24 Giu 2024

Percorsi Spericolati, il progetto che aiuta i giovani a fare impresa nelle aree interne

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

A maggio, presso l’Abbazia di Rosazzo a Manzano, si è conclusa la terza edizione di Percorsi Spericolati, un progetto voluto da Fondazione Pietro Pittini per rilanciare le aree interne e montane a livello imprenditoriale, grazie al contributo di ragazze e ragazzi con la passione per la montagna e la rigenerazione territoriale.

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Udine, Friuli Venezia Giulia - La terza edizione del progetto Percorsi Spericolati – promosso dalla Fondazione Pietro Pittini insieme ai partner Meraki-desideri culturali, Magma impresa sociale, Avanzi Sostenibilità per azioni e Rifai, e con il sostegno della Fondazione Friuli – è giunta alla fase conclusiva. Dal 9 all’11 maggio 50 giovani selezionati da tutta Italia – per il primo anno si sono riuniti anche i partecipanti delle passate edizioni – si sono ritrovati per tre giorni di incontri, presentazioni e Keynote Speech.

Uno scambio generativo tra realtà innovative già presenti nelle aree interne del Friuli-Venezia Giulia e un gruppo di giovani formati e pronti a sperimentarsi come “agenti di valorizzazione territoriale”. A fare da cornice la splendida Abbazia di Rosazzo a Manzano, un luogo ideale per fare e generare cultura.

Durante le giornate si sono alternati momenti a porte chiuse dedicati alle finalizzazione delle presentazioni e ai lavori di gruppo assieme ai tutor di Percorsi Spericolati e momenti aperti al pubblico in forma gratuita, come l’evento di chiusura della terza edizione e l’appuntamento dedicato ai Keynote Speech con Tania Gianesin, Co-fondatrice di Moleskin Foundation, Chiara Guidarelli, Co-fondatrice Natworking APS, Katia Ballacchino, Università degli Studi di Salerno e Giovanni Teneggi, Confcooperative. 

percorsi spericolati
Un momento di confronto tra i giovani partecipanti del Progetto Percorsi Spericolati. Credits foto Giulio Nascimben

La giuria che ha valutato i progetti è stata composta da Giovanni Teneggi, Tania Gianesin, Vanni Treu e Michela Cattaruzza. “Spericolate e spericolati” presenti si sono confrontati anche sullo sviluppo di una rete nazionale che possa riunirli tramite la creazione di vari tavoli di lavoro.

«Siamo entusiasti del successo di Percorsi Spericolati che quest’anno ha ricevuto 140 candidature a testimonianza di un grandissimo interesse e riscontro da parte dei giovani. I temi dello sviluppo territoriale e della promozione di aree al margine rappresentano infatti una possibile strada da percorrere anche in ottica occupazionale. Il progetto ha previsto un percorso di formazione multidisciplinare su alcune competenze chiave per imparare a promuovere e valorizzare le singole realtà e i territori del Friuli-Venezia Giulia», ha commentato Marina Pittini, Presidente di Fondazione Pietro Pittini.

Si sta creando una comunità di pratiche che va oltre queste giornate, ci si sente anche durante il resto dell’anno per discutere insieme sui temi che riguardano le aree interne

Come vi abbiamo già raccontato, i finalisti hanno avuto modo di affiancare e supportare in ottica di rafforzamento comunicativo e digitale, realtà imprenditoriali ed enti locali e cooperative sociali del territorio. Un’opportunità sia per i giovani che per gli imprenditori. Ai primi è stata data la possibilità di toccare con mano cosa vuol dire fare impresa nei territori delle aree interne e quali sfide affrontare. Ai secondi, invece, la possibilità di approcciarsi a una forma narrativa più al passo con i tempi, capace di raccontare senza pregiudizi e attraverso nuovi percorsi immaginari, cosa vuol dire vivere e lavorare in montagna.  

A sottolineare questa necessità è proprio Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli. «Le opportunità offerte dalle tecnologie digitali e l’attenzione sempre più forte verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica possono emancipare la montagna da quella odiosa definizione di zona marginale. Il nostro ente ha sempre prestato molta attenzione ai progetti innovativi diffusi sul territorio e quindi il sostegno anche al progetto Percorsi Spericolati della Fondazione Pittini è stato naturale. Sono, quindi, molto contento del riscontro crescente che, edizione dopo edizione, sta riscuotendo».

Credits video Jacopo Bridda, Giulio Nascimben e Teresa Spataro

Un percorso partito in via sperimentale solo due anni fa in cui ci si incontra, ci si contamina e ci si trasforma insieme e nonostante le differenze. Ci si sente più vicini, più compresi perché accomunati dagli stessi valori, da nuove visioni e da un amore viscerale per i propri territori. 

«Un gruppo motivato e capace di aprire nuovi orizzonti, rendersi conto che tra nord e sud non ci sono tante differenze. Ho trovato un contesto in cui mi sentivo compreso anche rispetto alle lacune del territorio a cui sono molto legata. Si sta creando una comunità di pratiche che va oltre queste giornate, ci si sente anche durante il resto dell’anno per discutere insieme sui temi che riguardano le aree interne e quelle montane, creando varie comunità di pratiche per tutta Italia. Rispetto alla città ci può essere una grande margine di innovazione e sperimentazione».

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Dal 9 all’11 maggio 50 giovani si sono ritrovati per tre giorni di incontri, presentazioni e Keynote Speech. Credits foto Giulio Nascimben

«Un percorso che permette di fornire ai partecipanti una serie di competenze e conoscenze utili alla buona riuscita del progetto, ma anche prepararli a un mercato del lavoro e alla professione che cambiano molto in fretta. Essere attivisti vuol dire fare e fare vuol dire sbagliare. Noi siamo quello che facciamo non quello che diciamo. Verremo ricordati per quello che facciamo, giusto o sbagliato che sia. Agire ed essere attivisti è quello di cui le imprese devono prendersi la responsabilità e fare». 

Questi sono solo alcuni dei commenti entusiasti di chi ha partecipato a questa terza edizione e che conferma la voglia di continuare attraverso un’esplorazione continua con l’attivazione di processi di ascolto e di valorizzazione delle realtà imprenditoriali, artigianali e culturali locali per individuare risposte innovative a desideri emergenti. La terza edizione del progetto Percorsi Spericolati si è conclusa con la presentazione del bando “Imprese spericolate”, generalmente riservato alle idee imprenditoriali dei partecipanti al percorso. Da quest’anno accoglierà proposte anche dalle altre regioni. Ve ne parleremo presto!

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