26 Lug 2024

Dalla parte della legalità: la missione di Cives inter pares e il suo impegno per i cittadini alla pari

L'associazione APS Cives inter pares - “cittadini alla pari" - desidera essere un polo aggregatore cittadino, sia dal punto di vista sociale che culturale: un richiamo per lo sviluppo della persona e la crescita consapevole della polis. La loro mission è quella di creare una società più equa e solidale, in cui ogni individuo possa partecipare attivamente alla vita comunitaria e godere di pari opportunità.

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Campania - Nella vita mi sono sempre ripetuta che nulla accade per caso e che ci sono degli incontri e delle conoscenze che il destino pone sulla nostra strada a prescindere da quelle che possono essere le nostre intenzioni. Talvolta rimango turbata da come un territorio così bello come la Campania debba essere costantemente martoriato e talvolta abbandonato a sé. Mi fa rabbia pensare e constatare ogni giorno che, se non ci fossero associazioni, fatte da uomini e donne amanti della propria terra, questa terra sarebbe al pari di Sodoma e Gomorra. Cives inter pares è una giovanissima associazione di Torre Annunziata (Na), fondata nel 2020, in piena pandemia da Covid e in un momento storico di incertezza.

cives inter pares

Il nome scelto dal latino ha una traduzione molto forte: “cittadini alla pari”, cittadini tra gli uguali. Al centro dell’impegno c’è il cittadino, come singolo e come parte integrante della polis. I focus di Cives inter pares sono tre, come la trinità: ambiente e tutela del territorio, legalità e difesa dei principi costituzionali, cultura, arte e scienze.

«Attraverso questi tre focus riusciamo a portare in città, alle persone, dei punti di riferimento per ognuna di queste tematiche e ogni punto è sviluppato in modo da favorire nella cittadinanza una riflessione attiva. Torre Annunziata è un territorio che è stato commissariato per due anni per infiltrazioni mafiose ed è stato durante quei due anni che in noi si è palesato il bisogno di parlare e confrontarsi sulla legalità e sulla giustizia.», spiega alla nostra testata Salvatore Aulicino Mazzei, presidente dell’associazione Cives inter pares.

LA PARTECIPAZIONE AL MOVIMENTO AGENDE ROSSE

Il Movimento Agende Rosse è un’associazione italiana fondata da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino assassinato dalla mafia nel 1992. Il nome del movimento deriva dalla famosa agenda rossa che Paolo Borsellino utilizzava per annotare appunti importanti e che è misteriosamente scomparsa dopo la sua morte.

«Io oltre a essere presidente di Cives inter pares, sono anche coordinatore per Torre Annunziata del Movimento Agende rosse. Subito dopo aver fondato la nostra associazione è iniziato il nostro percorso per la legalità e la giustizia. Abbiamo intervistato Nicola Gratteri, allora procuratore a Catanzaro, e ora procuratore a Napoli; il nostro paese ma l’Italia intera ha bisogno di conoscere questi personaggi e ha bisogno di avere fiducia e speranza nello stato. I cittadini hanno bisogno che persone che siano titolate a farlo parlino di giustizia e ci spronino a prendere coscienza della forza del popolo.», aggiunge Salvatore.

cives inter pares

L’obiettivo del Movimento Agende Rosse è quello di far luce sulle zone ombra delle stragi mafiose degli anni ’90, in particolare quella di via D’Amelio, in cui perse la vita Paolo Borsellino insieme alla sua scorta. La memoria delle vittime di mafia serve a incoraggiare i cittadini a continuare la lotta per una società libera dalla criminalità organizzata: i giovani devono essere educati sull’importanza della legalità, del rispetto delle leggi e del coraggio civile in contrasto all’omertà che molto spesso ci tedia.

«La nostra quota di iscrizione è di appena 25 euro, una cifra annuale a dir poco irrisoria, ma non sono i 25 euro a tener lontani i cittadini. Le persone sono scoraggiate e non vogliono essere coinvolte in attività sociali in particolar modo perché si pensa che sociale sia sinonimo di far politica. I cittadini sono mortificati e disincentivati ad avere fiducia nel prossimo».

SINERGIE ASSOCIATIVE: LAVORARE INSIEME PER OBIETTIVI COMUNI

Salvatore, presidente di Cives inter pares spiega: «siamo all’incirca 25 soci, ognuno dei quali ha una famiglia e degli impegni a cui far capo, eppure mai siamo stati sordi ai problemi della cittadinanza. Siamo figli e i genitori che continuano a fare battaglie, non solo per sé, ma anche e soprattutto per lasciare ai posteri un paese più pulito, all’altezza di tutti. Cerchiamo, anche confrontandoci con le istituzioni e collaborando con altre associazioni del territorio, a diffondere I nostri obiettivi per ogni fascia di età. I nostri appuntamenti – che vorremmo far divenire fissi – sono il Christmas beach, Natale al mare e il contest LEGO – in associazione con Brikanti – presso il Renanera, il cui proprietario è un amico della nostra associazione.

È una battaglia di civiltà, bisogna muovere le acque affinché queste ultime siano pulite!

Noi continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto con costanza anche quando è difficile, anche quando le energie mancano, anche quando le persone non si vogliono impegnare. Vogliamo diventare un punto di riferimento per il territorio dell’area Vesuviana, ma non per essere gli unici: l’obiettivo della nostra Cives Inter pares è quello di essere di sprono e di imitazione per tutti».

cives inter pares

Cives inter pares crede che sia il cittadino che serve alla politica e non il contrario: la politica senza il cittadino non fa nulla, non arriva da nessuna parte. La loro associazione è super partes, non ha colori o affiliazioni politiche: si serve della collaborazione solo ed unicamente per continuare a mettere al centro di tutto il cittadino e i suoi bisogni non solo come animale sociale, ma come tassello di un disegno più grande dove ognuno deve fare la sua parte.

OPERAZIONE O’ MARE È ‘O NUOST

Per chi non lo sapesse Torre Annunziata è bagnata dal mare e sul proprio suolo è presente un’area archeologica, che dal 1997 insieme a quella di Pompei ed Ercolano, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Torre Annunziata però è più conosciuta per l’affiliazione con la Camorra e con l’inquinamento delle acque, essendo anche foce del fiume Sarno, il fiume più inquinato d’Europa.

L’associazione Cives Inter pares si è impegnata (e continua il suo impegno a favore del disinquinamento del mare) con il progetto O’ mare è ‘o nuost’ – il mare è nostro – per contrastare l’inquinamento e circostanziare le denunce che negli anni si sono susseguite e sono rimaste inascoltate. Hanno presentato un esposto denuncia alla procura della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata; il pubblico ministero ha archiviato la richiesta perché “Il fatto non costituisce reato”.

cives inter pares

«L’operazione non si è fermata. Come tutte le battaglie richiede tempo e sacrificio. Torre Annunziata merita un mare pulito e gente onesta che si impegna per la sua salvaguardia. È una battaglia di civiltà, bisogna muovere le acque affinché queste ultime siano pulite!» L’associazione si impegna attraverso le condivisioni social, raccolte firme e collaborazioni ambientaliste e che si occupano della salvaguardia del mare, a divulgare informazioni e consigli ai cittadini affinché chiunque possa individuare e denunciare.

«Recentemente abbiamo collaborato con l’associazione Tartapedia per far conoscere ai nostri cittadini, piccoli e grandi, come l’impatto dell’uomo possa essere importante per la protezione e la difesa delle tartarughe. La collaborazione è servita a farsi innanzitutto conoscere questo mondo talvolta ignorato e a far capire come un nostro errore possa divenire fatale per un altro essere vivente. La collaborazione tra associazioni è il fulcro della nostra Cives inter pares: l’obiettivo è creare una rete di associazioni virtuose.» conclude il presidente dell’associazione oplontina. “Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto.”, come afferma e sottoscrive John Donne, poeta e saggista inglese del 1500.

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