19 Lug 2024

Salvatore Borsellino: “Non serve ricordare la strage di via D’Amelio solo una volta all’anno”

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Nella giornata che ricorda la strage di Via D’Amelio e l’uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta, la redazione di Sicilia che Cambia ha intervistato Salvatore Borsellino, fratello del magistrato. Parole forti e accorate per non dimenticare e continuare a chiedere giustizia e verità. Con impegno e senza retorica.

Salva nei preferiti

Palermo - «Serve a poco ricordarsi della strage di Via D’Amelio solo il 19 luglio. Per tanti, troppi, è così. Bisogna ricordarlo ogni giorno. A 32 anni di distanza non c’è giustizia, né verità. Le ferite sono ancora aperte e sanguinanti. Lo Stato non può processare sé stesso, ha deciso di autoassolversi per quella trattativa che ha portato alla strage di Via D’Amelio, alla latitanza prolungata di Provenzano, alla mancata perquisizione del covo di Riina. E poi i mancati processi sulla sparizione dell’agenda rossa che è la scatola nera di via D’Amelio; si saprebbero i motivi che non sono sicuramente la vicenda mafia-appalti come qualcuno vuole fare credere». 

Sono le parole di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo ucciso 57 giorni dopo il suo amico e collega Giovanni Falcone. Forti, accorate, ma anche lucide e pungenti. Salvatore Borsellino non fa sconti a nessuno. 

Vi invitiamo ad ascoltare l’intervista integrale a Salvatore Borsellino qua sotto.

URL: https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/Intervista-a-Salvatore-Borsellino-Audio-integrale-1.mp3
Anteprima:
Cover: https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/salvatore-borsellino.jpg
Name: Intervista a Salvatore Borsellino, audio integrale
Autore: Salvina Elisa Cutuli
Permesso: ""
:: ::
Velocità

Per ascoltare il podcast completo abbonati a Italia che Cambia oppure , se hai già sottoscritto un abbonamento

URL finale:
Filename:

«Il Decreto Falcone è stato approvato solo dopo la morte di Paolo – continua Salvatore Borsellino -. Stanno distruggendo a poco a poco tutto il patrimonio di leggi che ci hanno lasciato. Oggi la mafia è cambiata, non fa più stragi, ma si insinua nei meccanismi della politica attraverso la corruzione, le tangenti. L’abolizione del reato di abuso di ufficio toglie armi per poter intercettare questi meccanismi e arrivare anche ai delitti di mafia. Togliendo le armi alla magistratura si favorisce la mafia». 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Vent’anni senza Annalisa Durante, ma la “sua” associazione continua la lotta alla camorra
Vent’anni senza Annalisa Durante, ma la “sua” associazione continua la lotta alla camorra

La Masseria Ferraioli: lottare contro le mafie generando verde e bellezza
La Masseria Ferraioli: lottare contro le mafie generando verde e bellezza

A Capaci nasce MuST23, un museo interattivo come luogo di riscatto civile e sociale
A Capaci nasce MuST23, un museo interattivo come luogo di riscatto civile e sociale

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Protesta di Oristano, processo su Teulada, carcere e morti sul lavoro – INMR Sardegna #39

|

Forest School Pianfei: un “asilo nel bosco” aperto al mondo

|

Caccia alle foche: l’UE pensa di riaprirla per le pressioni delle lobby

|

Salvaguardare i boschi: l’importante missione della VAB Campania nella lotta agli incendi

|

Salvatore Borsellino: “Non serve ricordare la strage di via D’Amelio solo una volta all’anno”

|

Kalabria Eco Fest ed Economia del Bene Comune: fare impresa etica in Calabria è possibile?

|

Inaugurata la bibliocabina con cassetta delle lettere, tra cultura e introspezione

|

Il video racconto da Selargius, tra chi ha lasciato tutto per presidiare e chi fra gli ulivi ha trovato comunità

string(7) "sicilia"