17 Lug 2024

Liquida, il festival che trasforma Codrongianos nel polo vivace della letteratura giornalistica

Dal 25 al 28 luglio la basilica di Saccargia ospita la sesta edizione del festival di letteratura giornalistica Liquida. Un evento imperdibile che vedrà la partecipazione di autori e autrici pronti a discutere delle più importanti questioni politiche, economiche e sociali di oggi. Organizzato dal Comune di Codrongianos, il festival propone una serie di incontri stimolanti e dibattiti appassionati, confermandosi piattaforma di confronto culturale e intellettuale.

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Sassari - Guerra, mercato del lavoro, condizione femminile, Medio Oriente, diritti umani, carceri. Sono solo alcuni dei temi che saranno centrali in occasione della sesta edizione di Liquida, festival di letteratura giornalistica organizzato dal Comune di Codrongianos con Lìberos. Il paese si prepara infatti a ospitare un appuntamento divenuto imperdibile per gli appassionati di cultura, cronaca e attualità, che coniuga inoltre la divulgazione con la partecipazione comunitaria: il coinvolgimento di chi popola il piccolo Comune è pilastro fondamentale dell’evento, ma non solo.

Dal 25 al 28 luglio, lo spazio adiacente alla basilica di Saccargia si animerà con numerosi incontri che vedranno protagonisti esponenti del mondo del giornalismo, della cultura e delle istituzioni, i quali nei libri affrontano le tematiche politiche, economiche e sociali che saranno argomento del festival. Autrici e autori come Patrick Zaki, Sigfrido Ranucci, Luciana Coluccello, Luca Foschi, Silvia Cecchi, Francesca Coin, Peter Gomez e Diletta Huyskes saranno tra le voci di un festival plurale, in cui la conoscenza condivisa è alla base di una comunità consapevole e libera.

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Foto dall’edizione 2023 del festival della letteratura giornalistica Liquida
UNO SGUARDO SUL MONDO A PARTIRE DALLA LETTERATURA GIORNALISTICA

«Il fatto che si pubblichino (e si vendano) tanti libri di approfondimento giornalistico è la prova che c’è una domanda che non viene soddisfatta dai giornali e tanto meno da internet», spiega Francesca Casula, cofondatrice di Lìberos. «C’è l’esigenza di fermarsi a riflettere, di prendersi il tempo per elaborare le informazioni, per collegarle tra loro e inserirle in un contesto temporale che non può essere la settimana in corso. La geopolitica, la società, perfino la cronaca non possono essere comprese senza allargare lo sguardo oltre i confini del nostro Paese e delle nostre singole esistenze. Per questo è importante che ci sia finalmente in Sardegna un festival come Liquida interamente dedicato alla letteratura giornalistica».

Lìberos è un’associazione non-profit che porta libri e cultura in tutta l’Isola dal 2012. Nata da un’idea di Michela Murgia e dalla necessità di creare un circuito etico attorno al libro, oggi l’associazione è diventata un punto di riferimento per gli amanti della lettura. «Liquida si conferma un importante momento di confronto e dibattito su rilevanti tematiche di attualità. Le precedenti edizioni hanno dato grandi soddisfazioni, a dimostrazione del fatto che un’iniziativa ambiziosa può essere portata avanti anche da una piccola comunità come la nostra», dichiara Giovanni Scanu, consigliere del Comune di Codrongianos con delega alla Cultura e ideatore di Liquida.

Le giornate di luglio del festival della letteratura giornalistica sono però “solo” il clou di un lavoro che l’associazione svolge durante tutto l’anno, coinvolgendo scuole, biblioteche e consulte giovanili in una serie di anteprime e appendici agli eventi volti a coinvolgere sui temi della lettura, con uno sguardo ampio e radicato nel presente. L’attenzione alla tutela ambientale ad esempio è una delle tematiche affrontate sia nelle varie attività di Lìberos sia durante il festival: anche quest’anno il materiale degli eventi conterrà anche dei consigli pratici per imparare a ridurre quotidianamente il proprio impatto sull’ambiente circostante.

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Francesca Casula
INCHIESTE, REPORTAGE DI GUERRA E SAGGI SULLA STORIA CRIMINALE D’ITALIA

Realizzato con il contributo dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e della Fondazione di Sardegna, il festival della letteratura giornalistica Liquida si conferma evento di grande rilevanza culturale per l’Isola. Anche quest’anno poi si rinnova la collaborazione con Assostampa, con la tavola rotonda Cosa è rimasto del giornalismo?, coordinata da Simonetta Selloni e Giuseppe Meloni, presidente e vicepresidente dell’Associazione Stampa Sarda. Ma la pluralità di partecipanti permette anche una varietà di temi e punti di vista.

Tra gli ospiti ci sarà il giornalista pluripremiato per le sue inchieste, Sigfrido Ranucci, coautore e conduttore di Report, la trasmissione di Rai Tre che indaga sul malaffare italiano e internazionale. Nel libro La scelta Ranucci racconta il suo percorso da giornalista investigativo svelando i retroscena di alcune delle inchieste che ha portato avanti. Si parlerà anche di reportage e conflitti con Luciana Coluccello, giornalista e reporter televisiva che ha raccontato sul campo il conflitto israelo-palestinese e prodotto reportage dall’Afghanistan nel 2021 e da un bunker di Kharkiv sotto assedio nel marzo 2022.

A Liquida porterà il suo libro Sottoterra. Cronache dai mille bunker della guerra ucraina, in cui racconta le terribili condizioni di vita delle persone barricate nel sottosuolo per proteggersi dal conflitto, tenute in vita dalla speranza. Direttamente dall’Isola sarà presente anche il cronista cagliaritano Luca Foschi, che da oltre dieci anni racconta per il quotidiano Avvenire i principali fronti di guerra. A Codrongianos parlerà del suo romanzo Al Ghalas in cui il protagonista, partito da Cagliari, racconta le esperienze da giornalista freelance in Palestina, Libano e Afghanistan, passando per Londra e arrivando fino a Kobanê. 

letteratura giornalistica

Tematica affrontata durante gli incontri sulla letteratura giornalistica sarà anche la storia criminale d’Italia. Il giornalista Roberto Casalini col saggio Sangue italiano ripercorrerà le numerose vicende criminali della storia d’Italia dalla nascita della Repubblica ai giorni nostri, ma si parlerà anche dell’Italia dell’illegalità permanente attraverso il saggio Mani pulite. La vera storia, di Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio, rispettivamente giornalista, direttore e vicedirettore de Il Fatto Quotidiano. Sarà Gomez a raccontare questo spaccato del malaffare della politica a vent’anni dall’inchiesta che ha segnato la fine della Prima Repubblica.

CARCERE E DIRITTI UMANI CON ZAKI E PIZZETTI

Presente al festival della letteratura giornalistica anche Patrick Zaki, attivista per i diritti umani, col libro Sogni e illusioni di libertà. La mia storia dove racconta i lunghi mesi di detenzione in Egitto, le torture, l’isolamento a cui è stato costretto per aver espresso le sue opinioni. E si parlerà di detenzione anche con la magistrata Silvia Cecchi, sostituta procuratrice della Procura di Pesaro, che nell’opera Carcere ripercorre la storia dell’istituzione carceraria e si concentra su ciò che il carcere dovrebbe essere: un luogo di rieducazione, affinché per le persone detenute la vita carceraria sia effettivamente responsabilizzante, nel rispetto della loro dignità e della salute.

Il festival della letteratura giornalistica non può non guardare anche ai grandi cambiamenti sociali, come le “grandi dimissioni”

Le carceri saranno al centro anche con Barbara Pizzetti, esperta di progetti e attività di ricerca presso il CIRMiB – Centro di Iniziative e Ricerche sulle Migrazioni Brescia, che nel suo libro “Carcere e rieducazione. Il contributo della pratica teatrale”, racconta come si colloca il teatro a fronte dei mutamenti avvenuti nel sistema penitenziario, dell’evoluzione della pena come istituzione sociale storicamente determinata e del concetto di trattamento e di rieducazione.

LA LETTERATURA GIORNALISTICA TESTIMONIA IL MONDO CHE CAMBIA

Un festival della letteratura giornalistica non può non guardare al racconto dei grandi cambiamenti sociali, come il recente fenomeno delle “grandi dimissioni”. Il lavoro sarà infatti al centro degli appuntamenti di Liquida con la sociologa Francesca Coin, professoressa associata dell’Università di Lancaster e docente della Supsi, in Svizzera, e con Irene Soave, giornalista del Corriere della Sera per cui si occupa di esteri, attualità e cultura. Coin presenterà Le grandi dimissioni, saggio in cui analizza le ragioni di una tendenza inattesa: tantissime persone nel mondo, esauste, esasperate e impoverite, si sono licenziate dal proprio impiego.

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Scatto dalle precedenti edizioni del festival di letteratura giornalistica Liquida

Soave invece porterà alla rassegna sulla letteratura giornalistica Lo Statuto delle lavoratrici, in cui vengono rivisitati alcuni articoli dello Statuto dei lavoratori, in vigore in Italia dal 1970, concentrandosi sulla collettiva disaffezione al lavoro individuandone le radici, i sintomi e le conseguenze e riflettendo, nel contempo, su una consapevolezza: un mondo del lavoro che includa le donne è più abitabile anche per gli uomini. Non mancheranno poi appuntamenti sui temi dell’Intelligenza Artificiale e della politica, con anche in questo caso punti di vista che a partire dal particolare, ampliano lo sguardo sul mondo e sui suoi mutamenti.

Anche quest’anno quindi, il festival di letteratura giornalistica Liquida promette di essere un evento imperdibile, dove il potere delle parole e delle storie si intreccia con il ritmo incalzante dell’attualità, offrendo un’esperienza unica di confronto e arricchimento culturale, comunitario.

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