Con Garden Sharing puoi offrire ospitalità ai camminatori lungo i sentieri più suggestivi d’Italia
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Da qualche anno, probabilmente complice anche la pandemia, sempre più persone ricercano forme di turismo in natura e all’aria aperta. La riscoperta dei cammini sparsi in tutta Italia ha sicuramente a che fare con queste nuove necessità, lo dimostrano i numeri, sempre in crescita, dei viaggiatori che si muovono lungo i tanti percorsi che si estendono tra pianure, colline e montagne. In passato, una diversa mobilità ha contribuito all’oblio di questi tragitti: se un tempo erano solo gli appassionati ad attraversarli, oggi camminare è diventata un’esigenza di molti e ai percorsi esistenti se ne sono aggiunti altri nuovi.
Un modo di viaggiare che diventa scelta consapevole e soluzione sostenibile per vivere pienamente un territorio, entrando in contatto con la natura, con le persone, la cultura e le tradizioni, le meraviglie paesaggistiche e architettoniche, prediligendo la relazione umana. Un turismo più sostenibile che, con un investimento piccolo iniziale, può registrare un elevato ritorno sociale ed economico per chi vive quotidianamente i territori e chi li visita per qualche giorno.
GARDEN SHARING FAVORISCE UNA DIVERSA RELAZIONE TRA RESIDENTI E TURISTI
Il coinvolgimento degli attori locali nello sviluppo e nel mantenimento dei cammini può essere un espediente per favorire una diversa relazione tra residenti e turisti. Il garden sharing è l’esempio perfetto. La piattaforma italiana che mette in contatto chi ha disponibilità di giardini, spazi verdi e terreni inutilizzati o sottoutilizzati e chi cerca uno spazio dove sistemare, a prezzi modici, la propria tenda, il camper, la roulotte, può applicarsi anche nel caso di ospitalità ai camminatori lungo i sentieri più suggestivi di Italia. Che sia la Via Francigena o il Cammino dei Briganti, La Via degli Dei o Il Cammino di San Benedetto.
Il garden sharing può favorire un turismo più rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali, offrendo ai camminatori un’alternativa autentica e a contatto con la natura. La piattaforma, che conta oggi oltre 1000 strutture, collabora con molte realtà del settore e può essere un supporto notevole per i tanti camminatori. In Italia la stagione dei cammini va soprattutto da aprile a ottobre, con una flessione tra giugno e luglio.
Secondo il dossier realizzato da Terre di Mezzo, il 27% di coloro che hanno risposto al questionario nel 2023 ha percorso 2 cammini, il 24% addirittura 3 o più. Un dato davvero interessante che rivela una passione e una tendenza ormai affermate. Il 41% dichiara di spendere le proprie vacanze principalmente in cammino. Poi ci sono i “grandi camminatori”: il 12% dichiara di avere camminato nel corso dell’ultimo anno tra i 50 e i 100 giorni, e il 9% addirittura di aver trascorso più di 100 giorni in cammino. Il 31% cammina in solitaria, il 69% in compagnia o in gruppo. Il 72% ha scelto un cammino in Italia.
L’IMPATTO POSITIVO DEL GARDEN SHARING LUNGO I CAMMINI D’ITALIA
L’impatto di questa forma di turismo è davvero consistente e la diffusione del garden sharing lungo i percorsi non può che favorire ulteriormente gli effetti in positivo per l’ambiente. Il garden sharing, infatti, permette anche di ridurre la necessità di costruire nuove strutture ricettive, contribuendo a limitare la pressione sul territorio e a preservare il patrimonio materiale e immateriale lungo la strada dei cammini.
«Stiamo portando avanti un lavoro di mappatura per quantificare meglio quanti dei nostri host iscritti sulla piattaforma sono presenti lungo i cammini italiani più importanti, ad esempio la Via Francigena e la Via degli Dei. Di certo non mancano, ma l’obiettivo è portare a bordo altri host che possano offrire ospitalità ai camminatori» commenta Lara Curcuruto, operation manager di Garden Sharing. E per centrare l’obiettivo il team ha già mosso i primi passi.
«Molti camminatori viaggiano con la tenda, stiamo per questo contattando, tramite i social, le pagine dei vari cammini più famosi cercando di intercettare chi ha bisogno di piazzare una tenda e il luogo più adatto per farlo che coincide con la presenza di un nostro host, in modo da inviare subito un sostegno logistico al camminatore. Siamo anche alla ricerca di nuovi host e per rintracciarli stiamo creando annunci sulle pagine social dei vari borghi presenti lungo i cammini» continua Lara.
Offrire spazi tende o aree verdi lungo i numerosi cammini può contribuire a diffondere un’idea di turismo sostenibile. Ognuno di noi può trasformare il proprio spazio verde in una tappa accogliente, offrendo ai viaggiatori un rifugio tranquillo e un’esperienza autentica a contatto con la natura. Perché con garden sharing si può condividere la bellezza dei propri territori e contribuire a un turismo lento e più rispettoso.
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