10 Mag 2024

Aut Cafè, a Caltanissetta il bistrot dove si servono bontà e inclusione

Scritto da: Maria Enza Giannetto

Il progetto dell'"Equo cream aut cafè, la gelateria solidale" si è trasformato in "Aut Cafè, il bistrot dell’inclusione", con l'obiettivo di favorire l'inclusione socio-lavorativa dei giovani con disabilità e dei minori stranieri. Da due mesi, otto dipendenti esprimono le loro abilità mettendo la propria professionalità al servizio dei clienti. E il 17 maggio il team sarà all'In&Aut Festival di Milano.

Salva nei preferiti

Caltanissetta - In un tempo non molto lontano, la cultura del dono incontrò l’amore per il prossimo. Comincia così la storia di un luogo dove l’inclusione passa attraverso la dignità del lavoro e la bontà del gelato artigianale siciliano. Una storia narrata da vari protagonisti, ma soprattutto da quella cooperativa sociale Etnos di Caltanissetta che continua a “sfornare” progetti sociali e che anima appunto anche il percorso che ha portato, appena due mesi fa, all’inaugurazione di Aut Cafè, il bistrot dell’inclusione.

Aut Cafè è un locale speciale dove le creme, i cornetti e soprattutto il gelato siciliano, emblema di gusto, dolcezza e spensieratezza, si sono letteralmente trasformati in simbolo e strumento di inclusione contribuendo alla trasformazione di quello che era stato Equo cream aut cafè, la gelateria solidale in, appunto Aut Cafè, il bistrot dell’inclusione, promosso da Etnos e con la partecipazione di Fabbri 1905 che affianca la realtà nissena sia nella fornitura di ingredienti, sia nella formazione del personale.

Aut Cafè
Aut Cafè

L’obiettivo del nuovo progetto è quello di favorire l’inclusione socio-lavorativa di giovani con disabilità e minori stranieri. Per perseguirlo, Aut Cafè si è votata ancora di più verso l’inclusione socio-lavorativa fornendo l’opportunità di esprimere le proprie abilità a tre persone affette dal disturbo dello spettro autistico, tre persone con disabilità neurologiche e due minori stranieri non accompagnati.

AUT CAFÈ, L’INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PASSA DALLE OPPORTUNITÀ

Otto lavoratori impegnati in un’unica grande missione: lavorare bene nel loro cafè dimostrando quanto il lavoro possa fare per superare i pregiudizi. «Qui all’Aut cafè si servono ai clienti gelati buoni due volte, perché realizzati con ingredienti di qualità e, principalmente, del territorio e perché capaci di abbattere barriere», spiega Fabio Ruvolo, presidente della cooperativa Etnos, che dal 2005 promuove e realizza progetti di economia solidale e servizi a sostegno di disabili, anziani affetti da Alzheimer, donne e minori vittime di violenza e minori stranieri non accompagnati.

«La scelta di sostenere questa meravigliosa gelateria è stata la conseguenza naturale dell’ascolto fortuito di un’intervista di Fabio Ruvolo alla radio», racconta Nicola Fabbri, Ad dell’azienda. «In quel momento ho deciso che avremmo sposato uno dei suoi progetti perché sono vicini al modus operandi della nostra azienda in materia di integrazione sociale e di formazione. L’inclusione è una delle nostre mission e quindi tutto è avvenuto in maniera naturale. Non si può pensare che ci siano persone escluse dalla società cosiddetta normale, il lavoro e il contatto con il prossimo cura e rende le persone libere, questo è il nostro pensiero costante».

L’artigianalità dei nostri dolci è una chiara dimostrazione della manualità di chi li prepara e del valore della relazione. I prodotti sono espressione evidente di quello che rappresenta l’Aut cafè

«Abbiamo ricevuto un grande riconoscimento per il nostro impegno – dice Ruvolo – , dal quale ricaviamo fiducia che riversiamo nel quotidiano. Non nascondo che vedere un’azienda nazionale che ha deciso di promuovere quello che stavamo realizzando è incredibile, perché significa che il nostro lavoro sta crescendo anche in termini di innovazione e formazione e questi sono elementi cardine per noi, perché altrimenti il nostro viaggio si fermerebbe».

IL TEAM DI AUT CAFÈ PARTECIPA AL FESTIVAL IN&AUT

Dal taglio del nastro della gelateria, il 7 marzo, di gelati, crepes e brioches ne sono stati prodotti tanti e di cornetti ne sono stati sfornati a centinaia. E oggi entrando all’Aut cafè ci si trova in un piccolo bar operoso dove Francesco prepara squisite crepes alla nutella, Filippo riempie con calma e precisione le coppette di gelato e tutti sono impegnati con dedizione alla cura dei dettagli. «Sono felice e orgoglioso non per me ma per i ragazzi, per lo staff, che si sono spesi senza sosta per dare vita a questa nuova realtà. La gestione in mano agli otto dipendenti sta andando veramente bene», sottolinea Ruvolo.

Aut Cafè

«Oggi ad esempio – continua – facciamo degli ottimi croissant prodotti interamente da noi e l’artigianalità dei nostri dolci è una chiara dimostrazione della manualità di chi li prepara e del valore della relazione. I prodotti nel bistrot sono un’espressione evidente di quello che rappresenta l’Aut cafè. Sono felice perché i ragazzi stanno crescendo e si prendono, man mano, tante soddisfazioni».

«I processi di autonomia – continua – si stanno implementando sempre di più e la valutazione degli psicologi è stata estremamente positiva perché questa autonomia ha portato risultati tangibili di competenze e di abilità che continuano a crescere». Il 16 maggio tutta la squadra di Aut cafè partirà per partecipare al Festival In&Aut a Milano. «Io sarò relatore relatore nel convegno sulle best pratices e ovviamente porteremo arancine e dei cannoli che saranno il simbolo tangibile dell’artigianalità».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La storia di Luca Cammarata, dalla gestione di un bene confiscato alla lotta alla siccità
La storia di Luca Cammarata, dalla gestione di un bene confiscato alla lotta alla siccità

Salvia Materviva e l’etichettatura trasparente: “È la carta d’identità dei nostri prodotti”
Salvia Materviva e l’etichettatura trasparente: “È la carta d’identità dei nostri prodotti”

Dalla Sardegna arriva l’intelligenza artificiale locale e sostenibile che “parla” con le piante
Dalla Sardegna arriva l’intelligenza artificiale locale e sostenibile che “parla” con le piante

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Attentato a Trump: cosa sappiamo e cosa cambia adesso – #966

|

I numeri del disastro ambientale nel Sulcis tra PFAS, cadmio e mancate bonifiche

|

Festival delle Cose Belle 2024: “asimmetrie” per ridefinire i paradigmi di perfezione

|

Metodo TRE®, come imparare a rilasciare lo stress postraumatico fisico e psicologico

|

GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”

|

Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie

|

La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food

|

Discarica di Lentini, tra chiusure e riaperture emerge la gestione dei rifiuti fallimentare in Sicilia

string(7) "sicilia"