30 Apr 2024

Dalla dislessia alla ADHD, nuove cure per una vita più equilibrata

Scritto da: Mirella Madeo

Si stima che in Italia ci siano più di due milioni di persone con ADHD non diagnosticata. Questo disturbo di origine neurobiologica è quindi molto diffuso, ma di pari passo si stanno perfezionando nuovi metodi di diagnosi e cura che aiutano, fra le altre cose, a comprendere l’impatto dell’ADHD sulla quotidianità e a trattarlo in modo da garantire una vita equilibrata.

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A modo mio. Storie di vita e dislessia, un podcast realizzato da Edizioni Erickson in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia, che approfondisce la comprensione della dislessia e degli altri disturbi dell’apprendimento. La prima puntata presenta il punto di vista scientifico di Giacomo Stella, psicologo e fondatore di SOS Dislessia, sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

Dalle puntate successive, protagoniste sono le testimonianze di chi vive in prima persona un disagio derivante da DSA, ossia da disturbi specifici dell’apprendimento. Andrea Delogu condivide la sua esperienza personale con la dislessia e l’importanza della diagnosi ricevuta a vent’anni. Seguono le testimonianze di Filippo Barbera, che ha vissuto con tutti e quattro i DSA e ora è insegnante, e di Pietro Versari, giovane attore della Compagnia del Teatro Officina di Milano, che partecipa allo spettacolo teatrale “C’ho le sillabe girate”, basato sulle esperienze con la dislessia. Infine, Giampaolo Morelli, attore, sceneggiatore e regista del podcast, racconta la sua scoperta della dislessia verso i trent’anni.

ADHD

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono condizioni neurosviluppali che influenzano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo preciso e fluido e si manifestano all’inizio della vita scolastica. Questi possono tuttavia colpire anche in età adulta. «I soggetti con un DSA hanno un più elevato rischio di presentare in comorbidità un disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, anche conosciuto come ADHD», spiega la dottoressa Graziella Madeo, Neurologa e Direttrice dell’Unità di Neuromodulazione e Ricerca Clinica di Brain&Care Group di Rimini.

«La co-presenza dei due disturbi, secondo alcuni studi, può essere presente nel 25/40% dei casi», prosegue Madeo. «In questi casi i problemi di apprendimento si aggravano perché alle difficoltà nella lettura, scrittura o calcolo si aggiungono l’incapacità a mantenere l’attenzione per periodi prolungati di tempo, l’impulsività e l’irrequietezza. Studi scientifici suggeriscono che la comorbidità dei due disturbi è sostenuta da alcuni fattori comuni, quali varianti genetiche, fattori ambientali, processi cognitivi, e aspetti anatomo-funzionali». In Italia sono infatti due milioni le persone in età adulta che si stima potrebbero essere colpite da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) senza saperlo.

CHE COS’È LA ADHD

Il deficit di attenzione e iperattività (ADHD, Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è un disturbo di origine neurobiologica caratterizzato da sintomi ben definiti e continui come difficoltà di prestare attenzione e mantenere la concentrazione, comportamenti impulsivi e irrequietezza fisica. Di questo disturbo non soffrono solamente i ragazzi, come erroneamente si pensa, ma anche gli adulti: oltre due terzi degli adolescenti a cui è stato diagnosticato.

ADHD
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO IN ETÀ ADULTA

Sono sempre più numerosi gli studi sull’ADHD in età adulta, anche se, come riportato dall’AIFA, Associazione Italiana Famiglie ADHD, non ci sono ancora dati accurati data la carenza di attività di sensibilizzazione e la poca conoscenza della materia. Tuttavia, la prevalenza mondiale della diagnosi di ADHD nei bambini e negli adolescenti è stimata intorno al 5,9-7,1% (Concept Paper AIFA su ADHD – 2015) e si stima altresì che un numero tra il 30% e il 70% dei bambini con ADHD continui a mostrare gli stessi comportamenti anche in età adulta (associazioneaifa.it).

Già nel 2015, Quotidiano Sanità, pubblicava una stima di circa 2 milioni di italiani maggiorenni potenzialmente affetti da questo disturbo. «L’ADHD descrive una modalità di funzionamento con esordio in età evolutiva che spesso permane in tutte le fasi della vita del soggetto condizionando la qualità di vita. Si caratterizza, infatti, per una gestione problematica dell’attenzione che genera difficoltà e fallimenti in età adulta e si può associare alla comparsa di altre problematiche come depressione, disturbi d’ansia, dipendenze«.

«Fare diagnosi, soprattutto in età adulta, non è semplice e richiede specifiche competenze e adeguata formazione», prosegue la dottoressa Graziella Madeo. Il Brain&Care Group di Rimini presso cui lavora è uno tra i pochi i centri clinici dedicati al benessere mentale riconosciuto a livello internazionale per la sua tecnologia e per il suo esclusivo e innovativo metodo di trattamento.

ADHD
RICONOSCERE l’ADHD

In età adulta, senza un protocollo specifico è molto complesso riconoscere l’ADHD. I sintomi non sono sempre chiari perché in molti casi l’iperattività si riduce, ma persistono difficoltà di attenzione, disorganizzazione, impulsività e irrequietezza, a cui talvolta si aggiungono depressione e ansia. Riconoscere l’ADHD può essere ancora più complicato nei soggetti che sviluppano una dipendenza, in particolare da sostanze.

Questo può mascherare i sintomi di ADHD e far sì che la diagnosi corretta arrivi solo dopo molti anni ed è il motivo per cui gli specialisti di Brain&Care hanno introdotto una valutazione clinica completa con test diagnostici specifici e un protocollo mirato per la cura dell’ADHD in età adulta. Oggi è possibile riconoscere l’ADHD anche in età adulta e intervenire con percorsi terapeutici multidisciplinari utilizzando l’innovazione di tecnologie bio-mediche e interventi psicologici personalizzati.

UN CENTRO DI RIFERIMENTO PER LA DIAGNOSI E CURA DELL’ADHD

Tra le tecnologie utilizzare dal centro c’è la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), una metodica terapeutica non-invasiva e indolore che permette di modulare l’attività delle aree cerebrali ed è applicata in affiancamento alla psicoterapia secondo il metodo del professor Antonello Bonci, neurologo e neuropsicofarmacologo, direttore scientifico di Brain&Care e fondatore del Global Institutes on Addictions (GIA) Miami.

Oggi è possibile riconoscere l’ADHD anche in età adulta e intervenire con percorsi terapeutici multidisciplinari

Domenica 7 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della salute, Brain&Care ha annunciato l’apertura di un ambulatorio polispecialistico per la diagnosi e la cura dell’ADHD in età adulta presso le sue sedi di Milano e Rimini. Un percorso mirato e personalizzato è infatti fondamentale per aiutare l’adulto a comprendere l’impatto dell’ADHD sulla sua quotidianità, per sapere come trattarlo e come inquadrare nuovamente le esperienze di vita e i legami affettivi e professionali.

IL METODO PER LA CURA DELL’ADHD

Brain&Care propone un percorso diagnostico-terapeutico multimodale utilizzando un approccio interdisciplinare in cui il paziente è seguito da un’equipe composta da psichiatri, neurologi, psicologi e psicoterapeuti esperti. L’approccio terapeutico integrato prevede interventi psicoterapeutici mirati alle difficoltà cognitive e a seconda della gravità l’impiego di terapie farmacologiche specifiche. 

Inoltre l’utilizzo della stimolazione magnetica transcranica TMS per il trattamento dell’ADHD permette di agire sui meccanismi neurobiologici alla base dell’ADHD, riducendo l’impulsività, migliorando i processi decisionali e attentivi e agendo anche su eventuali problematiche associate quali, ansia, depressione e abuso di sostanze. L’inaugurazione dei primi ambulatori per la diagnosi e la cura di ADHD negli adulti fatta da Brain&Care rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento e nella cura di questa condizione spesso misconosciuta. La sensibilizzazione sull’ADHD è fondamentale per garantire un’adeguata diagnosi e un trattamento personalizzato, consentendo agli adulti affetti da questa condizione di gestire meglio la propria vita quotidiana.

Leggi anche il nostro articolo sul centro per la cura di ADHD e disturbi del neurosviluppo ad Albenga (SV).

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