Seguici su:
Biella -
“Sognavamo un luogo che potesse diventare anche tempo e relazione”, si legge nella presentazione del Festival Il Richiamo del Bosco, che si terrà dal 7 al 9 Giugno al Santuario San Giovanni d’Andorno, tra le montagne del biellese. Un evento dal nome evocativo, che si rifà anche all’omonima rete di professionisti del turismo attivo che lavorano in Alto Piemonte, nel biellese e in Valsesia.
Ne abbiamo parlato proprio con Enrico De Luca, uno dei gestori della locanda che farà da campo base per questa tre-giorni, accompagnatore turistico e istruttore di Forest Bathing, la pratica che permette di rallentare i ritmi, di riconnettersi con la natura e di rigenerarsi profondamente.
Enrico, raccontaci: come sei arrivato al Santuario San Giovanni d’Andorno?
Io sono uno dei soci che ha preso in mano la locanda. Questo è un luogo letteralmente immerso nella montagna, un posto speciale, di silenzio e spiritualità, che stava per essere abbandonato. Qui non c’è null’altro. Io e altre persone – siamo un gruppo di accompagnatori turistici, guide escursionistiche ambientali e istruttori di Forest Bathing – abbiamo deciso di prenderlo in gestione, curando il lato accoglienza: abbiamo rivitalizzato l’albergo, l’ostello e il ristorante e dopo tre anni siamo ancora in piedi, ma stiamo lottando per tenere aperto, perché ci crediamo.
Forse il modo migliore per iniziare pian piano a recuperare il legame con il mondo naturale è proprio trascorrere del tempo in un luogo dove, come dici tu, “non c’è null’altro”. Il territorio che fa da teatro a questa prima edizione del festival che avete organizzato infatti è perfetto per riscoprire la semplicità.
Sì, la valle Cervo è molto ricca di boschi e di borghi incastonati nelle montagne, proprio come San Giovanni d’Andorno, il paese che ospiterà tutte le varie attività, che è quasi identico a com’era nel settecento, quando è nato l’impianto originario del santuario. Pur non essendoci grandi attrazioni turistiche, oggi è punto tappa della GTA – la Grande Traversata delle Alpi –, del Sentiero Italia e del cammino di Oropa orientale. Nel tempo è quindi diventato snodo di importanti cammini nazionali e internazionali.
Collaboriamo poi con lo CSEN – settore nazionale Forest Bathing e, insieme a Oasi Zegna, che sta diventando il nostro campo base, dove organizziamo il seminario nazionale accogliendo persone provenienti da tutta Italia, lavoriamo attivamente per promuovere questa pratica antistress in un luogo incontaminato.
E com’è nata l’idea del Festival?
In noi c’era la voglia di dare vita a un evento dedicato principalmente al Forest Bathing, ma poi lavorandoci si è un po’ ampliato lo sguardo e si è deciso di declinarlo attraverso differenti dimensioni artistiche che si possono esprimere in un contesto naturale come questo. Il focus è rimasto comunque il “bagno di foresta”, intrecciato però con il ritmo del bosco. Porteremo qui artisti dotati di una certa sensibilità rivolta alla dimensione natura, come i Drum Circle, ad esempio, che “apriranno le danze”, ma anche Emiliano Toso, celebre compositore e biologo molecolare, che è riuscito a coniugare due mondi apparentemente distanti: la biologia cellulare e la musica.
Sì, perché oltre alla musica, a Il Richiamo del Bosco ci sarà spazio per arte, cibo, danza, passeggiate, escursioni in bicicletta e una mostra fotografica scientifica…
Sì, è un’esposizione curiosa, nata dalla riflessione a 360° sull’attività in cui tutti noi spendiamo la maggior parte del nostro tempo. Non è studiare, né lavorare e neanche mangiare. È proprio dormire. In media un terzo della nostra intera vita lo trascorriamo in uno stato di incoscienza, mentre il cervello si perde in una intensa attività che chiamiamo “sognare”. Un sonno bestia. Il sonno nel mondo animale, del gruppo Ecozoica, è un percorso particolare, tra scienza e bellezza, che esplora i tanti aspetti che caratterizzano il comportamento più comune, ma allo stesso tempo misterioso, dell’intero mondo animale.
Le attività in programma sono variegate e per lo più gratuite.
Sì, è stata una scelta. Alcuni eventi però sono a prenotazione obbligatoria e i piccoli contributi che chiediamo servono più che altro a responsabilizzare chi prenota a presentarsi o quantomeno a disdire in tempo, lasciando il posto a chi è in lista d’attesa.
Qui trovate il programma completo, tutti gli appuntamenti sono prenotabili inviando una mail a info@richiamodelbosco.it
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento