28 Mag 2024

Riverberi, a Milano il festival della sostenibilità per diffondere il cambiamento

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Domenica 16 giugno al Teatro Cinema Martinitt si svolgerà la prima edizione di Riverberi, il festival della sostenibilità e della consapevolezza organizzato dall’associazione TerraLab. Una giornata per ascoltare, riflettere e condividere esperienze, abitudini e stili di vita sani e rispettosi. Panel, talks, laboratori creativi, workshop esperienziali per grandi e piccini, swap party, yoga e molto altro ancora vi aspettano. Italia che Cambia è media partner dell'evento.

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Milano, Lombardia - La crisi climatica attuale e il momento storico che stiamo vivendo ci spronano a prendere parte attiva nel cambiamento. Siamo tutti invitati ad assumerci una fetta di responsabilità per contribuire a rendere gli stili di vita più sostenibili e le abitudini più sane e rispettose per tutte e tutti. Parlare di sostenibilità infatti significa parlare di ambiente, salute, alimentazioni, energia, mobilità e molto altro ancora. Tutto è estremamente connesso. Da questa riflessione e dalla voglia di incontrarsi e collaborare con chi è già orientato verso un obiettivo comune nasce Riverberi, il Festival della Sostenibilità e della Consapevolezza organizzato dall’associazione TerraLab

L’evento, di cui Italia che Cambia è media partner, si svolgerà domenica 16 giugno presso il Teatro Cinema Martinitt. Sarà un momento per generare impatto positivo, seminare il cambiamento  e, come un’eco, diffonderlo il più possibile. Una giornata che farà bene alle persone e al Pianeta. «La scelta della parola Riverberi non è casuale. Le nostre scelte e le nostre azioni, anche piccole, possono ispirare chi ci conosce e diventare esempio per gli altri. Lo stesso può accadere al contrario. Riverberi richiama il concetto di eco che si diffonde, da una persona a un’altra, e questa è la nostra missione, contribuire a questa espansione positiva», racconta Laura Zunica, Co-fondatrice e Presidente di TerraLab. 

riverberi
L’associazione TerraLab, promotrice del festival Riverberi, è costituita da sette donne

L’associazione, composta da sette donne, è nata nel 2019 a Milano. Sin da subito si è occupata di promuovere stili di vita sostenibili ricevendo un ottimo riscontro da parte della comunità. Il periodo pandemico le ha costrette all’utilizzo di canali digitali utili a raggiungere un pubblico oltre i propri confini territoriali. È stato il crescente coinvolgimento e le numerose richieste di partecipazione alle iniziative e alle attività proposte a incoraggiarle a lanciarsi in questa nuova avventura del Festival, ad oggi il loro progetto più ambizioso.

«Tutti gli eventi del Festival Riverberi sono gratuiti, vogliamo coinvolgere e sensibilizzare più persone possibili, anche quelle che ancora fanno fatica ad avvicinarsi a questi temi. Saranno tanti gli argomenti che verranno approfonditi: alimentazione e sostenibilità, giustizia climatica, parità di genere. Parleremo anche moda ed economia circolare in una città come Milano dove la moda è un baluardo», continua Laura.

Parlare di sostenibilità, infatti, significa parlare di ambiente, salute, alimentazioni, energia, mobilità e molto altro ancora. Tutto è estremamente connesso

Sarà dunque una giornata ricca e travolgente tra panel, talks e approfondimenti, laboratori creativi, workshop esperienziali per grandi e piccini, swap party, yoga, bagni di gong, show cooking, e food truck vegani. Si approfondirà il tema della sostenibilità in tutte le sue declinazioni attraverso la voce di esperti ed esperte dei vari settori. 

Sul grande palco, posto al centro dell’area del Teatro Martinitt, ci saranno – solo per citarni alcuni – Silvia Goggi, direttrice di Plant Based Clinic e fondatrice di Planter, Marina Spadafora, Consulente di sostenibilità e stile, docente di moda sostenibile, Andrea Grieco, Campaigner su clima e diritti e divulgatore, Sofia Pasotto, Attivista per il clima, Valeria Barbi, fondatrice di WANE, Alessio Cicchini, content creator esperto di sprechi alimentari e cucina vegetale, Dalila Bagnuli, scrittrice e podcaster, Alfio Fontana, CSR Manager & Cortporate Partnership Humana People to People Italia, Martina Micciché, Scienziata politica, fotoreporter femminista e antispecista e molti altri. 

riverberi
Uno degli incontri organizzato dall’associazione TerraLab che quest’anno, e per la prima volta, organizza il festival Riverberi

La giornata di Riverberi sarà inoltre animata da oltre 60 espositori che operano in maniera etica e circolare dell’economia, laboratori creativi e workshop esperienziali per adulti e bambini, sessioni di yoga e bagni di gong. Ad arricchire il programma del festival uno show cooking vegetale e consapevole a cura di Funny Veg – partner dell’iniziativa – e uno swap party organizzato da Humana People to People. I partecipanti avranno la possibilità di gustare piatti 100% vegan accompagnati da birra e vino Vegan e potranno fruire di erogazione di acqua gratuita durante tutto l’arco della giornata grazie al supporto di BWT, rendendo così l’evento completamente vegan e plastic free. 

Durante la giornata sarà presente anche Re-Cig che si occuperà della raccolta dei mozziconi di sigaretta attraverso apposite colonnine per poi riciclarli e trasformarli nuovamente in materia prima plastica (acetato di cellulosa) utile per produrre nuovi oggetti, sempre in un’ottica circolare dell’economia. Il festival Riverberi si concluderà con un DJ set del DJ S/M che rallegrerà la serata a suon di musica revival anni ‘90 per celebrare in allegria il cambiamento a cui TerraLab sta dando vita attraverso il proprio impegno. 

«Siamo un piccolo team, tutte appassionate a questi temi e questo è stato un valore aggiunto per riuscire a organizzare con serenità un evento di questo tipo. Lavoriamo molto per una sostenibilità interna dando spazio al dialogo, al confronto e ai feedback costruttivi. Speriamo di cuore che questa edizione di Riverberi sarà la prima di tante altre in futuro», conclude Laura Zunica.

Qui il programma completo, l’ingresso è gratuito previa registrazione. Gli spazi sono privi di barriere architettoniche per rendere l’accesso più inclusivo possibile.

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