersi a Roma, in Piazza San Pietro, il 4 ottobre, giorno che vede celebrare proprio il Santo che ha professato e perseguito l’armonia tra tutte le specie animali e la natura che le ospita. L’iniziativa, gratuita e aperta a chiunque intenda partecipare, dalle singole persone di tutte le età alle associazioni o ai gruppi organizzati, prevede che i camminatori siano accompagnati da cani socializzati, abituati alle lunghe camminate e non fragili, mordaci, cuccioli o anziani e si articola in tappe che vanno dai 12 a un massimo di 22 chilometri.
Il Cammino per gli Animali avvicenda una forte dimensione di socialità, la contemplazione dei suggestivi paesaggi umbro-laziali e la meditazione in natura o negli eremi che costellano il percorso, ma soprattutto dà spazio alla condivisione del tempo con gli animali e a momenti di confronto e approfondimento su tematiche legate all’ambiente, alla salute e all’alimentazione in rapporto al mondo animale.
«È ormai assodato che una grande parte dei problemi ambientali che stiamo vivendo è strettamente legata al modo in cui trattiamo gli animali. Gli allevamenti intensivi e la deforestazione per riconvertire i terreni a produzioni di foraggio, ad esempio, sono tra le cause più impattanti della crisi climatica. Siamo inoltre abituati a percepire noi esseri umani come legittimati a usare gli animali a nostro piacimento e questi ultimi come esseri dotati di una dignità inferiore, al nostro servizio», spiega Angelo Vaira, educatore cinofilo fondatore dell’approccio cognitivo relazionale con la sua scuola ThinkDog e ideatore del Cammino per gli Animali.
«Con il Cammino per gli Animali – prosegue Vaira – vogliamo far passare il messaggio a chiunque ci seguirà, fisicamente e non, che tutti gli elementi presenti in natura sono equipollenti e interdipendenti e che solo rispettandoli è possibile vivere in modo equilibrato generando benefici per noi stessi e per la collettività. Il cammino può essere vissuto come vero e proprio viaggio, anche e soprattutto interiore, alla riscoperta dell’appartenenza alla natura. È un gesto di amore e compassione attiva per tutte le creature».
Il cammino, che non si configura come un’iniziativa a sfondo religioso sebbene legata alla figura di San Francesco D’Assisi, prevede 13 tappe per altrettanti giorni con tempi di percorrenza a piedi che vanno da un minimo di 4 a un massimo di 7 ore, pause comprese: Assisi – Spello, Foligno – Trevi, Trevi – Poreta, Poreta – Spoleto, Spoleto – Ceselli, Ceselli – Arrone, Arrone – Piediluco, Piediluco – Poggio Bustone, Poggio Bustone – Rieti, Rieti – Poggio San Lorenzo, Poggio San Lorenzo – Ponticelli di Scandriglia, Monterotondo – Roma (Piazza Sempione) e Castel Sant’Angelo – Piazza San Pietro. Gli organizzatori invitano a partecipare per almeno cinque giorni, mentre, per chi non ne avesse modo, è caldeggiata l’adesione anche solo all’ultima tappa per i 2 chilometri da percorrere nel cuore della capitale.
«L’iniziativa è aperta ai cani perché più indicati ad affrontare un percorso del genere senza patire più di quanto facciano gli esseri umani la fatica, il caldo e i forti stimoli delle aree urbane, ma in occasione di questa edizione desideriamo aprire l’ultima tappa anche ad altre specie, riservandoci la possibilità di valutarne l’idoneità: la priorità è sempre l’assenza di sofferenza per gli animali e la loro sicurezza, tanto quanto la nostra».
«La scelta di concludere il Cammino per gli Animali a San Pietro è dettata dal fatto che vogliamo portare il nostro messaggio il più possibile vicino al Papa, nella speranza di sensibilizzarlo rispetto alla necessità di accendere i riflettori sul bisogno di ricucire lo strappo tra esseri umani e altri animali, che nella religione cristiana dovrebbero godere della medesima sacralità», conclude Vaira.
Per approfondire il tema del benessere animale consulta la nostra guida.
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