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Palermo - L’8 marzo di 25 anni fa nasceva Banca Etica, un cammino condiviso che ha trasformato il sogno di alcuni in un progetto di molti, con lo sguardo rivolto a tutti. Momenti di celebrazione per i risultati ottenuti e quelli ancora da raggiungere si sono svolti in diverse città italiane, da Reggio Emilia ad Ancona, Genova, Napoli, Roma e Foggia. Il 21 giugno è stata la volta di Palermo, un appuntamento festoso per ringraziare persone socie e clienti, organizzazioni e imprese che hanno scelto la finanza etica e ne promuovono i principi e lo sviluppo sul territorio.
Da 25 anni Banca Etica cresce nei numeri e nei propri obiettivi e lavora – attraverso l’uso responsabile del denaro e dei prodotti finanziari – per la pace, l’ambiente, l’inclusione e la giustizia sociale. Prima banca in Italia a misurare tutti gli impatti sociali e ambientali dei crediti che eroga ogni anno, Banca Etica è l’unica a pubblicare questi dati in un Report di Impatto, ovvero in un documento che rende immediatamente comprensibile quale sia la visione della finanza etica, che rifiuta la speculazione finanziaria ed esclude a priori ogni sostegno alle fonti di energia fossile, alla filiera delle armi, alle attività dannose per le persone, il clima e gli ecosistemi.
La finanza etica supporta invece l’economia reale e gli investimenti responsabili (ESG), finanzia l’economia sociale, l’accoglienza e l’inserimento lavorativo dei soggetti fragili, l’agricoltura biologica, la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e le iniziative di efficientamento energetico. In 25 anni di attività Banca Etica ha dimostrato che il suo modello di business non è solo etico ma è anche economicamente efficiente, tra le tante cose non avrebbe potuto altrimenti finanziare per circa 1,2 miliardi di euro organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione e innovazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell’ambiente, turismo responsabile, agricoltura biologica, diritto alla casa, legalità.
A Palermo la festa si è svolta negli spazi dei Cantieri Culturali della Zisa. Si tratta di ex cantieri ristrutturati e assegnati ad associazioni, cooperative, enti e soggetti vari che si occupano principalmente di attività culturali. Uno spazio restituito alla città, un esempio di rigenerazione urbana a cui partecipano realtà che sono anche clienti e soci di Banca Etica e alcune di loro sono state sostenute finanziariamente dallo stesso istituto bancario.
«Siamo un po’ come compagni di viaggio, abbiamo scelto questo luogo non a caso. Grazie a una fitta rete di persone e associazioni come queste celebriamo traguardi importanti, ma soprattutto un modello di sviluppo equo, che tutela i diritti e il benessere degli individui insieme alla conservazione degli ecosistemi», commenta Claudia Mangano, della filiale di Palermo.
La festa è stata inserita nel calendario del programma di Palermo Pride Village, che per l’intera settimana è stato ospitato sempre ai Cantieri Culturali della Zisa, con cui Banca Etica condivide la visione e la promozione di certi diritti, dall’uguaglianza, al rispetto, all’ inclusività e dignità della persona. Il movimento di Palermo Pride ha in tal senso una rivendicazione politica molto forte, con un approccio molto inclusivo capace di mettere insieme tante realtà cittadine.
«Le lotte si possono fare anche festeggiando e la collaborazione per raggiungere obiettivi importanti è decisiva. Sul nostro palco, infatti, insieme ai componenti del CDA di Banca Etica, ai rappresentanti del Palermo Pride, al direttore della nostra filiale, abbiamo voluto anche alcuni dei nostri soci presenti sul territorio siciliano», continua Claudia.
Da L’Arcolaio di Siracusa che si occupa di economia carceraria, a Ecosmed di Messina con un progetto sulle bioplastiche, a I Girasoli onlus di Mazzarino che si occupano di minori stranieri non accompagnati. Molti dei ragazzi accolti si sono fermati in Sicilia, hanno messo su famiglia e ricevuto un mutuo per l’acquisto della prima casa proprio grazie a Banca Etica.
Ai più piccoli è stato dedicato uno spazio con la lettura degli albi illustrati della casa editrice Glifo Edizioni, cliente di Banca Etica, e un laboratorio creativo per la lavorazione della creta e la creazione di disegni. Tra i tanti ospiti anche i ragazzi di Traiettorie Urbane e quelli di Extinction Rebellion – impegnati in una grande campagna di responsabilizzazione delle banche per ridurre l’impatto ambientale – per concludere con un DJ Set.
Dell’evento è stato misurato anche l’impatto ambientale generato: a tutti i partecipanti, ad esempio, è stato chiesto il luogo di provenienza e quale mezzo hanno utilizzato per recarsi sul luogo. Banca Etica si impegna da anni a mitigare le azioni e ridurre la propria impronta carbonica. «Il nostro lavoro ci permette di entrare in contatto con le realtà virtuose che danno speranza, che desiderano contribuire alla costruzione di un mondo migliore anche attraverso la scelta di un partner finanziario etico», conclude Claudia Mangano. L’esempio di una finanza che non tralascia il fine di creare valore economico, ma allo stesso tempo impatta in modo positivo il presente e il futuro.
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