L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria
Seguici su:
Savona - Alzi la mano chi di voi non si è mai svegliato la mattina pensando a cosa volessero dire immagini e dialoghi sognati la notte appena trascorsa. “Ricordandoci i nostri sogni possiamo avere accesso a parti di noi inconsapevoli”: ma quanti di noi ricordano i sogni che fanno e pongono loro la giusta attenzione? Ne ho parlato nei giorni scorsi con la dottoressa Marcella Maria Spirito, psicologa e psicoterapeuta, analista transazionale certificata, originaria di Genova che da qualche anno vive a Castelbianco (SV). Ed è proprio qui che la incontro per farmi raccontare il suo lavoro e le attività sul sognare che porta in giro per la Liguria e non solo.
LA FUNZIONE DEI SOGNI
Come mi spiega la dottoressa Spirito «da sempre l’essere umano dà al sogno un’importanza significativa: nei tempi antichi ci si trovava in cerchio la mattina per raccontarsi i sogni fatti durante la notte. Si credeva infatti che i messaggi celati al loro interno fossero di rilevanza per la persona che li aveva fatti, ma comunicassero messaggi utili anche per l’intera comunità, non essendo atti individuali ma collettivi1».
![L'arte colletiva del sognare : i social dreaming arrivano in Liguria](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/04/Articoli-ICC-4-1-1024x681.png)
La psicoterapeuta Spirito mi racconta così che da sempre lei ricorda ogni mattina i sogni che fa durante la notte e proprio da questo dialogo consapevole interiore nasce la sua passione per il mondo onirico e la funzione di supporto che può avere nelle nostre vite. Spirito, dopo aver conseguito il titolo di psicoterapeuta, si è poi specializzata tra le altre cose, sull’uso dei sogni in psicoterapia attraverso un master di perfezionamento condotto da Tangolo e Vignozzi2, le autrici del libro Analisi Transazionale dei sogni (2023), guida principale per le sue attività legate al mondo dei sogni.
Ma non solo: Marcella Maria Spirito ha una formazione specifica in psicotraumatologia e psicoterapia dei disturbi psicotraumatici. Non è dunque un caso che sia proprio lei, insieme alla collega dottoressa Olga Tartarelli, ad affiancare al suo lavoro da psicoterapeuta e di ricercatrice in campo scientifico, un lavoro di studio e supporto per comprendere e vivere a pieno il proprio mondo onirico.
Ma che funzione hanno i sogni nella nostra vita? «Quello dei sogni è un campo ancora in fase di studio. Grazie ad alcune ricerche sappiamo che il 95% dei sogni fatti riguarda interazioni umani, per lo più conflittuali3, ma sappiamo anche che i sogni hanno diverse funzioni: una di queste è proprio quella di essere curativa, ovvero di funzionare come azione di problem solving della mente. A volte, ad esempio, i sogni servono per riuscire a rielaborare emozioni vissute durante il giorno».
![L'arte colletiva del sognare: i social dreaming arrivano in Liguria](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/04/Articoli-ICC-1-2-1024x681.png)
«Per esempio capita che si provi rabbia verso qualcuno, ma non si è in grado di esprimerla o non si possa o voglia farlo. Tale rabbia è possibile che si esprima ed emerga durante uno dei sogni notturni per andare a risolvere e terminare un processo emotivo avviato». È però fondamentale riuscire a dare il giusto spazio ai nostri sogni, senza dare loro a tutti i costi un significato preconfezionato e un’etichetta.
GLI INCUBI: SOGNI NON SOGNI
Ciò però non varrebbe però in caso di incubi: «Si tratta sempre di sogni, ma un po’ particolari. Durante la terapia poniamo sempre una particolare attenzione a come lavoriamo con gli incubi, perché questi ultimi ci forniscono un indizio importante da non sottovalutare, ovvero che la persona in questione non è riuscita a elaborare e a superare una situazione, un vissuto e ciò viene comunicato attraverso angoscia, paura e terrore».
Quindi se non siamo riusciti a elaborare da soli una determinata emozione, una sensazione, una situazione, attraverso l’incubo essa riemerge. Ciò che alcuni terapeutici, tra cui la Spirito, propongono è di provare a recuperare i ricordi dell’incubo e concludere il sogno in un modo diverso, ovvero creando noi un finale positivo.
Ricordare i sogni che facciamo ci permette di essere più consapevoli della nostra vita e delle nostre emozioni
INTERPRETARE I SOGNI
Il significato che diamo ai nostri sogni cambia a seconda della persona che lo fa e del momento preciso della vita che sta vivendo. «Detto questo però – aggiunge Spirito – ci sono degli archetipi che fanno parte dell’immaginario collettivo e a cui tutti noi facciamo riferimento, indipendentemente dal luogo in cui viviamo. Alcuni studi infatti ci dicono che alcuni sogni sono comuni in tutte le culture e rimangono gli stessi nel tempo anche se le società di appartenenza cambiano notevolmente nell’arco del tempo».
Quindi indipendentemente dal contesto socioeconomico e culturale, ci sono sogni che si ripetono per tutti. Alcuni di essi sono ad esempio la caduta dei denti o uno scivolone dalle scale del protagonista del sogno o ancora di muoversi attraverso mezzi di trasporto diversi, come aerei o macchine oppure sognare amici e parenti defunti.
L’approccio dell’Analisi Tansazionale e del Metodo Performat, usati anche dalla dottoressa Spirito, prevede che non sia il terapeuta a fornire un significato al sogno, ma l’esatto opposto, ovvero aiutare la persona in un processo di co-costruzione ed elaborazione per comprendere il significato specifico in quel determinato momento. Come? Si ripercorre il sogno, raccontandolo più e più volte, usando il tempo presente, per poterci entrare dentro.
![L'arte colletiva del sognare: i social dreaming arrivano in Liguria](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/04/Articoli-ICC-3-1-1024x681.png)
«Spesso i sogni che le persone ci portano all’inizio di un percorso insieme di terapia sono molto diversi da quelli che ci portano verso la fine. In alcuni casi i loro sogni anticipano la loro guarigione, cioè attraverso il sogno si vedono in una posizione diversa da quella precedente, che somiglia molto a quella futura che poi sceglieranno di prendere».
RICORDA I SOGNI: SÌ, MA COME?
Purtroppo non tutti siamo come la dottoressa Spirito e non ci ricordiamo la mattina i sogni fatti o almeno non sempre. Ci sono persone che dichiarano di non ricordarli mai, altre di farlo in maniera sporadica. Di una cosa la scienza è sicura4: sogniamo tutti, anche se non ce ne ricordiamo. Ma sappiamo anche che il ricordare o meno i sogni che facciamo dipende molto dal momento in cui abbiamo il risveglio5: se ci svegliamo infatti in fase NREM (sonno profondo) è più difficile che ricordiamo i sogni piuttosto che se ci svegliamo in fase REM.
Ma com’è possibile quindi a ricordare i propri sogni, quando questo non avviene in maniera naturale e spontanea? Esercitarsi a farlo non è scontato e alcune tecniche possono aiutare, come il tenere sempre sul comodino un quaderno e una penna per poterli annotare appena svegli o il condividerli con altre persone può essere un inizio di un percorso di autocomprensione.
![L'arte colletiva del sognare: i social dreaming arrivano in Liguria](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/04/Articoli-ICC-2-1-1024x681.png)
SOCIAL DREAMING
Marcella, insieme a Olga Tartarelli, organizza incontro collettivi di social dreaming – il cui ideatore è Lawrence –, in cui condivide con le persone alcune tecniche per ricordare i sogni e poterli interpretare, ma soprattutto dove invita le persone a portare e condividere i sogni fatti con gli altri partecipanti. «Riuscire a raccontare e a condividere ciò che si sogna è un primo importante passo di autocomprensione e di confronto con le esperienze di sogno degli altri. Questi eventi che organizziamo, sia in presenza che online, hanno l’obiettivo di aiutare le persone a ricordare i propri sogni e sapere che lì ci sono delle informazioni importanti per loro stesse, che possono imparare ad ascoltare e comprendere».
Per iscrivervi all’evento previsto a Castelbianco il 27 aprile clicca qui.
Note:
1 Rotondo, A., & Bertolini, G. (2008). Il social dreaming a terrenuove. Quaderni Di Psicologia, Analisi Transazionale e Scienze Umane, 50.
2 Tangolo, A.E., Vignozzi, F. (2023). Analisi transazionale dei sogni. PerFormat. Edizione inglese: Tangolo, A. E., Vignozzi, F. (2024) Working with Dreams in Transactional Analysis: From Theory to Practice for Individuals and Groups (Innovations in Transactional Analysis: Theory and Practice). Routledge
3 McNamara P. (2019). The neuroscience of sleep and dreams. Cambridge University Press.
4 Herlin, B., Leu-Semenescu, S., Chaumereuil, C., & Arnulf, I. (2015). Evidence that non-dreamers do dream: A REM sleep behaviour disorder model. Journal of Sleep Research, 24(6), 602-609. https://doi.org/10.1111/jsr.12323
5 Dement, W.C., & Kleitman, N. (1957), The Relation of the Eye movements during sleep to dream activity: an objective method for the study of dreaming. Journal of Experimental Psychology, 53(5), 339-346. https://doi.org/1
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento
Articoli simili
![Metodo TRE®, come imparare a rilasciare lo stress postraumatico fisico e psicologico](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/07/metodo3-3-305x207.jpg)
Metodo TRE®, come imparare a rilasciare lo stress postraumatico fisico e psicologico
![Pachacanta, il festival di musica medicina per riconnettersi con natura e spiritualità](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/06/pachacanta2-305x207.jpg)
Pachacanta, il festival di musica medicina per riconnettersi con natura e spiritualità
![Massimo Forcellini: “Come sperimentare la consapevolezza attraverso la semplicità”](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2024/06/Articoli-ICC-3-305x207.png)