21 Mag 2024

NoTaboo: corpi in libertà oltre i pregiudizi, l’abilismo e la censura

Scritto da: Elena Rasia

La nostra Elena Rasia è stata a NoTaboo: Corpi in libertà, l'evento organizzato dall'attivista per i diritti delle persone con disabilità Maximiliano Ulivieri. Un'occasione preziosa per smontare pregiudizi e tabù, per ripristinare il diritto di vivere liberamente ogni forma di sessualità e per ribaltare una narrazione abilista che considera disabilità e sessualità due vasi non comunicanti.

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Bologna, Emilia-Romagna - Siamo veramente liberi dai pregiudizi? Siamo consapevoli dei nostri corpi? Riusciamo ad andare oltre i silenzi con cui spesso siamo cresciuti? Queste domande hanno trovato diverse risposte durante l’evento NoTaboo: Corpi in Libertà, tenutosi al Dispositivo di Arti Sperimentali di Bologna durante il fine settimana appena trascorso. Come Italia Che Cambia abbiamo partecipato alla prima giornata, motivati dall’amore per il cambiamento, dal cambiamento nell’amore e dal desiderio di rompere i tabù che ancora circondano la sessualità, in particolar modo per le persone con disabilità.

Ma cos’è esattamente NoTaboo? Non un semplice evento, né una classica conferenza, ma una celebrazione dell’accettazione, esplorazione e comprensione dei corpi. Ospiti da tutta Italia hanno portato la loro testimonianza e professionalità su svariati argomenti legati al mondo della sessualità e del piacere che spesso si concludevano con dei laboratori esperienziali che vedevano i partecipanti protagonisti, il tutto in uno spazio sicuro e accogliente.

NoTaboo

L’obiettivo delle due giorni era rompere i silenzi e le incomprensioni che circondano il mondo della sessualità, soprattutto per le persone con disabilità. Ogni forma di espressione sessuale, identità, corpo ha diritto di vivere questa sfera emotiva importantissima per ogni persona senza ricadere in tabù di buon costume – ma che il costume non te lo tolgono –, come le informazioni accurate sulle diverse pratiche sessuali, inclusi aspetti spesso meno conosciuti, come il BDSM, che hanno trovato spazio nella seconda giornata in un contesto di sostegno e rispetto.

L’evento è stato ideato e organizzato dall’attivista livornese Maximiliano Ulivieri, fondatore del comitato Love Giver, attivista per le persone con disabilità e Diversity Manager del Comune di Bologna, città dove vive da anni con sua moglie e sua figlia. La prima giornata di questo evento è stata caratterizzata da una grande verità: il sesso è uno dei piaceri della vita, ma non siamo abituati a parlarne liberamente e a confrontarci sul piacere

NoTaboo

E chi non può soddisfare determinati bisogni intimi da solo come fa? Non si approccia alla sessualità? Spesso, per le persone con disabilità, purtroppo è proprio così. Ci sono persone che non riescono a soddisfare i propri bisogni intimi o le proprie voglie sessuali perché viviamo in un contesto dove il pensiero che certi argomenti non riguardino alcune persone è all’ordine del giorno e non facciamo nulla per far evolvere questa narrazione.

Sovente questo non accade perché siamo ancora figli di una cultura che tende a proteggere e infantilizzare chi ha una disabilità. Inoltre, i corpi che non sono conformi a determinati canoni estetici restano ancora molto marginali nella nostra società, venendo poco rappresentati. Ecco, l’evento appena trascorso ha incominciato a creare una consapevolezza collettiva proprio su questo.

La prima volta che sentii parlare di sessualità coinvolgendo anche la le persone con disabilità fu all’incirca dieci anni fa proprio attraverso i contenuti di Max, che ha sempre lavorato affinché si sdoganassero i tabù legati alla sfera affettiva per le persone con disabilità – che non sono asessuate. Tutti hanno diritto a provare piacere, conoscere il proprio corpo e avere una vita sessualmente attiva.

L’obiettivo delle due giorni era rompere i silenzi e le incomprensioni che circondano il mondo della sessualità, soprattutto per le persone con disabilità

La prima giornata di NoTaboo è stata una rivoluzione, in occasione della quale diversi esperti si sono raccontati senza veli ed hanno accostato due parole tuttora molto distanti: disabilità e sessualità. Questo incontro ha rappresentato un passo avanti verso la normalizzazione di una tematica che è per tutti, senza distinzioni. È stato un momento di grande riflessione e apertura mentale, necessario per costruire una società più inclusiva e consapevole.

Il programma della giornata è iniziato alle 9:30, ma il nostro viaggio a corpo libero è incominciato nel primo pomeriggio. Dalle 14:30 alle 15:30 abbiamo esplorato i sex toys con Ivano e Morena di Le Sex en Rose, insieme al sessuologo Fabrizio Quattrini, che hanno guidato una sessione informativa sull’uso dei sex toys, per un utilizzo sicuro e piacevole.

NoTaboo
Maximiliano Ulivieri, organizzatore di NoTaboo

Dalle 15:30 alle 16:30 ci siamo fatti cullare da Intimate Swing, la sedia a dondolo che cambia le prospettive. Danilo Ragona, imprenditore e ideatore dell’oggetto, insieme a Fabrizio Quattrini, ha dialogato su come la vita sessuale possa migliorare la consapevolezza delle proprie capacità espressive e cognitive attraverso l’uso di strumenti innovativi.

La prima giornata di NoTaboo si è conclusa con una tavola rotonda dal titolo Sessualità e Disabilità: Sfide e Opportunità, moderata da Max Ulivieri e Fabrizio Quattrini. L’incontro ha affrontato le sfide e le opportunità per le persone con disabilità, aprendo un dialogo importante su un tema spesso trascurato.

NoTaboo – Corpi in Libertà ha rappresentato un passo avanti nella promozione di un dialogo aperto sulla sessualità, rompendo i tabù e celebrando la diversità. L’evento ha offerto un’opportunità unica per educare, informare e supportare le persone nella loro esplorazione della sessualità, contribuendo a costruire una società più inclusiva e rispettosa.

Per saperne di più consulta la nostra area tematica Viaggio nell’amore (e nel sesso) che cambia e leggi il libro di Daniel Tarozzi Come amano gli italiani.

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