29 Apr 2024

Lettura ad alta voce: 80 circoli in Italia trasformano le parole in condivisione

L'associazione LaAV, lettura ad alta voce, concede ai lettori e agli ascoltatori una pausa dalla vita frenetica. Leggere e ascoltare ha reali benefici sulla nostra salute mentale e fisica: oltre ad aiutarci a espandere il vocabolario e a migliorare le nostre abilità linguistiche infatti, la lettura ad alta voce, ci aiuta anche a sviluppare l'immaginazione.

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Campania - In attesa delle letture sul mare dell’estate 2024, vi facciamo conoscere il circolo di Napoli dell’ODV LaAV Lettura ad alta voce, coordinato da Anna D’Angelo. Empatia, comunicazione, riflessione, coinvolgimento: questi i pilastri sui quali si fonda l’organizzazione, nata dapprima come movimento dell’associazione Nausika e dal 2023 costituitasi in organizzazione di volontariato. Sono ben 80 le sedi sparse sul territorio nazionale e altre sono in fase di attivazione. La lettura ad alta voce aiuta non solo chi legge, ma anche chi ascolta: “Un libro dev’essere un’ascia per rompere il mare ghiacciato che è dentro di noi”, diceva Franz Kafka.

LA STORIA DI LAAV, LETTURA AD ALTA VOCE

Il movimento che fa capo a Nausika, associazione culturale aretina, è nato dalla volontà di far avvicinare le persone al mondo dei libri. Non il classico book-crossing: qui i volontari prestano la propria voce e la propria anima per interpretare e vivere attraverso i libri. Storie da tutto il mondo vengono lette da lettori e lettrici non professionisti che amano dedicare un po’ di sé al prossimo. «La mission dell’associazione è quella di far amare la lettura, di far nascere la passione per i libri. Il nostro motto è “Io leggo per gli altri” ed è scritto anche sulle nostre maglie», spiega la coordinatrice del circolo di Napoli Anna D’Angelo, insegnante in pensione.

Lettura ad alta voce

Nel 2009 LaAV – Letture ad Alta Voce è divenuta associazione e ora ODV; è capitanata dalla presidente Martina Evangelista, conta quasi una sede per provincia e i suoi volontari sono più di 1000: angeli che leggono storie in RSA, in scuole di ogni ordine e grado, in ospedali, in centri di accoglienza, in luoghi di gioia o sofferenza. Nata dagli studi di Federico Batini, professore di pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università di Perugia, LaAV è la reale manifestazione di come altruismo, studio ed empatia siano valori sempre più preziosi.

I BENEFICI DELLA LETTURA AD ALTA VOCE

«La lettura ad alta voce, soprattutto se iniziata in tenera età, è molto utile a livello sia cognitivo che emotivo e favorisce un arricchimento di lessico e di comprensione. Sono sempre di più gli studi scientifici che dimostrano i benefici a livello neurologico di questa pratica. Ho sempre letto ad alta voce ed è stato anche così che mi sono formata come docente. Ho insegnato e al tempo stesso imparato. Ho suscitato nei miei alunni curiosità per la lettura e i libri, ma al tempo stesso ho insegnato loro anche e soprattutto ad ascoltare, a rispettare chi sta leggendo, le sue debolezze e le sue emozioni».

Leggere ad alta voce è un do ut des continuo, un processo sciolto tra ciò che è il mondo interiore del lettore e l’ambiente esterno e il mondo interno di ogni singolo ascoltatore. I nostri occhi, che non nascono con la capacità di trascorrere minuti o anche ore a seguire il filo su un libro cartaceo o su un e-book, si allenano a mantenere e a incrementare l’attenzione che, lettura dopo lettura, diviene sempre più naturale e l’atto stesso di leggere diventa più gratificante.

COSA LEGGE UN VOLONTARIO AD ALTA VOCE

«I testi da leggere vengono scelti innanzitutto in base alla platea: viene fatta a priori una ricerca di testi che possono essere adatti all’età a cui ci rivolgiamo, ai suoi interessi. Ad esempio quando ci interfacciamo con i bambini della scuola d’infanzia leggiamo loro albi illustrati. Ciò che ci preme è emozionare», spiega ancora Anna D’Angelo.

Lettura ad alta voce

«Due sono stati gli eventi che hanno impresso forte calore nella nostra vita di volontari: il primo è stato durante un incontro al circolo Ilva di Napoli; l’altra esperienza che mi preme ricordare è una serie di incontri organizzati dall’Associazione Aima, avuti con adulti e bambini ucraini accolti: pur non parlando l’italiano, loro ci hanno seguito attraverso le illustrazioni dall’inizio alla fine degli incontri».

COLLABORARE PER FARE

L’associazione negli anni ha fatto grandissimi passi in avanti: numerose le collaborazioni con scuole, biblioteche e altre associazioni. Il Comune di Napoli è Città che legge ed è proprio sul territorio napoletano che LaAV, insieme ad associazioni, cooperative, biblioteche comunali e altri enti pubblici e privati, fa parte della rete Lettura Area Flegrea, una sinergia che ha portato alla realizzazione di numerosi eventi e manifestazioni a tema libro. Quest’anno nel mese di maggio ci sarà la mostra “Eccellenze italiane. Figure per Italo Calvino” curata dall’Accademia Drosselmeier nella Casina Pompeiana – mostra che sta facendo il giro dell’Europa – e la rete sarà impegnata con una serie di laboratori di lettura.

La lettura ad alta voce, soprattutto se iniziata in tenera età, è molto utile a livello sia cognitivo che emotivo

La LaAV quest’anno è stata presente all’iniziativa Una nave di libri per Barcellona, realizzata dalla rivista “Leggere tutti” in collaborazione con Agra editrice, Grimaldi Lines, Bimed e Università telematica Pegaso: una traversata in mare dal 20 al 25 aprile dove famiglie, amici, studenti e insegnanti hanno festeggiato insieme la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore istituita dall’Unesco il 23 aprile.

A tale riguardo Sergio Auricchio, ideatore di Una nave di libri per Barcellona, ha sottolineato che «rose e libri, simboli dell’amore per le persone e per la cultura, trovano nella festa di Barcellona una sintesi perfetta: si passeggia tra le ramblas, tra fiori e libri in un atmosfera rilassata tra persone sorridenti che si scambiano abbracci, rose e libri; veramente una bellissima esperienza che può essere un antidoto alla tristezza che ci arriva dai fronti di guerra». Si mette quindi nelle mani dei libri e della cultura la speranza di pace e amore per tutti.

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