A Vercelli un concorso per giovani scrittori che si ispira ai musei del territorio
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Vercelli - «Questo concorso per noi rappresenta l’incentivo per promuovere la visita di luoghi solitamente poco frequentati, come quelli della provincia vercellese, che potrebbero aprire nuovi scenari inaspettati ed essere la fonte ideale di ispirazione per dare spazio alla fantasia letteraria. Vogliamo aprire le porte dei nostri musei ma anche del territorio vercellese in generale». Lorenzo Proverbio è responsabile della comunicazione per la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. Oggi lui e Paoletta Picco, Vicepresidente della Fondazione, ci presentano una nuova iniziativa dell’Ente.
“Storie da Museo” è infatti il primo concorso letterario organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e da Edizioni Effedì e invita gli scrittori a creare racconti ispirati ai circa cinquanta musei delle zone del Vercellese e della Valsesia. Il concorso è aperto a tutti i generi letterari e incoraggia una visione originale del patrimonio culturale dei musei partecipanti, che spaziano dai musei naturalistici a quelli etnografici, storici e archeologici.
Requisito fondamentale? «Gli elaborati devono essere racconti esclusivamente di fantasia, ma ispirati da alcuni degli oggetti che sono presenti nei diversi musei», spiega Lorenzo Proverbio. «Abbiamo valutato che i musei della provincia di Vercelli sono dei tesori colmi di opere d’arte di ogni tipo, anche molto diversi tra loro. Di sicuro sono una fonte di ispirazione per chi vuole scrivere: qualsiasi dettaglio, dal dipinto più famoso all’oggetto più piccolo e particolare, può fornire uno spunto per un racconto».
UN’INIZIATIVA APERTA A TUTTE E TUTTI
Il concorso è aperto a tutte e tutti, senza restrizioni di età o background. «La Fondazione ha un legame speciale con il suo territorio e ha intenzione di volersi avvicinare a tutte le fasce sociali e anagrafiche presenti», spiega Paoletta Picco. «Ciononostante ci teniamo particolarmente alla partecipazione dei più giovani: già a partire dai sedici anni è possibile partecipare al concorso».
«In tutti i momenti della nostra storia i ragazzi più giovani sono stati accusati di non voler leggere o scrivere e in mezzo abbiamo sempre trovato tanti di loro che invece lo vogliono o volevano fare. I ragazzi in generale sono molto più consapevoli di quanto non li vediamo noi da adulti e se stimolati, come in questo caso, danno a volte delle risposte sorprendenti», prosegue la Vicepresidente.
«Lo stimolo maggiore, in questo caso, arriva dal fatto che devono essere ispirati da un oggetto, da un’opera d’arte, da una situazione e da un contesto che non prevede binari precostituiti. Questo è il caso in cui danno solitamente il meglio di se. Noi speriamo davvero che questi musei individuati siano uno stimolo alla fantasia, alla curiosità e alla voglia di conoscere meglio i musei che li circondano». Per consegnare gli elaborati c’è tempo fino al 1° ottobre 2024 e stanno già arrivando alla Fondazione i primi manufatti, che si possono consegnare attraverso il portale dedicato sul sito della Fondazione.
IL RUOLO DELLA CULTURA
Sono circa cinquanta i musei del vercellese aderenti a questa iniziativa e che saranno i co-protagonisti dei racconti in concorso. Sono strutture che includono una vasta gamma di istituzioni culturali, tra cui musei naturalistici, etnografici, storici e archeologici. Questa varietà offre agli scrittori numerose fonti di ispirazione, permettendo loro di esplorare e reinterpretare il ricco patrimonio culturale della regione.
«I musei selezionati, specialmente quelli in Val Sesia, spesso sono di dimensioni ridotte, affidati al prezioso supporto dei volontari e situati in località difficili da raggiungere, specialmente in caso di meteo sfavorevole» aggiunge Lorenzo Proverbio. «Il concorso vuole essere un aiuto per valorizzare questi luoghi, che contengono patrimoni e nuovi scenari inaspettati. Ci sarà, a partire dalla scrittura, la possibilità di scoprire i borghi, la loro storia e le loro attrattive turistiche, sia storiche che naturalistiche. Vogliamo aprire le porte ai musei ma anche al territorio vercellese in generale».
Aggiunge Paoletta Picco che «il ruolo fondamentale della cultura all’interno della società non è mai stato così necessario. Abbiamo passato dei periodi in cui la cultura non rappresentava una scommessa che fungesse da volano per l’economia del territorio. Negli ultimi anni si sta ribaltando il paradigma con cui si guarda al mondo della cultura: spesso l’organizzazione di iniziative in ambito turistico e artistico-culturale stanno dimostrando che il settore eno-gastronomico, il più importante in Italia i termini di numeri, aumenta la sua attrattiva se abbinato ad iniziative legate al contesto culturale».
«Il nostro desiderio come Fondazione è che questo bando sia un tassello del mosaico che contribuisca a dare ulteriore vivacità a una provincia, quella di Vercelli, che ha bisogno e desiderio di cogliere nuove opportunità di crescita», conclude la Vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli.
Per maggiori informazioni e per partecipare al concorso, visitate la pagina ufficiale.
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