29 Mag 2024

Il cambiamento viaggia su Onde Corte, la prima radio della salute mentale in Sardegna

Scritto da: Lisa Ferreli

Onde Corte è la prima web radio della salute mentale in Sardegna, collegata alla rete di oltre 70 stazioni radio della salute mentale in Italia. Fondata da Asarp, l'Associazione Sarda per l'Attuazione della Riforma Psichiatrica, a far parte della redazione sono persone che usufruiscono dei servizi di salute mentale, volontari e operatori della salute, in un contesto orizzontale, partecipato e comunitario.

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Cagliari - Fare la radio fa bene. A chi la ascolta, a chi si racconta e a chi la fa. Ma non nell’ottica di una partecipazione finalizzata alla terapia riabilitativa. Radio Onde Corte, prima radio web della salute mentale in Sardegna, di questo collegamento spesso automatico dove tutto nei progetti di salute mentale diventa riabilitativo, propone il superamento in ottica emancipativa. Della persona dalla diagnosi e della società dal pregiudizio verso lo stigma sulla salute mentale, in favore di una visione che ponga la persona al centro di una comunità di cui è parte attiva.

LE RETE DELLE RADIO DELLA SALUTE MENTALE

Onde Corte, già esistente come giornale online, è una radio connessa con la rete delle oltre 70 radio della salute mentale presenti nel territorio italiano. «Il progetto nasce a Cagliari come giornalino periodico cartaceo nato alla fine degli anni ’90, coordinato dall’Asarp, l’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica», racconta Roberto Loddo, coordinatore del progetto. «Il giornalino era una raccolta di pensieri e poesie redatta da un gruppo di persone seguite dai centri di salute mentale. Onde Corte ha smesso di pubblicare la versione cartacea nel 2007 per poi riprendere nel 2013 le pubblicazioni grazie all’incontro con un gruppo di professionisti della comunicazione».

salute mentale radio onde corte
Roberto Loddo, foto dal progetto fotografico “fare la radio fa bene” di Roberto Pili che racconta la redazione di Radio Onde Corte

Il nuovo periodico diventa così un portale di formazione online e informazione critica rivolto a tutte le dimensioni della società, con particolare attenzione sulla salute mentale e il terzo settore. «La nuova redazione aveva pianificato una serie di laboratori di web radio e allora, come Asarp, abbiamo deciso di investire su quelli che sono stati i campi di formazione e i materiali raccolti. Con il sostegno tecnico di Unica Radio abbiamo così costituito il primo nucleo redazionale di Radio Onde Corte, dove un gruppo di persone seguite dai servizi di salute mentale, volontari, cittadini e operatori della salute decidono di portare avanti questa esperienza».

OLTRE E CONTRO LA LOGICA MANICOMIALE

«Ci vediamo, pianifichiamo, ma a nessuno viene chiesta una diagnosi». Radio Onde Corte si inserisce in un panorama radiofonico che guarda al mezzo come strumento di espressione, liberazione e creazione di comunità, «sennò – spiega sempre Loddo – sarebbe un passo indietro rispetto al movimento basagliano».

radio onde corte salute mentale
Foto dal progetto fotografico “fare la radio fa bene” di Roberto Pili che racconta la redazione di Radio Onde Corte

La prima e più longeva fra le radio della salute mentale è Radio Fragola, tutt’ora attiva e punto di riferimento in tutto il territorio italiano. Ѐ nata nel 1984 a Trieste, nel luogo dove Franco Basaglia aprì i cancelli del manicomio. In quegli spazi pionieri del superamento della logica manicomiale, la comunicazione via radio divenne simbolo di un nuovo modo di approcciarsi alla cura e alla conoscenza della salute mentale.

«Il progetto della radio ha un carattere emancipativo, di liberazione: alle persone piace perché sentono di appartenere a un progetto che le allontana dalla condizione di “malati” e avvicina a una condizione di cittadini“. Così cambia la prospettiva e se prima alla domanda “cosa fai nella vita?” si rispondeva spesso raccontando la diagnosi, ora la risposta è differente. “Sono un redattore di Radio Onde Corte”». Un ribadire l’importanza della centralità della persona che è perno della volontà di superamento di quell’idea che guarda alla diagnosi come condizione che definisce la persona, in maniera quasi totalizzante; invisibilizzandola.

Ognuno ha un ruolo, qua c’è spazio per tutti

«Il cambio di prospettiva nelle risposte e nel definirsi è un qualcosa di rivoluzionario: le persone sentono un forte senso di appartenenza verso il loro progetto, decidiamo democraticamente tutto attraverso riunioni in cerchio in cui scegliamo insieme; non c’è un leader, sono le persone della comunità Onde Corte a decidere cosa fare con consapevolezza, critica e autoselezione dei contenuti». Un approccio che favorisce la libera espressione della soggettività. «Ognuno ha esigenze differenti e sulla base delle competenze o dell’indole personale ci si dividono compiti: chi ha predisposizione più introversa lavora ai jingle o alla cura di sito e social, chi è più estroverso sta alle interviste. Ognuno ha un ruolo, qua c’è spazio per tutti».

“RIPRENDIAMO A GIUGNO”

Comunità, libera espressione e socializzazione. Tre esiti fondamentali di un progetto che si scontra però con una realtà che ancora troppo spesso guarda con stigma al tema della salute mentale, producendo a quando disinteresse, a quando politiche sbagliate e distruttive. Radio Onde Corte riaccenderà i microfoni a giugno, in uno spazio diverso da dove, fino al 30 settembre 2023, ha diffuso via radio musica e parole. «La Comunità dove avevamo la redazione è stata chiusa. Parliamo di professionisti che hanno perso il lavoro, delle persone che usufruivano dei servizi spedite in luoghi in cui non volevano andare. Un qualcosa di estremamente istituzionalizzante che riporta alla cultura manicomiale, trattare persone come oggetti privi di dignità».

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Foto dal progetto fotografico “fare la radio fa bene” di Roberto Pili che racconta la redazione di Radio Onde Corte

“La chiusura per giusta causa della Comunità terapeutica Franca Ongaro Basaglia – evidenzia una nota della Cooperativa Asarp – è determinato dal fatto che la retta modificata (a cessazione del contratto di cogestione con la ASL8 che ha ritenuto di fare a meno di un servizio pubblico) dal primo gennaio 2023, non consente di far fronte alle spese obbligate di gestione”. «C’è chi si è ritrovato per strada – aggiunge Loddo – e poi il gruppo della radio è stato cacciato da una sede in cui eravamo dal 2007, che era un simbolo, una scelta politica: erano gli stabili dell’ex manicomio, un volersi riprendere quel luogo dopo averci subito violenza, sopraffazione e morte. Un significato etico profondo connesso alla cultura basagliana».

Mentre la Comunità resta in attesa di una sede, la radio è riuscita a trovare uno spazio anche se effettivamente, non si è mai fermata. La spinta è arrivata dall’interno: «Abbiamo continuato a tenere attivi i social attraverso le dirette, ora stiamo pianificando un nuovo inizio e una nuova redazione; riprenderemo a giugno, stiamo già lavorando».

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Foto dal progetto fotografico “fare la radio fa bene” di Roberto Pili che racconta la redazione di Radio Onde Corte
NON UN LUSSO, UN DIRITTO

Radio Onde Corte è epicentro di una rivoluzione sociale e culturale che nella difesa della 180, la Legge Basaglia, pone le basi per una modalità differente di essere, progettare e fare comunità. «Esiste ancora un senso comune conservatore e reazionario che vorrebbe le persone che ritiene “non funzionino” messe in uno spazio apposito; che siano anziani, persone con disabilità, migranti o detenute, devono stare in un loro posto. Se dovessimo interpretare la legge Basaglia dovremmo tenere aperti i centri di salute mentale h24, rideterminare la funzione dei reparti psichiatrici degli ospedali perché i Centri di Salute Mentale diventino luogo di cittadinanza, ascolto, presenza e risposte».

«I servizi di salute mentale devono essere connessi con il diritto alla casa, alla socialità, al lavoro, il sostegno al reddito. La salute mentale non è un privilegio che vivi in un certo modo se sei ricco, mentre se sei povero non hai diritto a nulla. Pensiamo che sono solo 19 i servizi psichiatrici di diagnosi e cura in Italia dove non si fa uso della contenzione, su 320. Se la totalità dei luoghi di cura preferisce legare ai letti, la logica manicomiale esiste ancora. Una società nuova, basata sull’uguaglianza, la democrazia e il benessere delle persone, passa anche per una buona informazione. Le radio della salute mentale e Radio Onde Corte lo dimostrano».

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