Campi estivi in natura 2024, ecco quali sono i migliori in base alle esigenze
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Orienteering, escursioni, laboratori di educazione ambientale, arrampicata, uscite in canoa, tendate sotto le stelle, cene intorno al fuoco, risvegli con la luce del sole che sorge, osservazione della fauna selvatica. Questo e tanto altro potete trovare nei campi estivi in natura. L’ultima campanella è suonata e adesso molte famiglie si stanno chiedendo come pianificare le settimane estive dei propri figli, da ora fino alla ripresa delle lezioni. C’è chi può contare sulla disponibilità dei nonni, chi invece ha bisogno di iscrivere bambini e bambine ai centri estivi oppure sceglie soluzioni residenziali per consentire ai più piccoli di trascorrere periodi in modo intensivo con attività stimolanti e a contatto con la natura. Come orientarsi?
In questo articolo potrai trovare:
Perché mandare mio figlio/a ai campi estivi in natura
I migliori campi estivi in natura residenziali
I migliori campi estivi diurni
PERCHÈ DOVREI MANDARE MIO FIGLIO/A AI CAMPI ESTIVI IN NATURA
I campi estivi in natura sono programmi educativi che propongono attività in outdoor per offrire a tutti i giovani partecipanti la possibilità di esplorare l’ambiente, lavorare in gruppo e acquisire nuove abilità. Lontani dalla tecnologia, bambini e adolescenti imparano a sopravvivere nei boschi, a cooperare con gli altri e a migliorare autostima e fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità. Ecco perché i campi estivi in natura sono un’ottima opportunità per regalare ai propri figli giornate in un contesto sano e stimolante.
D’altronde, dopo un anno chiusi tra le pareti scolastiche, dedicare i mesi estivi allo stare all’aria aperta è importante per la salute e il benessere dei piccoli, anche perché permette loro di esplorare, muoversi e giocare in libertà, favorendo il loro sviluppo fisico, cognitivo ed emotivo.
«Attraverso il gioco libero bambini e bambine hanno la possibilità di percepire l’energia che è dentro di sé”, spiega Chiara Orsini, insegnante di scuola primaria e di yoga e autrice del libro per bambini “L’indovinaYoga“. «Il gioco favorisce l’apertura verso diversi tipi di esperienze e permette di vivere molteplici emozioni, ecco perché l’attività ludica può essere definita come un processo di ricerca personale costante. Nel momento in cui il bambino prende consapevolezza del benessere che prova durante il gioco, ha la possibilità di decidere se portare quell’attività nella sua realtà quotidiana aprendosi, così, a nuove opportunità di vita, al di fuori degli schemi convenzionali».
Più giochiamo e più ci sentiamo liberi, «perché nel gioco ci diamo il permesso di “essere” veramente noi stessi. Il bambino può provare le emozioni senza averne paura perché la realtà ludica è come un sogno sognato». Giocando, quello che si sperimenta ha il potere di trasformare la realtà che si sta vivendo. «La realtà ludica è, quindi, una realtà straordinaria, quasi magica, perché permette al bambino di affrontare le difficoltà senza sentirne la frustrazione, vivere situazioni e successi diversi dalla realtà ordinaria».
Se poi trasponiamo tutto questo al contesto naturale, il piacere si amplifica, perché giocare con il corpo in mezzo alla natura è fortemente correlato al senso di libertà perché permette di scegliere come, per quanto e con cosa giocare”. Inoltre, le attività in outdoor consentono ai bambini apprezzare la bellezza del mondo che li circonda e li aiuta a sviluppare un senso di curiosità e rispetto per l’ambiente. Incoraggiare i bambini a rotolarsi su un prato, raccogliere bastoncini o fischiare con un filo d’erba fa bene alla loro crescita, per questo è importante trovare sempre più occasioni per farlo, sia attraverso attività strutturate che permettendo loro di giocare in modo spontaneo e in libertà.
Un’opzione può essere scegliere di iscrivere i propri figli ai campi estivi in natura, organizzati da associazioni, organizzazioni ambientali, centri ricreativi, talvolta anche da aziende agricole e possono essere residenziali oppure prevedere attività solo diurne. Vediamo più da vicino di che si tratta e quali sono le peculiarità.
LA PRIMA VACANZA SENZA MAMMA E PAPÀ: I MIGLIORI CAMPI ESTIVI IN NATURA RESIDENZIALI 2024
A Tòsina, tra i monti fiorentini, ci sono i campi di Effetto Foresta, una realtà che da anni si occupa di attività educative con le scuole, organizza immersioni in foresta ed escursioni notturne, cura progetti formativi con le università e tanto altro. Come suggerisce il nome, le attività sono molto incentrate sui benefici che la foresta porta all’organismo, su come agisce sul riequilibrio psicofisico dei bambini e dei ragazzi e sul loro benessere e sulla rigenerazione dell’attenzione. I campi estivi che propongono “non sono un patchwork di proposte varie scollegate fra loro, ma un percorso che rende protagonisti i partecipanti – si legge sul loro sito – finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo di campo e di quello più ampio educativo”.
C’è poi la proposta di Campi Natura di Alice Centioni e Marco Priori, che si svolgono tra le colline di Prodo, a pochi minuti da Orvieto, tra boschi di querce secolari, affioramenti coloratissimi di calcari, sabbie e argille ricche di fossili. Gli autori del libro Le 60 avventure da vivere in natura insegnano ai piccoli partecipanti come imparare a sopravvivere nei boschi e ad acquisire una profonda consapevolezza di sé, vivendo per un’intera settimana a stretto contatto con la natura.
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato delle Settimane Avventura di Destinazione Umana e Madreselva. “Non so voi, ma io amo camminare, ti dimentichi di tutto“, ha scritto la giovane Greta, dopo essere tornata da uno dei campi estivi in natura organizzati sull’Appennino. Settimane all’insegna del selvaticità e delle nuove conoscenze.
Anche WWF organizza i campi estivi in natura per bambini e ragazzi tra i 7 e i 17 anni: le proposte sono tante e variegate, suddivise per fascia d’età e si svolgono in tante regioni d’Italia. Basta dare un’occhiata al sito per visionare il catalogo.
Legambiente invece propone dei campi di volontariato rivolti ad adolescenti dai 14 anni in su. Un esempio? Vele spiegate, una settimana in barca a vela nell’arcipelago toscano con pulizia di spiagge poco accessibili via terra, monitoraggio rifiuti in mare, avvistamento dei cetacei, controllo delle tracce delle tartarughe marine Caretta Caretta e mappatura dei sentieri lungo le insenature che non sono ancora presenti sulle carte. L’obiettivo è far conoscere ai giovani partecipanti il mare più da vicino proprio attraverso la navigazione, che permetterà loro di apprendere nozioni di marineria antica e a farsi equipaggio a bordo di un ketch a vela del 1922.
Un’altra opzione è la settimana sulla costa degli Etruschi dedicata allo Swimtrekking che significa letteralmente “trekking a nuoto”, un modo diverso per vivere il mare, tra nozioni di biologia marina, esperienze di fotografia in acqua, recupero e riciclo artistico dei materiali di rifiuto, conoscenza del nuoto e degli aspetti relativi alla sicurezza in mare e al salvamento.
Oltre alle settimane organizzate dalle organizzazioni ambientali più note, ci sono le proposte di realtà locali più piccole come La Tabacca, sulle alture di Genova – ve l’abbiamo presentata qui – che si rivolgono a tutti i bambini tra i 7 e i 12 anni che amano il bosco. Si chiama Campo Wild, si svolge dal 17 al 21 giugno e prevede trekking, giochi cooperativi, attività manuali e nell’orto, laboratori di cucina e tante sfide da superare insieme.
I MIGLIORI CAMPI ESTIVI IN NATURA DIURNI 2024
Chi invece è alla ricerca di una soluzione poco distante da casa e senza pernottamento, può optare per i centri estivi che anche vicino alle grandi città propongono settimane educative in natura.
Nelle Marche, poco distante dal centro di Pesaro, l’azienda agricola De Leyva offre esperienze immersive nella bellezza del Parco Naturale del San Bartolo, circondati da vigneti e uliveti, con trekking, attività artistiche all’aperto, educazione ambientale e tanti laboratori che stimolano la creatività e la socializzazione dei bambini tra i 4 e i 10 anni. Il tutto con le mani nella terra! Il centro estivo si chiama Nonno Albero e si svolge all’interno della fattoria didattica e sociale dell’azienda.
A cavallo tra Liguria e Piemonte, l’associazione Altopia ha organizzato “l’estate dei bambini” – tra i 5 e gli 11 anni –, con laboratori in natura, attività di rispetto e salvaguardia dell’ambiente, giornate al mare e molto altro. A luglio la location sarà Garlenda (SV) mentre agosto sarà Alto (CN). Le iscrizioni sono aperte da pochissimo.
In Emilia-Romagna, nell’Oasi WWF di Marmirolo, i bambini tra i 6 i 12 anni hanno la possibilità di immergersi in un contesto naturale affascinante dove attività sportive, giochi di gruppo, laboratori scientifici, giochi ecologici e attività esplorative rendono le settimane speciali. Particolare spazio viene dato alle attività libere per permettere a bambine e bambini di allestire i loro spazi con tende e teli. I centri estivi di Ecosapiens sono iniziati il 10 giugno e proseguono fino al 13 settembre.
Chi invece vive a Genova può optare per Altum Park, il primo centro polisportivo outdoor della Liguria, che per tutta l’estate propone un divertente mix di sport, laboratori ambientali e artistici, attività ludico-motorie e percorsi esperienziali immersi nella natura, con tre ettari di bosco attrezzati per diverse discipline sportive.
Per fare nuove amicizie e allo stesso tempo godere appieno del mare della Maremma toscana in tutte le sue sfumature cromatiche e nei suoi profumi, a Follonica la cooperativa Elfo e Il Faro – Progetti educativi a luglio propongono ai bambini dai 3 agli 11 anni due settimane di Kids Summer Camp, una piacevole occasione di conoscenza della natura e di socializzazione, il tutto in lingua inglese.
Ancora indecisi? Zaino in spalla e apritevi a nuove amicizie! “Non ci sono estranei, solo amici che non hai ancora incontrato”. William Butler Yeats
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