13 Giu 2024

Agroecologia, sostenibilità, comunità: la Sardegna al centro del festival “Challenge Naturalmente locale”

Per il 22 e 23 giugno Mesa Noa, la prima food coop della Sardegna, ha organizzato "Naturalmente Locale", tappa sarda del festival itinerante dell'agroecologia, Challenge. Sarà un evento - del quale siamo orgogliosi Media Partner - dedicato alla scoperta e valorizzazione delle buone pratiche legate all'agroecologia, l'applicazione ovvero dei principi ecologici nelle produzioni locali, con l'obiettivo di promuoverne i principi e creare connessioni tra diverse realtà impegnate però nelle stesse sfide. Tra gli eventi un dialogo su nuovi modelli di distribuzione, consumo e comunità moderato dal nostro direttore Daniel Tarozzi.

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Cagliari - Un evento per scoprire e valorizzare le buone pratiche legate all’agroecologia delle comunità locali, col fine di promuoverne i principi e creare connessioni tra diverse realtà che si occupano però delle stesse sfide. Mesa Noa – la prima food cop della Sardegna fondata dal gruppo degli Agenti del Cambiamento attivati da Italia Che Cambia – ha organizzato per il 22 e 23 giugno l’evento Naturalmente locale, tappa sarda del festival – per la prima volta! – itinerante dell’agroecologia, Challenge (CHiamata all’Azione per un cambiamento agroecologico Locale E nazionale promosso da Nuove Generazioni Ecologiste), realizzato da Deafal, con il contributo della Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Coltivazioni idroponiche, esperienze virtuose di economie circolari in Sardegna, dibattiti sul settore agroalimentare nell’Isola, esposizioni e stand di prodotti locali alimentari e artigianali. Questo weekend il centro La Vetreria di Pirri si trasformerà in un catalizzatore di esperienze, punti di vista, buone prassi consolidate ma anche idee alla ricerca di ispirazione, per una due giorni dedicata al lavoro della terra con la terra, in sinergia con l’ambiente e l’intero ecosistema.

agroecologia mesa noa
Alcuni dei volontari e delle volontarie di Mesa Noa
L’AGROECOLOGIA COME MODELLO COMUNITARIO

«Esser stati individuati, con il nostro Naturalmente Locale, come spazio idoneo a ospitare una tappa del Festival itinerante Challenge, ci fa molto piacere e ci onora», ha commentato Tiziana Diana di Mesa Noa. Il progetto Challenge richiama a una sfida per il cambiamento che coinvolge tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di dare strumenti, conoscenze e attivare le comunità verso una trasformazione basata su sfide e proposte per un mondo più sostenibile e giusto nel quadro di una nuova cultura agroecologica. Un voler inoltre contribuire allo sviluppo e al rafforzamento di un’idea di cittadinanza come appartenenza alla comunità locale e globale.

«Abbiamo potuto constatare la profonda affinità tra il nostro e il progetto CHAlleNGE/Azione TerraAE – prosegue Tiziana Diana –: adottiamo un approccio multidisciplinare che non è più semplicemente diretto alla promozione delle produzioni locali sostenibili, che diventano così perno intorno al quale coniugare tutta un’altra serie di aspetti. In primo luogo c’è la riflessione e l’azione verso una sempre maggiore difesa degli ecosistemi, delle interazioni complesse tra piante, animali, terreni e ambiente circostante; la difesa poi del suolo, della biodiversità, per finire con il coinvolgimento attivo delle comunità locali».

Il coinvolgimento attivo nella promozione di modelli di produzione, consumo e distribuzione più consapevoli e responsabili diventa veicolo di cambiamento

«L’agroecologia diventa quindi strumento per attivare processi di cambiamento partecipato, di valorizzazione delle conoscenze locali e tradizionali volte a garantire pratiche agricole socialmente eque, culturalmente appropriate e promuovere la sovranità alimentare, ovvero la capacità delle comunità di decidere cosa coltivare e come farlo, rinunciando all’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici e riducendo quindi drasticamente la dipendenza da modelli agricoli industriali. Il coinvolgimento attivo delle persone nella promozione di modelli di produzione, consumo e distribuzione più consapevoli e responsabili diventa veicolo di cambiamento verso una società più giusta ed equa, resistente e maggiormente preparata ad affrontare le sfide del futuro».

PRESENTE ANCHE ITALIA CHE CAMBIA, MEDIA PARTNER

Noi di Sardegna e Italia Che Cambia saremo presenti durante il festival, in particolar modo nella giornata di sabato 22: la mattina il nostro direttore responsabile Daniel Tarozzi modererà l’incontro dedicato ai “Nuovi modelli di distribuzione, consumo e di comunità“, che sarà anche il secondo incontro nazionale di R.I.C.C.A., la Rete Italiana delle Cooperative di Consumo Autogestite

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Dentro Mesa Noa

A organizzare il primo incontro è stata Camilla – Emporio di comunità, la prima food coop italiana nata nel 2018, dando vita a una due giorni di riflessioni e spunti interessanti sulla possibilità di promuovere e supportare dal basso un’economia collaborativa e non competitiva, solidale e votata al sociale. Etica quindi, sostenibile, basata sull’autodeterminazione delle comunità locali e sull’autogestione. Le fila del discorso non potevano essere abbandonate, da ciò l’idea di un secondo appuntamento in compagnia delle cooperative di comunità autogestite, attualmente attive nel territorio italiano.

Saranno presenti al tavolo Camilla – Emporio di comunità da Bologna, Oltrefood coop da Parma, Stadera da Ravenna, Le Vie dell’Orto da Grosseto, Alveare da Conegliano, Edera da Trento, Eufemia da Milano e ovviamente, anche di Mesa Noa. L’appuntamento di sabato mattina – inizierà alle 11:30 nella Sala Portico dell’Ex Vetreria di Pirri – si focalizzerà sull’analisi delle azioni trasformative con un approccio agroecologico, inteso come forma di partecipazione attiva e responsabile volta a contrastare l’impatto devastante che i consumi e le filiere produttive hanno sull’ambiente

Finalità dell’incontro sarà comprendere se e come modelli alternativi di sviluppo dei territori, come quelli proposti dalle food coop e da realtà analoghe, possano contribuire a contrastare le storture di un’economia di mercato fondata su logiche puramente concorrenziali e di profitto. Logiche che hanno portato a una sempre minore sicurezza alimentare, alla perdita della biodiversità nei territori, al degrado del paesaggio dovuto all’inquinamento e a una mancanza di equità nella remunerazione del lavoro nelle filiere produttive. Un mattinata che sarà solo una piccola parte di un festival dai contenuti e dalle ambizioni grandi come un’Isola: la nostra Sardegna, che cambia.

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Tiziana Diana, presidente di Mesa Noa
IL PROGRAMMA PER LA GIORNATA DI SABATO

Il programma è fitto: si inizia dalla mattina alle 9:30 con l’inaugurazione e l’apertura al pubblico dello spazio espositivo di prodotti locali alimentari e artigianali. I produttori locali saranno infatti presenti con i loro stand per tutta la durata della manifestazione, insieme anche al laboratorio di cucito creativo e di riciclo Sa Bèrtula Lab di Mesa Noa, punto di scambio e dono di abiti e oggetti. Sono previsti laboratori per i più piccoli a cura della cooperativa Killia, mentre sempre durante il Festival verrà realizzata un’installazione artistica sul tema dell’agroecologia con la partecipazione del pubblico a cura di Silvia Piras di Terre Naturali.

Non mancano gli appuntamenti tematici: sabato dalle 10 si parla di “Economia circolare, soluzioni circolari: esperienze virtuose in Sardegna contro lo spreco alimentare”; dalle 11:30 inizierà invece “Nuovi modelli di distribuzione, consumo e di comunità”, moderato dal nostro Daniel Tarozzi, mentre nel primo pomeriggio, prima degli altri tavoli tematici, sarà il momento della proiezione del reportage tratto dal documentario Food Coop di Tom Booth, con la presentazione della food coop di Cagliari e la visione in anteprima del documentario Mesa Noa di Daniele Atzeni.

Dalle 17:30 riprendono i dibattiti con “Il settore agroalimentare in Sardegna tra dipendenza dall’import, abbandono delle campagne e progetti di riutilizzo dei terreni agricoli a fini energetici” mentre alle 21, dopo la proiezione del documentario “The Challenge: la crisi climatica e la risposta dell’agroecologia in Sahel”, ci sarà una discussione su “Politiche del cibo e ruolo dell’economia contadina in Africa”.

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IL FESTIVAL PROSEGUE DOMENICA

Anche la domenica gli appuntamenti del festival riprendono dalla mattina con il dibattito su “Coltivazioni idroponiche: il futuro dell’agricoltura sostenibile?” e poi “Educazione alla Cittadinanza Globale: quale opportunità per società più solidali e inclusive”, con uno scambio di esperienze tra gli attori sardi coinvolti in progetti nel settore ambientale, nel quadro del Bando Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG), finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics).

Alle 15:30 la proiezione del documentario “Dagli scarti nascon tesori” di Cada Die Teatro, e a seguire una discussione intorno al libro “Il nostro cibo. Per la sovranità alimentare della Sardegna”. Cambio tema alle 17:30 invece con “Monte Urpinu a Cagliari, un cammino virtuoso: da cava estrattiva, a discarica illegale, a foresta del cibo” e a seguire, la proiezione del documentario Mesa Noa di Daniele Atzeni, e poi chiusura in festa con la musica partecipata di Sonheros – Musica callejera, a cura di Rinaldo Pinna.

Per maggiori info segui la pagina Facebook di Mesa Noa

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