Salvia Materviva e l’etichettatura trasparente: “È la carta d’identità dei nostri prodotti”
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Macerata, Marche - Quanti di noi sanno realmente leggere le etichette e comprendere le informazioni della lista degli ingredienti dei prodotti che stanno per acquistare? La cognizione di ciò che portiamo a casa e perché è una consapevolezza fondamentale per l’educazione alimentare. E proprio riflettendo su questi aspetti mi è tornata alla mente “Quando compri, voti”, una frase letta su un libro di quasi quindici anni fa, L’altra spesa – Consumare come il mercato non vorrebbe.
In effetti è proprio così, i nostri acquisti quotidiani sono un atto molto più politico di quanto non crediamo e in qualità di consumatori abbiamo un potere enorme, perché con la spesa diciamo sì a un determinato stile di produzione o di distribuzione, allo sfruttamento della terra oppure favoriamo i piccoli produttori e il loro lavoro sul territorio.
Ecco perché ascoltare storie di realtà che tengono alla trasparenza degli ingredienti dei propri prodotti e che pongono le basi per costruire consapevolezza collettiva è un piacere. Abbiamo parlato proprio di questo a Fa’ la cosa giusta con Sebastiano Di Diego, il presidente di Materviva, una società benefit nata circa tre anni fa dall’integrazione con Salvia – un’azienda storica del biologico, fondata trent’anni fa proprio per andare “oltre” il bio – che produce cereali, pasta, legumi, frutta secca, composte, creme spalmabili, bevande vegetali e molto altro.
Sebastiano, raccontaci: come sono le etichette dei prodotti a marchio Salvia Materviva?
Noi le definiamo trasparenti perché non forniscono solo informazioni chiare sulla composizione, ma danno ulteriori dettagli rispetto a quanto è obbligatorio dichiarare per legge. Le nostre etichette sono la “carta di identità” dei prodotti a marchio Salvia. Ad esempio, inseriamo l’anno di raccolta del seme, i diversi sistemi di irrigazione che vengono utilizzati, il tipo di sostanze impiegate per la coltivazione del terreno in cui questi semi crescono. In ambito di lavorazione, invece, segnaliamo il tipo trasformazione subita dall’ingrediente e che tipo di acqua è stata impiegata. Tutte queste sono indicazioni attualmente non si trovano in altre etichette in Italia.
In più i nostri prodotti sono semplici: oltre l’80% ha al massimo tre ingredienti in etichetta perché sono naturali, senza additivi. Stiamo sviluppando proprio adesso un nuovo sistema di narrazione: attraverso la scansione del QR code, il cliente potrà reperire informazioni non solo sul processo produttivo, ma anche il parere del nutrizionista per quanto riguarda il miglior uso del prodotto, le sue caratteristiche nutrizionali e i suggerimenti sulla preparazione.
Come una sorta di lente di ingrandimento che analizza da vicino il prima, “prevedendo” anche il dopo.
Sì, dietro c’è un lavoro immenso, considerando che per ogni prodotto – a catalogo ne abbiamo circa 350 – realizziamo questa sorta di “contenitore di contenuti”, utile per costruire consapevolezza in chi acquista. L’obiettivo di Salvia Materviva è quello proprio di orientare realmente il consumatore.
Parlaci della filiera di Salvia Materviva.
La filiera parte da lontano, dalla selezione del seme; poi fornisce la materia prima ai diversi trasformatori che lavorano esclusivamente con le ricette di Salvia. Oltre ai prodotti alimentari, produciamo anche cosmesi e prodotti per la pulizia della casa che hanno come caratteristica in comune la tracciabilità integrale di tutte le materie prime, per lo più di provenienza italiana. Per noi è un processo di selezione molto rigoroso, che dura tantissimi mesi e comporta per il produttore la necessità di assoggettarsi a degli standard più rigidi rispetto a quelli richiesti da altri distributori che magari hanno la stessa gamma di prodotti di Salvia.
Chi decide di lavorare con noi infatti accetta di sottoporsi a controlli che superano di gran lunga gli standard qualitativi di mercato, non solo a quelli dei nostri ispettori, ma soprattutto a quelli che noi effettuiamo sul prodotto, che deve essere innanzitutto biologico. Appena il prodotto entra nel nostro magazzino, viene analizzato e se non risponde ai nostri criteri di qualità viene rimandato al mittente.
Gli agricoltori che lavorano con noi vogliono essere partner, quindi si impegnano per far sì che effettivamente il prodotto che esce dai nostri magazzini sia unico. Quella che Salvia Materviva si impegna a garantire è una tracciabilità verificabile al 100% e pensiamo che questo aspetto ci permetterà di crescere ancora. Andremo avanti in questa direzione.
Oggi questi temi sono quasi mainstream, il rischio greenwashing è alto. La vostra impostazione aziendale vi sta agevolando o vi danneggia come sta accadendo ad altri vostri “colleghi”?
Per capire l’importanza che l’aspetto ambientale ha per noi basta leggere il nostro report sociale per verificare il numero di analisi che effettuiamo ogni anno a garanzia della tracciabilità della materia prima. Il nostro intento ora è quello di potenziare molto la comunicazione per sensibilizzare da una parte il cliente e dall’altra capirne le esigenze. Per farlo, abbiamo invitato in azienda tanti consumatori e li abbiamo intervistati: le risposte ci hanno davvero sorpreso. Alcuni ci hanno rivelato che non riescono più a fare a meno dei nostri prodotti.
Qual è la tua cosa giusta?
Per me fare la cosa giusta è avere curiosità e apertura, non avere troppi schemi e poi documentarsi, conoscere e avere fiducia negli altri.
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