20 Giu 2024

Jail Career Day: torna il matching tra aziende e persone in esecuzione di pena

La terza edizione del Jail Career Day si è svolta di recente a Palermo. Un’occasione per fare networking, supportare l'inserimento lavorativo delle persone in esecuzione di pena e sensibilizzare la comunità e le imprese sull'importanza di dare valore a processi significativi per la costruzione di una vera giustizia di comunità.

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Palermo - Continua il lavoro di Svolta all’Albergheria, il progetto coordinato dalla Cooperativa Rigenerazioni ONLUS e sostenuto da Fondazione Con Il Sud per rafforzare l’incontro tra le aziende e le persone in esecuzione di pena e creare un dialogo efficace tra Sistema Penitenziario, Imprenditoriale e Comunitario. Il terzo Jail Career Day si è tenuto giovedì 13 giugno negli spazi dello SCALO 5B – Lisca Bianca all’interno della Fiera del Mediterraneo a Palermo.

Durante l’evento, che ha visto la sua prima edizione nel 2022 e ha fatto tappa anche a Siracusa lo scorso ottobre, hanno preso vita diversi momenti di matching tra le oltre 70 aziende che hanno scelto di partecipare e le 40 persone profilate e inserite in percorsi di professionalizzazione e supporto all’imprenditorialità, realizzate in collaborazione con Next – Nuove Energie X il Territorio. 

Jail Career Day: torna il matching tra aziende e persone in esecuzione di pena

L’evento vuole replicare e rimodulare un modello funzionale e suggellare l’importanza del fare rete per trasformare i valori in buone pratiche. Il Jail Career Day è una preziosa occasione di networking che ha lo scopo di supportare l’inserimento lavorativo delle persone in esecuzione di pena e sensibilizzare la comunità e le imprese sull’importanza di dare valore a processi significativi per la costruzione di una vera giustizia di comunità. Un’occasione in cui crede fortemente Fondazione Con Il Sud che supporta l’iniziativa sin dalla genesi.

«Proprio in questi giorni parte un nuovo bando dedicato alle persone private della libertà personale e Fondazione con il Sud crede molto in queste opportunità. Quello che si sta facendo in Sicilia, nei carceri di Palermo e Siracusa, dimostra che è possibile, che se si dà una speranza e un’opportunità e se si lavora sull’imparare e sul fare, i risultati vengono ed è possibile migliorare la vita di tante persone e di tante famiglie», ha commentato Stefano Consiglio, Presidente di Fondazione Con Il Sud. 

Se a chi è stato in un istituto di pena, si dà l’occasione di formarsi e di lavorare, le statistiche dimostrano a quanti benefici tutto ciò può portare

Lavorare incessantemente sulla creazione di sinergie di sistema che valorizzano le competenze delle persone, mettendole al centro della loro vita, si trasforma in potenziamento dei territori trasformando criticità in risorse, abbattendo i pregiudizi. Come sottolineato anche da Piergiorgio Morosini, Presidente del Tribunale di Palermo. «Interpreto questa occasione come un messaggio di speranza verso chi vuole ricostruirsi una vita. Se spesso il carcere è necessario, è altrettanto necessario rendere le persone socialmente recuperabili e non lasciarle alla mercé di certe logiche e di certi contesti, soprattutto nel nostro territorio, per contrastare ogni forma di criminalità soprattutto quelle di matrice mafiosa». 

Oggi il gap tra domanda e offerta è sempre più ampio e maggiore è la sensibilità delle aziende verso i temi di carattere sociale ed etico, nonostante restino poco informate sulle possibilità e sui vantaggi economici derivanti dalle assunzioni di persone detenute o sugli sgravi fiscali applicabili a categorie con fragilità di cui le persone in esecuzione di pena fanno parte. Le imprese che decidono di avviare dei percorsi di assunzione con persone detenute possono ottenere un credito d’imposta pari all’80% o 90% per ogni lavoratore assunto in virtù della legge Smuraglia.

Jail Career Day: torna il matching tra aziende e persone in esecuzione di pena

«È bellissimo conoscere un mondo a cui mi sono approcciato con scetticismo. Siamo sempre giudicati e giudichiamo e avevo molti dubbi e molte paure, ma il primo Jail Career Day mi ha permesso di conoscere un mondo empaticamente molto forte. Ho avuto l’occasione di ascoltare donne e uomini che raccontando le loro storie fanno cadere tutti i filtri, si instaura un rapporto e vivere tutto questo mi è servito a superare la paura. Adesso la svolta è avvenuta!».

«Mohammed, che lavora con noi oggi, è l’esempio di come a volte una persona su cui tu non avresti scommesso si dimostra migliore, in termini di lavoro, di persone che non hanno lo stesso trascorso», commenta Marco Durastanti, di Villa Costanza, dopo l’esperienza del primo Jail Career Day, ha abbattuto i pregiudizi e scelto di assumere e avviare tirocini. Testimonianze di inclusione intesa come valorizzazione delle competenze e non recupero delle persone. Se a chi è stato in un istituto di pena, si dà l’occasione di formarsi e di lavorare, le statistiche dimostrano a quanti benefici tutto ciò può portare.

«Dobbiamo ribadire che il reato non è la persona, ma un fatto circoscritto. E per chi deve scontare o ha scontato una pena, non si deve parlare di seconda possibilità, ma di una prima possibilità. Il carcere non può essere privazione di ogni diritto, noi siamo qui per un percorso di accompagnamento fuori dal carcere e nulla è possibile se non ci si mette in connessione», conclude Nadia Lodato, coordinatrice del progetto Svolta all’Albergheria.

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