Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie
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Milano, Lombardia - Da ormai diversi anni ènostra figura sempre fra le protagoniste delle iniziative più virtuose e innovative nel campo dell’energia non solo pulita e rinnovabile, ma anche condivisa, strumento di attuazione di nuovi modelli di gestione che siano solidali, costruiti dal basso e immuni dall’influenza dei potenti interessi del mercato energetico globale, ancora fortemente orientato sulle fonti fossili o su quelle rinnovabili legate però a logiche di sfruttamento.
L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO COLLETTIVO
Recentemente infatti abbiamo parlato con Gianluca Ruggeri di tutti gli aspetti tecnici, legali ed economici legati alla costituzione di una comunità energetica. Oggi torniamo sul tema con una notizia recente che arriva dalla Lombardia: lo scorso giovedì 4 luglio 2024 infatti, è terminata la realizzazione dell’impianto fotovoltaico collettivo sul lastrico solare del capannone della cooperativa sociale Di Mano in Mano a Cambiago, in provincia di Milano.
A sole due settimane dalla firma dell’atto notarile per l’acquisto del diritto di superficie, avvenuta il 18 giugno, il partner tecnico Renerit ha concluso in tempi rapidissimi l’installazione dei moduli, completando il fotovoltaico collettivo che va ad arricchire il parco impianti della cooperativa. Con i suoi 153 kWp di potenza e una produzione attesa di 157 MWh annui, soddisferà il fabbisogno di circa 75 famiglie di socie e soci sovventori che hanno partecipato al Fondo Produzione di ènostra per la realizzazione di nuova potenza rinnovabile e collettiva.
Noi di Italia che Cambia siamo particolarmente legati non solo a ènostra – realtà che è nostra partner e amica ormai da molti anni –, ma anche nello specifico a questo tipo di iniziative, avendo anche partecipato in prima persona, documentando dettagliatamente l’evento, all’inaugurazione di un altro impianto collettivo – eolico stavolta, il più grande d’Italia con i suoi 2GWh l’anno di energia elettrica prodotta, sufficienti al fabbisogno di circa 900 famiglie – avvenuta nell’autunno del 2021 a Gubbio, in Umbria.
LE DICHIARAZIONI DI CHI CI HA LAVORATO
Ma torniamo a Cambiago: «Siamo molto contenti di questo traguardo, frutto di un grande lavoro di squadra, in particolare del collega Giacomo Prennushi che come PM ha lavorato con estrema cura a questa opportunità», ha dichiarato Christian Bartolomeo, responsabile area produzione di ènostra. «L’impianto è stato pensato in bassa tensione per contenere i costi ed evitare le criticità di rete a cui vanno incontro le cessioni totali. Il progetto ha per noi un valore strategico, perché oltre a dare energia a socie e soci che hanno sottoscritto la tariffa a prezzo fisso, ci permetterà di mettere l’impianto collettivo a servizio di una CER, esplorando nuove sinergie e servizi e consolidando il rapporto con il territorio».
«La sostenibilità ambientale è il valore sul quale si basa l’intera attività di riuso, riciclo e valorizzazione dell’usato di Di Mano In Mano, quindi siamo felicissimi di fare in modo che anche i nostri consumi elettrici possano rispecchiare questo principio», ha commentato Paolo Rivolta, presidente di Di Mano in Mano. «La direzione è tracciata e ci rende ancora più orgogliosi che ciò è il frutto di una virtuosa sinergia tra due cooperative che condividono gli stessi obiettivi e che, agendo insieme, possono imprimere maggiore forza ai loro progetti innovativi».
Quello di Cambiago sarà tra i primi impianti collettivi della cooperativa ad alimentare una CER, una comunità energetica rinnovabile. Parallelamente infatti, ènostra sta seguendo l’iter che consentirà di mettere a disposizione di una CER l’energia dell’impianto eolico del Castiglione di Gubbio: un ulteriore passo verso la condivisione dei benefici economici, sociali e ambientali degli impianti con gli abitanti dei territori che li ospitano.
I PARTNER DEL PROGETTO
Di Mano in Mano, partner del progetto, è una Società Cooperativa di Lavoro che ha fatto del riuso dei materiali la sua fonte di ispirazione. Basata sul recupero, la valutazione, il noleggio e la vendita di pezzi di antiquariato, modernariato e second-hand, Di Mano in Mano è una delle realtà italiane più interessanti nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale. La cooperativa nasce nel 1999 e affonda le sue radici nell’esperienza delle comunità di vita di Villapizzone e Castellazzo, entrambe parti dell’Associazione Mondo di Comunità e Famiglia.
Oggi conta circa 100 dipendenti, di cui 74 socie e soci, decine di inserimenti lavorativi all’anno, diverse persone svantaggiate inserite in organico e un totale di quasi 800 borse lavoro accolte in circa 25 anni di attività. Collabora attivamente e costantemente con i Servizi Sociali di Milano, il Ministero di Grazia e Giustizia, le ASL, la Caritas Ambrosiana, e con varie associazioni e comuni del territorio milanese e provincia.
Renerit è stato il partner tecnico del progetto di installazione dell’impianto. Una realtà impegnata nella diffusione delle tecnologie rinnovabili per la transizione energetica e per la tutela ambientale. Renerit si occupa di valutazioni economiche, realizzazione impianti, manutenzione impianti, monitoraggio delle prestazioni e molto altro.
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