31 Lug 2024

Il giardino Epicureo, dove la vita ha senso – Calabria sarai Tu #2

Scritto da: Daniel Tarozzi
Intervista di: DANIEL TAROZZI E SELENA MELI
Video realizzato da: DANIEL TAROZZI

Un luogo in cui natura e mondo antropico, selvatico e domestico si fondono. È il giardino Epicureo, il nuovo progetto di Massimiliano Capalbo. Non solo un centro per scoprire il territorio in maniera lenta e dolce, ma anche una testimonianza del fatto che anche in Calabria è possibile creare idee imprenditoriali che funzionano, senza necessariamente dover copiare pedissequamente il modello settentrionale.

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Catanzaro - Il giardino Epicureo, dove la vita ha senso. Questo articolo potrebbe finire qui, con il suo titolo. Massimiliano Capalbo infatti ha sintetizzato con queste cinque parole contenute nella presentazione del suo sito non solo il senso del suo progetto, ma forse il senso profondo della sua ricerca che da anni lo guida tra conquiste, difficoltà, soddisfazioni e delusioni. La ricerca di un senso, la ricerca della Vita. La ricerca di una vita che abbia senso. La ricerca di un luogo in cui la vita abbia senso, un luogo da cui prender vita e prender senso e un luogo in grado di trasmettere vita e trasmettere senso.

Questo luogo oggi esiste ed è – lo avrete intuito – il giardino Epicureo, un concentrato di boschi, sentieri, piante, fiori, aree relax, tavolini, anfiteatri, incontri, eventi, cultura e botteghe. Dove? A Montauro, nei pressi di Catanzaro, in Calabria. Già, la Calabria. Questo articolo e soprattutto il video che qui vi proponiamo, sono la seconda tappa del nostro viaggio nella Calabria che Cambia, che abbiamo voluto chiamare Calabria sarai Tu!

Una Calabria che mostra mille volti inaspettati, anti-stereotipici e decisamente fuori dal comune. E se c’è una persona da sempre anti-stereotipica, tanto da definirsi eretica, quella è proprio Massimiliano Capalbo. Conosco Massimiliano fin dal 2012 e l’ho intervistato più volte. Qui trovate la storia del suo progetto precedente, ma oggi Massimiliano si sta dedicando anima e copro a questo magnifico giardino Epicureo. È giunto quindi il momento di presentarvelo. Ma prima guardate il video!

IL GIARDINO EPICUREO

“Nel giardino Epicureo – si legge sul sito di Massimiliano – si gode nell’apprendere”. Ecco un’altra frase che contiene mille sfumature. Un luogo, il giardino, un riferimento, la filosofia di Epicuro, un’asserzione – qui si gode – e una promessa – qui si apprende. E si gode mentre si apprende.

giardino Epicureo

In effetti, visitando il giardino Epicureo, un po’ selvatico e un po’ coltivato, curato da Massimiliano si ha proprio l’impressione che il piacere, quello verso, sia in ogni dettaglio e che questo sia intrinsecamente legato anche a interrogarsi e interrogare. Qui si va oltre i dualismi, non solo – come ben spiegato nel video – si supera quello tra selvatico e coltivato, ma anche quello tra natura e cultura, tra piacere e studio, tra mente, corpo e spirito. 

D’altronde, Massimiliano mi fa notare come il problema – sia a livello geografico che spirituale – non siano tanto i deserti, ma la desertificazione. Nei deserti c’è vita. Nei processi di desertificazione, il vuoto avanza. Ed ecco, che creare oasi come questa diventano un antidoto al “nulla che dilaga”. 

Nel grande deserto che è diventato il mondo degli uomini, non ci resta che il giardino! È il luogo più prezioso e più fragile della Terra, l’ultimo rifugio

Tutto ebbe inizio, se esistono inizi e fine, con un master che Massimiliano frequenta con Stefano Mancuso. Torna in Calabria, vince un bando, due bandi, prende in gestione questo “giardino abbandonato” e cerca di valorizzare ciò che contiene e contemporaneamente di inserire biodiversità. Arrivano il Covid e i vari lockdown proprio quando Massimiliano avrebbe dovuto aprire. Ma non si arrende, anzi, ne approfitta. In quel periodo, il nostro “giardinosofo” pianta oltre 400 alberi e si rifugia in un luogo aperto, anziché rinchiudersi in un appartamento. Nel frattempo Massimiliano scrive, scrive libri e scrive sul suo blog, ma questa è un’altra storia e magari ci torneremo un’altra volta.

Nel 2022 finalmente il giardino Epicureo viene inaugurato e da allora incontri, eventi, esplorazioni si dischiudono da aprile a ottobre. Con lenta e sana costanza. Non elencherò qui tutto ciò che avviene. É ben spiegato nel video e ben riassunto nel sito ufficiale. Ma invito caldamente chi sta leggendo questo articolo a visitare il giardino. Non resterà deluso. Con calma, quando si ha davvero Tempo. Se c’è una cosa che spaventa Massimiliano infatti non è il rischio che venga poca gente, ma che ne venga troppa. «Un luogo è fatto anche da chi lo frequenta», mi spiega. E se arriva il turismo di massa?

giardino Epicureo
NON È STATO TUTTO ROSE E FIORI

Non potevamo che dirlo così, visto che parliamo di giardini: non è stato tutto rose e fiori. Non solo Covid, spese, tanto lavoro, ma anche burocrazia, burocrazia, burocrazia. E poi l’integrazione con “i locali”, tra abitudini e complessità. Due incendi e alcuni alberi tagliati, sono stato il “benvenuto” – non necessariamente ostile – che ha dovuto affrontare nei primi tempi. Pian piano però anche queste difficoltà si sono stemperate e oggi pare che si sia trovato un equilibrio.

ENTUSIASMO E STUPORE

Citando Mattew Fox e il suo In principio era la gioia, Massimiliano afferma: «Oggi abbiamo perso la capacità di provare stupore, entusiasmo. Questa capacità di stupirci. Ce l’hanno i bambini fino a dieci anni, poi iniziano a stare al cellulare e non si stupiscono più di nulla. Stupore ed entusiasmo sono fondamentali per cambiare il mondo! Se non riusciamo a provarli… Possiamo candidarci in un partito».

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