Bombe di semi e draghi: è in partenza un cammino per seminare vita in nome di Fukuoka
Seguici su:
Cuneo - “Le fiabe sono più che vere, non perché raccontano che esistono i draghi, ma perché ci dicono che i draghi possono essere sconfitti”.
Gilbert Keith Chesterton
Lasciando da parte un’eventuale giudizio sui draghi e ogni ipotesi sulla loro esistenza, la frase sopra citata esplicita che il potere simbolico celato nelle fiabe offre incondizionatamente a chiunque “attrezzature” utili a intendere la realtà e a proseguire oltre. Dopo questa curiosa premessa, diviene impellente raccontare una fiaba.
C’ERA UNA VOLTA UN DRAGO…
C’era una volta un drago. Un bel giorno svolazzò alla cittadina vicina, estrasse un flauto e cominciò a suonare. La musica era talmente piacevole che i cittadini uscirono dalle loro case, incantati. Il drago, senza interrompere la sua musica, s’incamminò verso le campagne e tutti quanti lo seguirono, formando un corteo. Camminarono a lungo e, non appena il sole calò, il drago smise di suonare, dispiegò le sue grandi ali e volò via. Dopo un’imbarazzante silenzio, tutti ritornarono alle proprie case, lieti d’essere sani e salvi vedendo che a nessuno di loro fosse stato fatto nulla.
Invece il drago ciò che doveva fare lo aveva fatto. Il giorno dopo nella cittadina molte delle abitudini sociali furono dimenticate, molte delle esperienze vissute cancellate, molte delle scelte di vita rinnegate. Interi sistemi di costruzione, di coltivazione, di commercio e di relazioni furono trasformati. In un batter d’occhio, tutto divenne drasticamente diverso. Una delle conseguenze fu l’implacabile abbattimento di boschi e foreste e un’infinità di creature vegetali e animali fu spazzata via per fare spazio, per dare posto a nuovi interessi che, prima del flauto, nella mente degli uomini non c’erano.
E i nuovi uomini si spartirono quegli immensi territori dove la terra fu seppellita dall’asfalto e in altri fu prima fresata, poi lacerata con le grandi lame e infine contaminata. Lì, in infinite quantità, piantarono semi di un’unica specie. Solo una. La relazione con la Natura s’era rotta. Così le Canzoni dei Raccolti furono sostituite da un’infelice silenzio. I Guardiani dell’Acqua s’erano dissolti, i Guardiani dell’Aria volatilizzati ed un’infinità di altre forme di Vita abbandonò questo mondo, per sempre. E la Voce della Terra tacque.
Trascorse un lungo tempo in questa condizione, che ai più pareva essere normale o pervenuta da una loro tradizione culturale e solo quando furono decimati dal Grande Freddo e dal Grande Caldo, qualcuno cominciò finalmente a dubitare. E da quel dubbio nacque una domanda e un’altra ancora e alcuni nuovi uomini vennero a sapere del flauto, che molti anni prima chissà chi aveva suonato ai loro predecessori.
“Ma ora, che cosa faremo?”. “Palline!”, disse qualcuno, tra la folla. “Palline?”, ripeterono alcuni, increduli. Era stato un vecchio a suggerirlo, un vecchio uomo dalla barba bianca, sottile come lunghi fili d’erba ribelle. “Si, palline di argilla”, ripeté. Lo derisero quasi tutti, ma vi fu anche chi gli credette e insieme al vecchio si misero admarrotolare un’infinità di palline di terra e argilla e dentro a ciascuna misero nascosta la Vita.
Come andò a finire questa storia è quasi inutile raccontarlo. Basti sapere che da quelle palline la vita esplose rigogliosa, prospera, felice. E tutti, poco a poco, tornarono. La Natura tutta, tornò, i Guardiani tutti, tornarono, le Canzoni, la Gioia, le Persone tornarono insieme. E la Voce della Terra si ascoltò cantare. In un batter d’occhio, tutto divenne meravigliosamente diverso. Volete davvero sapere del drago? Fu naturalmente sconfitto.
BOMBE DI SEMI
Noi lanciamo bombe di semi. Vabbè – qualcuno penserà – noi siamo un’associazione e, come tale, è normale l’aver realizzato i nostri progetti itineranti coinvolgendo innumerevoli persone, di ogni età e lingua, collaborando con entità, fondazioni, amministrazioni, ospedali, musei, biblioteche eccetera in Italia e all’estero.
Appare ovvio che centinaia e centinaia di volontari, in tutti questi anni, si siano disposti a noi per realizzare qualcosa insieme, a volte in collettivo e a volte individualmente, chi per un motivo chi per un altro, ma sempre uniti verso la medesima direzione. Il nostro fulcro, il centro dell’associazione OIA’ sono le Storie ed è attraverso queste che creiamo il nostro cammino. Ma in altra realtà, noi siamo anche una famiglia di tre persone. Tre persone che hanno seguito il consiglio di un vecchio uomo.
Masanobu Fukuoka – filosofo, botanico e agricoltore giapponese – è stato l’ideatore dell’agricoltura naturale e ha ispirato progetti di agro-ecologia in tutto il Mondo. Ha insegnato e diffuso ovunque la pratica delle “tsuchi dango”, conosciute in Occidente come Bombe di Semi, che hanno caratteristiche fantastiche, sono facilissime da creare e sono accessibili a tutti.
Un aspetto importante della loro semina è che non è affatto necessario possedere un terreno, avere esperienza di agricoltore o licenza di agronomo per utilizzarle: chiunque può lanciarle ovunque nella terra, dell’orto, dei cortili, in città o in campagna. Le bombe di semi sono capaci di incrementare la popolazione di insetti, come le api, di fertilizzare ogni suolo e dare vitalità a ogni relazione umana e specialmente sanno alimentare la connessione con la Natura.
Noi, sia come famiglia di tre persone e sia come parte dell’associazione OIA’, abbiamo sperimentato, nel sud della regione Piemonte, un processo di riforestazione attraverso l’agricoltura naturale e le bombe di semi, il progetto Olmo – ne abbiamo parlato qui. L’entusiasmo che ci ha regalato quest’esperienza, questi semi nascosti nell’argilla, è tale da condurci qui a raccontarlo, a condividere. È sua conseguenza, la nostra partenza per Il Cammino delle Stelle, una serie di attività socio culturali itineranti realizzate in un percorso di oltre 2000 chilometri che, partendo dal progetto Olmo in Piemonte, condurrà fino a Santiago de Compostela in Galizia, Spagna, dove passando dall’antico “cammino francese” pianteremo arte, incontri e tantissimi semi.
È vivo desiderio dell’associazione OIA’ e della nostra famiglia lasciare un passaggio positivo su questa Terra, un’energia vitale di partecipazione, affinché un giorno si possa essere, tutti, in grado di ascoltare il suono del flauto del drago e semplicemente danzare, ma restando consapevoli di ciò che siamo e dove stiamo posando i piedi. Noi doniamo semi. Se voi vorrete donarli, li riceviamo volentieri affinché diventino Stelle lucenti di questo nuovo Cammino. Buon lancio di bombe di semi.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento