5 Giu 2024

Il lavoro è una realtà spirituale: trasformiamolo, non aboliamolo

Lavoro, cambiamento, spiritualità. Tre poli interconnessi che però spesso sono al centro di dinamiche controverse. Se da un lato infatti la vita personale non può essere sacrificata interamente a quella professionale, dall'altro bisogna evitare di cadere nell'errore opposto aspirando ad abolire del tutto il lavoro. È questa l'opinione di Gianluigi Gugliermetto, presidente dell'associazione Spiritualità del Creato, che riflette su questi temi appoggiandosi anche alla più recente pubblicazione di Matthew Fox.

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Il lavoro è un tema “caldo” nell’Italia di oggi. Morti sul lavoro, sfruttamento del lavoro, ruolo dei lavoratori immigrati, ma anche rifiuto del lavoro salariato tipico dell’era industriale e invenzione di nuovi modi di lavorare, che Italia Che Cambia ha raccontato e continua a raccontare. Senza un cambiamento del lavoro non ha nemmeno senso parlare di cambiamento della vita. Eppure c’è chi invoca in modo apparentemente ancora più radicale una vera e propria liberazione dal lavoro.

Alcuni dicono che l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro creerà molto più tempo libero per i lavoratori. Elon Musk ha addirittura parlato di una sorta di salario di cittadinanza per le persone in esubero, che saranno quelle non adatte a gestire la complessità della tecnologia del prossimo futuro. Altri semplicemente incitano alla rivolta, a “riprendersi il tempo per vivere” – in contrapposizione, evidentemente, al tempo per lavorare, che è visto come tempo di fatica o di noia, ma certamente non come tempo vitale.

lavoro
Gianluigi Gugliermetto (a destra) e Matthew Fox (al centro)

In questo contesto, la nuova edizione italiana del volume di Matthew Fox Il lavoro è vita, che ho appena curato, vuole marcare una differenza. Non che il lavoro non sia anche, troppo spesso, una necessità brutta, spiacevole e talvolta addirittura disumanizzante. Ma la strada non è liberarsi dal lavoro, bensì trasformare il lavoro. Nessuno dice che il tempo del riposo e dello svago non abbia valore, ma possiamo veramente immaginarci una vita di eterna “vacanza” nel senso letterale del termine? Cioè una vita senza attività creativa, senza impegno e fatica, senza lo scopo di produrre qualcosa o cambiare qualcosa, senza il desiderio di lasciare qualcosa in eredità ai posteri?

Secondo noi di Mistica Evolutiva, che abbiamo scelto questo libro di Fox per inaugurare la nostra avventura editoriale, assolutamente no. La liberazione dal lavoro non è soltanto impossibile, ma non è nemmeno auspicabile, nel momento in cui comprendiamo che lavorare significa essenzialmente creare. La lotta politica e sociale dovrebbe concentrarsi sulla trasformazione del lavoro, cioè sulla sua umanizzazione, non certo sulla sua abolizione.

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Name: Spiritualità, consumismo e mercato: come distinguere tra fuffa e qualità? – A tu per tu + #9
Autore: Daniel Tarozzi
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L’essere umano infatti è essenzialmente homo faber e homo ludens ma contrapporre le due cose, invece di integrarle dialetticamente, è un errore. Solo un tempo come il nostro, dove il pensiero – perlomeno nello spazio pubblico – è ridotto ai minimi termini, può dare spazio a semplificazioni del genere. Al contrario, la crisi del lavoro attuale dovrebbe spingerci a ripensare alla radice il senso dell’attività umana, di tutta l’attività umana, dalla cura per l’ambiente e gli altri viventi, alla produzione di cibo e di oggetti, alla creazione e trasmissione di saperi e così via.

In questo senso, la questione del lavoro è essenzialmente una questione spirituale. Nel suo libro Il lavoro è vita, Fox ci guida alle sorgenti del senso del lavorare in quanto esseri umani e lo fa ritrovando nella mistica occidentale – ma anche indiana, cinese e nativo-americana – un pensiero profondo e coinvolgente sulle ragioni che abbiamo per vivere. E per tornare, in quanto specie umana, ad apportare benefici al mondo, come contesto della vita di ogni essere, invece di distruggerlo in maniera oggettivamente criminale e persino suicida come stiamo facendo.

La strada non è liberarsi dal lavoro, bensì trasformare il lavoro

Nell’edizione italiana del libro abbiamo aggiunto alcune interviste a persone che riteniamo protagoniste/osservatrici del cambiamento che è già in atto, tra cui il co-fondatore di Italia Che Cambia, Daniel Tarozzi, ma anche chi lavora nell’ospedale, nella scuola, nell’azienda e in altri luoghi. Perché la trasformazione del lavoro sta già avvenendo in ogni ambito della vita. Lo scopo della nostra prima pubblicazione come Mistica Evolutiva è quella di fornire uno strumento che ci aiuti tutti insieme a riflettere a fondo su questa trasformazione e a viverla come una grande avventura collettiva.

L’autore presenterà il libro in anteprima a Vicenza il 7 giugno, Villa Caldogno, via Zanella, ore 20:45, e a Verona l’indomani 8 giugno, in Sala Africa, vicolo Pozzo 1, ore 10:30. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni clicca qui.

Per approfondire ascolta le puntate di A tu per tu + Ripensare il lavoro è possibile? E senza di esso, cosa resta di noi? e Spiritualità, consumismo e mercato: come distinguere tra fuffa e qualità? con Gianluigi Gugliermetto.

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