Il microscopio del chirurgo calabrese Domenico Gerbasi che combatte i tumori al seno
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Cosenza - Domenico Gerbasi è un chirurgo-oncologo senologo di origini calabresi. Nato a Spezzano Albanese, in provincia di Cosenza, oggi è in servizio a Seriate, in provincia di Bergamo, dove coordina il progetto di una Breast Unit e cioè di una Unità di Senologia. La sua innovazione riguarda l’uso di una nuovissima apparecchiatura, Histolog Scanner, «che – spiegano lo stesso Domenico Gerbasi e Aurelio Sonzogni, direttore di Anatomia Patologica – è un dispositivo di microscopia scanner confocale laser per la visualizzazione immediata delle microstrutture di campioni di tessuto umano».
Questo macchinario particolare è basato su una tecnologia avanzata che fornisce un imaging digitale rapido per zone molto ampie: «In altre parole, in soli 7-8 minuti, permette di visualizzare al microscopio ampie porzioni di tessuto tumorale escisso, personalizzando la diagnosi direttamente durante l’intervento chirurgico, mentre, per fare la stessa cosa, comunemente occorrono giorni».
Insomma, si tratta di uno speciale microscopio-scanner digitale che permette un’analisi accurata dei tumori escissi, per la prima volta in tempo reale e cioè già durante l’intervento chirurgico. Grazie a questo innovativo strumento, il patologo esaminatore può fornire direttamente all’equipe chirurgica al lavoro le informazioni sui tessuti tumorali necessarie per valutare immediatamente al microscopio i margini chirurgici del tessuto mammario escisso.
E avere così la certezza che il tumore sia stato completamente rimosso, centrando l’obiettivo primario: ridurre drasticamente il numero di reinterventi. «Questa apparecchiatura avanzata – spiegano ancora i medici – è dotata di un sistema di scanner digitale per l’analisi a fresco dei tessuti umani opportunamente processati, facendo fare un importante passo avanti nel campo della diagnostica medica. Infatti, sarà possibile personalizzare l’intervento chirurgico avendo la certezza, in corso d’opera, di aver rimosso completamente il tumore».
Si tratta di informazioni importantissime, con ricadute enormi. Il nuovo strumento di lavoro è in studio già dallo scorso marzo all’Ospedale Bolognini di Seriate. E, per aumentare ancora di più l’aiuto che tale strumentazione innovativa garantisce ai medici, è in lavorazione uno speciale algoritmo di intelligenza artificiale che si affiancherà a breve al lavoro insostituibile del patologo per aiutarlo, indicandogli rapidamente le regioni di maggiore interesse e assicurandosi che nessuna parte dell’immagine rimanga non analizzata.
Nelle occasioni pubbliche, il dottor Gerbasi non dimentica mai di omaggiare e ricordare la sua terra natìa, ricordando l’infanzia e la gioventù trascorse in Calabria: «Non c’è giorno che io non rivolga un pensiero alla mia gente della Calabria, ricordando il bellissimo periodo di infanzia e gioventù ivi trascorso e, anche se oggi risiedo lontano, mi piace pensare di essere ancora un punto di riferimento, nei miei limiti del possibile e con tutto il cuore, per tante persone che possono aver bisogno del mio aiuto».
Da qualche anno Domenico Gerbasi collabora con il progetto AS.CO.L.T.O., acronimo di ASsociazione COordinamento Logistico Terapeutico Oncologico. L’associazione, nata proprio a Spezzano Albanese e presieduta dalla dottoressa Ivana Domanico, si propone di aiutare gratuitamente chiunque si rivolga per avere informazioni e orientamento pratico e logistico inerente a problematiche oncologiche, specialmente riguardanti i tumori femminili, ma non solo e che, ad oggi, annovera numerosissime richieste di aiuto già andate a buon fine, con grande soddisfazione per l’utenza.
«L’obiettivo della nostra associazione – hanno spiegato la presidente Ivana Domanico e il direttore Alcide Simonetti – è quello di creare uno sportello informativo e un telefono amico per fornire informazioni e aiuto, gratuitamente, in caso di necessità di cure, anche lontane da casa».
L’associazione infatti offre informazioni e supporto sulla prevenzione, promuove iniziative culturali per informare e sensibilizzare la popolazione in materia di salute e sull’aggiornamento riguardo gli ultimi ritrovati della medicina e della ricerca scientifica e culturale in genere per perseguire scopi di solidarietà sociale. E per agevolare la logistica – ad esempio viaggio in aereo o treno, sistemazione alberghiera e altro – in caso di necessità di cure fuori regione.
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