Oro rosso di Sicilia, la cooperativa che ha reintrodotto lo zafferano ennese
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Enna - Era il 2007 quando 12 giovani imprenditori agricoli, animati dalla voglia di valorizzare e reintrodurre una coltura già presente sul territorio fin dall’antichità, si unirono nella Cooperativa Oro Rosso di Sicilia per reintrodurre la coltivazione delle zafferano ennese. Ad attivare gli agricoltori della provincia di Enna era stato uno studio sulla riproduzione dello zafferano fatto dall’Università di Catania.
Con l’assistenza tecnica della Camera di Commercio di Enna, i 12 “pionieri” dello zafferano ennese si sono lanciati nell’avventura di riprendere una coltivazione per tanto tempo “dimenticata”, supportati dalla storia che indicava come il Crocus sativus avesse rappresentato in passato una vegetazione spontanea del patrimonio ambientale ennese.
«Da quei primi 12, poi sono fuoriusciti ed entrati altri produttori nella compagine, com’è normale che accada», spiega Antonino D’Angelo, presidente della Cooperativa Oro Rosso di Sicilia. «Oggi siamo 14 soci a portare avanti questa coltivazione pregiata che viene utilizzata in larghissima parte proprio per il nostro piacentino». E i campi della cooperativa sono quelli di aziende che si trovano Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Enna, Valguarnera Caropepe.
LO ZAFFERANO ENNESE GARANTISCE LA QUALITÀ DEL PRODOTTO NATURALE
La spezia prodotta dalla Cooperativa Oro Rosso di Sicilia viene infatti impiegata soprattutto nella produzione del tipico formaggio Piacentinu ennese, che ha ottenuto il marchio D.O.P: lo zafferano infatti è stato indicato nel disciplinare di produzione del Piacentinu ennese come uno degli elementi comprovanti il legame che sussiste tra il territorio ennese e il prodotto.
«La nostra Cooperativa – continua D’Angelo – con lo zafferano ennese garantisce l’alta qualità di un prodotto totalmente naturale, in quanto nella produzione non intervengono sostanze chimiche o processi di lavorazione che possono in qualche modo alterarne il gusto e le caratteristiche fondamentali. L’alta qualità può essere inoltre toccata con mano poiché il nostro zafferano non viene polverizzato ma lasciato a stigmi interi e conservato sotto vetro per mantenere più a lungo le sue qualità edonistiche».
Tre stigmi per fiore, tre fili di colore rosso vivo, sono i preziosi elementi da cui si ricava la spezia che con il suo profumo e il colore intenso viene utilizzata in piatti e pietanze raffinate. Non solo: oltre a essere utilizzato in cucina, lo zafferano può essere d’aiuto nella cura di piccoli disturbi come il mal di stomaco e dolori mestruali e ha una buona azione contro i radicali liberi oltre a un buon apporto di vitamina C.
«Lo zafferano Oro rosso di Sicilia – spiega ancora D’Angelo – inoltre possiede un eccellente potere antiossidante, in quanto ricco di crocetina, crocina e picrocrocina, sostanze appartenenti al gruppo dei carotenoidi, i pigmenti gialli, arancioni e rossi presenti nei prodotti vegetali. Le loro proprietà sono particolarmente efficaci contro i radicali liberi. E sappiamo anche che nello zafferano di ottima qualità, come lo zafferano ennese, il contenuto di carotenoidi oscilla intorno all’8% contro lo 0,008% della carota. Ossia mille volte di più».
LO ZAFFERANO ENNESE NEI PERCORSI DI TURISMO ESPERIENZIALE E NEI PRODOTTI DI FILIERA
Come tutti sanno, lo zafferano è una spezia molto cara. E i motivi sono tanti: la raccolta infatti dura circa 30 giorni e va effettuata nelle prime ore del mattino, prima che i fiori si schiudano. Quello che incide sul prezzo è il peso specifico di ogni stigma: per avere un chilo di zafferano infatti occorrono circa 140.000 fiori. Basti pensare che da 70 fiori, ovvero da 210 stigmi, si ottiene mezzo grammo di zafferano ennese Oro rosso di Sicilia. Inoltre tutta la filiera dello zafferano ennese è controllata e va alla raccolta alla sfioritura o mondatura, effettuata manualmente, e si conclude con l’essiccazione rigorosamente a basse temperature.
Non solo: negli ultimi anni il lavoro della cooperativa viaggia anche nell’ambito del turismo esperienziale. «Stiamo collegando la coltivazione dello zafferano ennese a varie esperienze e percorsi turistici, riallacciandoci al mito di Kore e Demetra, che racconta, appunto, del rapimento della giovane dea da parte del dio degli inferi proprio sulle sponde del Lago di Pergusa».
C’è poi la collaborazione con l’associazione Zafferano Italiano per la definizione dei percorsi dello Zafferano Italiano e la creazione di prodotti di filiera, come la tisana e il cioccolato allo zafferano. Inoltre, sul sito Kore Siciliae si trovano possibilità di esperienze, come ad esempio l’immersione nella vita rurale siciliana con una visita all’azienda agricola storica dei Fratelli D’Angelo, dove trascorrere la notte, partecipare alla raccolta dello zafferano, alla mungitura delle pecore, fino alla produzione del formaggio e a una degustazione sensoriale di formaggi artigianali, gelato e tisane a base di zafferano.
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