IT.A.CÀ 2024: dall’Emilia alla Sicilia, “radici in movimento” per scoprire i territori
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Dopo la Tappa Monte Catria, nelle Marche, e quella di Quartu S. Elena, in Sardegna, l’itinerario di agosto e settembre della XVI edizione di IT.A.CÀ migranti e viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile – di cui anche quest’anno Italia Che Cambia è media partner ufficiale – si snoda tra Umbria, Campania, Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia e Lombardia.
Il viaggio di IT.A.CÀ, che in dialetto bolognese significa “sei a casa”, è sempre un viaggio circolare, dove si parte da casa per arrivare a casa, dove l’importante è il cammino, per raggiungere la propria Itaca, ovunque o qualunque sia. Partecipare alla rete del festival, che conta centinaia di realtà locali e nazionali, significa abbracciare questo percorso, fatto di rispetto e attenzione verso l’ambiente e il contesto socio-culturale in cui ci si muove.
Ciascuna Tappa che opera assieme a IT.A.CÀ, scegliendo di adottare il festival nel proprio luogo e declinando, di anno in anno, il tema dell’edizione in corso – Radici in Movimento, quello del 2024 – rappresenta, prima ancora che una rete di associazioni, una rete di persone che hanno a cuore la propria gente e la propria terra.
«Le Tappe del festival raccontano il proprio territorio, ognuna con la sua visione peculiare, riuscendo così a offrire al viaggiatore e alla propria comunità un’opportunità unica per immergersi in luoghi straordinari e poco conosciuti, pieni di storia e di storie, dove “essere umani” significa “essere nella natura”, non “circondati da”», dichiara Sonia Bregoli, Co-Fondatrice e Responsabile del Coordinamento Nazionale e della Comunicazione del Festival. «Da oltre sedici anni lavoriamo per creare nuovi paradigmi in cui i turisti e le comunità che li accolgono abbiano piena coscienza di essere un tutt’uno e quindi rispettare luoghi e persone e sé stessi nell’approccio al viaggio, al movimento da casa (propria) a casa (altrui) e ritorno».
LE RADICI IN MOVIMENTO DELLE TAPPE DI AGOSTO E SETTEMBRE
L’edizione di quest’anno del festival, col suo tema Radici In Movimento, gioca con il binomio tra turista e migrante, esplorando tutte le tensioni e le contraddizioni, per tentare di unire il globale e il locale, l’esotico e il giardino di casa, il mito epico e la peculiarità del genius loci.
TAPPA VALNERINA E VALLE SPOLETANA (9-11 agosto, 23-25 agosto)
La prima parte di questa Tappa, dal 9 all’11 agosto, racconta L’itinerario della Canapa e si muove nei territori di Sant’Anatolia di Narco (PG): tre giorni per scoprire il territorio perugino e assaporare storie e racconti locali. Il 9 si parte con un’escursione notturna guidata dall’ astrofilo Maurizio Caselli, per imparare a riconoscere le costellazioni e i pianeti; il 10 sarà una giornata tutta dedicata alla tessitura e filatura della canapa, con laboratori interattivi e storie e racconti incentrati su questa antichissima arte, parte integrante delle radici di questi luoghi.
L’11 un’escursione alla scoperta delle opere e della vita degli orologiai e ottici Fratelli Campani, i primi che riuscirono, grazie alle loro attrezzature, a vedere gli anelli di Saturno e a costruire il primo orologio notturno. La seconda parte della Tappa, si snoda nella zona di Poggiodomo, in particolare Mucciafora, alla quale viene dedicata un’intera giornata tra passeggiate, mostre-racconto e degustazioni. Si aggiunge un incontro sugli edifici sacri di frontiera, come il Santuario della Madonna di Panico (Spoleto), e infine un trekking sulla Via di Francesco, tra il mulino medievale Iacarella a Pontuglia (Comune di Scheggino – PG), e il borgo di Sensati.
TAPPA IRPINIA (11-24 agosto, 11-15-22-29 settembre)
New entry 2024 è la tappa Irpinia, che parte con il trekking di 12 chilometri, da San Nicola Baronia a Trevico, il borgo più alto della Campania: un modo unico per scoprire alcune delle zone meno note della provincia di Avellino. Tanti gli appuntamenti e i trekking, ma anche passeggiate culturali nei centri più suggestivi dell’Irpinia. Tra gli eventi, anche la partecipazione ad una manifestazione storica, Il Volo dell’Angelo, dedicata anche agli emigranti che per l’occasione tornano al paese di Gesualdo, e dove viene messa in scena la lotta tra il bene e il male, e un bambino nei panni dell’angelo sfida il diavolo celebrando ancora una volta la storia di un luogo e i suoi saperi.
Oltre a un tour nella città millenaria di Avella, anche un trekking lungo l’Oasi di Senerchia, un vero paradiso naturalistico immerso nei Monti Picentini che porterà i viaggiatori fino alla Cascata dell’Acqua bianca. Non mancheranno, come da tradizione in tutti gli appuntamenti del festival, anche degustazioni con i prodotti tipici dei luoghi, una vera leccornìa che appassiona sempre turisti e viaggiatori.
TAPPA VALLE DEL PANARO: SPILAMBERTO, GUIGLIA, SAVIGNANO (24 agosto–1 settembre)
Due weekend alla scoperta di questa tappa, fra trekking, giri in bicicletta, degustazioni, incontri sulla sostenibilità immersi nelle verdi campagne del fiume Panaro e nelle dolci colline modenesi. Si parte da Guiglia, con un breve cammino dove “colture antiche” rinascono con nuove esperienze e diventano le gemme di Rocchetta: l’ulivo, i grani antichi, il luppolo, la pera rossellina. Il recupero di antiche coltivazioni assieme alla scoperta di nuovi e storici prodotti accenderanno di sera una degustazione di peculiarità del territorio – tra cui i Borlenghi! – al Castello di Guiglia. A Savignano sul Panaro, i viaggiatori potranno partecipare ad una giornata dedicata alle querce, regine degli alberi e monumenti del tempo, con annessa visita alle aziende agricole e ai loro prodotti locali, e un tour finale nel borgo fortificato.
A Spilamberto si terrà il secondo ed ultimo weekend della tappa: concerti, spettacoli di burattini, tour urbani, un’escursione alla scoperta dell’ex Convento dei Monaci Agostiniani dove, secondo la tradizione, sarebbe stato ospitato Martin Lutero, ma anche un ciclotour tra Spilamberto e Vignola alla scoperta delle radici spilambertesi. Ed è sempre sulle radici il cuore di una serata di letture teatrali, storie in movimento di migranti spilambertesi e personaggi letterari. Si segnala anche un laboratorio di pasticceria per i più piccoli, per imparare a creare l’amaretto di Spilamberto.
TAPPA OGLIASTRA (13-22 settembre)
La magia dell’Ogliastra accoglie i viaggiatori nei due weekend di tappa, organizzati nei territori di Arzana, Lanusei eVillagrande Strisaili: escursioni, laboratori, trekking, conferenze e serate stellate, per esplorare e celebrare le ricchezze del territorio ogliastrino.
La giornata di apertura della tappa sarda del festival inizierà con il convegno “Radici in movimento”, seguito da un concerto di musica classica con composizioni di Mozart. La serata si concluderà all’Osservatorio astronomico, rimirando le stelle. Oltre a un’escursione sul Gennargentu, con visita al Nuraghe Unturgiadore e dimostrazioni sulla produzione del formaggio, nel primo weekend sarà possibile partecipare anche ad un archeo-trekking alla scoperta delle antiche tombe nuragiche.
Il secondo fine settimana introduce l’apicoltura e l’arte dei Culurgiones e del Pani Pintau, prodotti locali deliziosi e unici. Tra le attività, l’esplorazione in canoa del Lago Bau Muggèris, l’escursione alle meravigliose cascate di Bau Melae la possibilità di piantare un albero alla Fattoria Didattica per aiutare a ridurre le emissioni di Co2. Il sabato sera è riservato a una degustazione al Santuario nuragico di S’Arcu ‘e Is Forros, con piatti tipici della tradizione villagrandese. La domenica offre un trekking nel Selvaggio Verde fino all’Ovile Erbelathor, per un’immersione nelle tradizioni pastorali antiche.
TAPPA BOLOGNA (13 settembre – 13 ottobre)
Il 13 settembre parte anche la tappa madre del festival, che si terrà ogni weekend coinvolgendo Bologna, l’Appennino e la Pianura, per andare a scoprire luoghi e peculiarità culturali, artistiche e naturalistiche fuori dai circuiti tradizionali, proponendo ai residenti di far tesoro della Storia e delle storie del territorio e ai viaggiatori di immergersi nei luoghi a stretto contatto con le comunità locali, che co-progettano la rassegna insieme a Yoda aps e Nexus E-R con specifici processi partecipativi.
Ad aprire la tappa centrale del festival, il Migrantour della Bolognina, un itinerario che racconta persone provenienti da tutto il mondo, che hanno messo radici a Bologna, in uno dei quartieri popolari più noti della città per la sua vivacità culturale e con una forte storia operaia. Ma oltre alla Bolognina, il ‘convoglio’ del Migrantour nei giorni del festival passerà anche alla Cirenaica, altro luogo particolare poco noto ai turisti che sarà svelato seguendo la storia raccontata dalla toponomastica.
Oltre ai consolidati format dei cammini e degli itinerari in bicicletta, sia in città che fuori, alle mostre fotografiche, ai laboratori per bambini – come Pratello Kids –, alle presentazioni di libri, il fitto programma della tappa bolognese accoglie anche numerose collaborazioni con il cuore artistico della città, mixando concerti e spettacoli, unici e particolari.
Come quello creato su misura per IT.A.CÀ in collaborazione con Ateliersi: We Did It! è il nome dello spettacolo sul cambiamento climatico, che viaggia su un van 100% elettrico il quale, oltre ad essere utilizzato per gli spostamenti della compagnia, è allestito con un sistema di pannelli solari per produrre, in marcia, l’energia elettrica utile per gli impianti luci, audio e video in outdoor. Segnaliamo anche un laboratorio di scrittura collettiva e meticcia con Wu Ming 2 che durante il festival presenterà i testi frutto del lavoro dei partecipanti ad un laboratorio di scrittura interculturale.
E sempre sul cambiamento climatico, la mostra del collettivo brasiliano-spagnolo (DIS)INTEGRARE PROSPETTIVE. Non mancano i nuovi territori in cui approda il festival e la sua co-progettazione turistica di comunità: due appuntamenti a Castel del Rio, amministrativamente bolognese ma a tutti gli effetti Appennino romagnolo. Qui, al centro ci saranno le aziende agricole biologiche e il loro ruolo nella cura del territorio e nella cultura locale: cammino, racconti della comunità locale, buon cibo e musica. IT.A.CÀ arriva anche nella montagna più alta del Bolognese, ai Piedi del bellissimo Corno alle Scale, a Lizzano in Belvedere, grazie alla collaborazione con Poesando, il festival di poesia in cammino.
TAPPA PALERMO (20-22 settembre)
In Sicilia torna la tappa Palermo, un viaggio alla scoperta della città e dei suoi territori, con uno sguardo attento alle realtà sociali della rete locale palermitana. Al suo ricco programma tra incontri, laboratori, passeggiate e racconti si aggiunge una scelta sostenibile, tutte le quote raccolte si trasformeranno in alberi da piantare in un’area verde cittadina.
A inaugurare la tappa, una Tavola Rotonda con gli attori del turismo a Palermo: sarà un momento di riflessione comune su come i flussi migratori stanno modificando i centri delle città. Nei giorni seguenti ci sarà la visita al carcere dell’Ucciardone, un’occasione per ascoltare voci e racconti sulle meraviglie del giardino che è stato realizzato; una passeggiata dentro il mercato di Ballarò, per conoscere la comunità che ruota attorno; un bike tour che porterà i turisti tra le storie degli alberi simbolo di memoria di chi lotta contro la mafia; la visita al museo interattivo nell’ex stazione di Capaci; le storie di Corleone, storie di riscatto sociale, di riuso dei beni confiscati, di lotte e di rinnovamento.
Ci sarà spazio anche per ascoltare il racconto del Parco Uditore, del percorso di cittadinanza attiva di un gruppo di giovani che ha portato all’apertura di un’area verde dimenticata, con uno stretto legame con il territorio. La tappa palermitana si concluderà con la piantumazione degli alberi acquistati grazie alle quote raccolte durante l’evento. Un gesto concreto per rendere la città più verde e sostenibile.
TAPPA BRESCIA E LE SUE VALLI (26-30 settembre)
Attraverso incontri, dibattiti, passeggiate, degustazioni, giochi e biciclettate, la tappa racconterà le radici e i movimenti degli emigranti che tornano turisti, viaggi diversi che fanno partire e che fanno tornare, sia nella città di Brescia che nelle sue valli. Ad aprire la tappa, a Gardone Val Trompia, un laboratorio didattico per i più piccoli ospitato all’interno di uno dei 10 musei del Sistema Museale della Valle Trompia, una chicca del territorio nata proprio per promuovere il recupero delle radici: sono musei che offrono un contesto ideale per comprendere la storia locale e favorire un dialogo interculturale, contribuendo così a rafforzare l’identità collettiva e dinamica del territorio.
A Brescia, il 27 settembre, si terrà un incontro sulle vacanze di utilità sociale, con ragazzi volontari che porteranno le loro testimonianze, e la sera un aperitivo-tour della città; il giorno dopo, continuano gli incontri sul ‘turismo delle radici’ stavolta in Valle Camonica, mentre a Brescia si tiene una caccia al tesoro con i gruppi di giovani stranieri. Il 29 nel Parco delle Terme a Boario una giornata, con tanto di cori e rinfresco e letture, tutta dedicata alle storie dei nostri migranti, mentre a Poncarale (BS) nel pomeriggio e fino a sera, si terrà una visita e degustazione in cantina con esposizione di opere pittoriche di giovani artisti bresciani.
TAPPA MANTOVA, SABBIONETA E LE TERRE DEI GONZAGA (27 settembre – 6 ottobre)
L’esplorazione del sito UNESCO Mantova e Sabbioneta e del territorio che lo circonda è affidato alle testimonianze e alle narrazioni delle storie di chi lo ha vissuto e di chi lo abita. Tra Mantova e Sabbioneta, attraverso un intreccio di voci e di sguardi, si andrà alla ricerca di nuove ed antiche radici, perché per tutti l’obiettivo è sentirsi a casa.
Il programma della tappa prevede visite guidate in lingue diverse, incontri per famiglie, degustazioni di cibi tradizionali dal mondo, mostre fotografiche e racconti di quartiere. Tra le iniziative, la passeggiata patrimoniale guidata dalle voci dei testimoni locali lungo il corso del Rio che attraversa Mantova; il ciclotour da Sabbioneta a Mantova, attraversando il paesaggio rurale che collega i due centri storici; il workshop di formazione sul tema Interpretazione, accessibilità e inclusione.
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