30 Apr 2024

Il Nostro Atelier: arteterapia nella scuola pubblica per favorire inclusione e comunicazione

Scritto da: Elena Rasia

Portare l'arteterapia nella scuola pubblica? Elisa Pezzolla l'ha fatto! Ed è stato grazie al progetto Il Nostro Atelier, nell'ambito del quale ragazzi e ragazze di una scuola di Teglia, quartiere di Genova, hanno letteralmente trasformato un'aula in un luogo di libertà espressiva ed espressività emotiva. E allora perché non esportare questa iniziativa anche in altri istituti italiani?

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Genova - L’arteterapia è una disciplina che utilizza l’espressione artistica come mezzo di comunicazione e di esplorazione emotiva. Attraverso tecniche creative come la pittura, il disegno, la scrittura, la danza e molte altre forme di espressione artistica, si possono esplorare ed elaborare i propri pensieri, sentimenti ed esperienze.

Oggi vi racconterò come proprio l’arteterapia abbia dato vita a un’iniziativa che ha unito gli studenti e trasformato gli spazi educativi di una scuola in un quartiere di Genova. Il progetto in questione si chiama Il Nostro Atelier e è un laboratorio artistico coordinato dalla docente ed arteterapeuta Elisa Pezzola che, dall’anno scorso, ha portato una ventata di novità carica di spirito di collaborazione all’interno dell’ambiente scolastico.

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In un momento in cui l’educazione si apre sempre di più alla valorizzazione delle arti e della creatività, nell’Istituto Comprensivo del quartiere Teglia quest’audace proposta si è confermata dopo due anni di sperimentazione attraverso un laboratorio di pittura con i ragazzi del polo RES – Risorse Educative Speciali – una realtà ligure unica sul territorio nazionale che accoglie persone con pluridisabilità complesse fino ai 18 anni negli ambienti scolastici promuovendone l’inclusione.

Il Nostro Atelier ha saputo trasformare un’intera aula scolastica in una gigantesca tela rivestita di fogli bianchi pronta a raccontare profonde emozioni. «L’obiettivo principale era contaminare un’aula e trasformarla in un luogo dove poter agire e sperimentare delle sessioni di libertà espressiva», mi racconta Elisa. L’atelier si svolgeva ogni giovedì e ogni partecipante era invitato a esprimersi liberamente attraverso la pittura, accompagnato da un sottofondo musicale. I ragazzi erano guidati nella loro esplorazione artistica dagli insegnanti, che facilitavano l’organizzazione e la gestione delle attività.

L’obiettivo principale era creare nel contesto scolastico un’esperienza straordinaria che fosse capace di stimolare la creatività e di promuovere l’inclusione

«In veste di Arteterapeuta ho curato la parte pittorico-espressiva, dando i tempi e indicando le modalità di approccio ai gruppi, differenziate in base all’età e al momento in cui entravano in atelier. Ad esempio, suggerimenti su gesti e segni piuttosto che su come guardare e intervenire nello spazio, mentre i colleghi insegnanti che mi hanno accompagnata hanno facilitato l’organizzazione – ovvero preparazione e consegna del materiale – e gestito la parte audio», aggiunge Elisa

L’obiettivo principale di questa iniziativa di arteterapia era creare nel contesto scolastico un’esperienza straordinaria che fosse capace di stimolare la creatività e di promuovere l’inclusione. Attraverso il linguaggio dell’arte, gli studenti possono così esplorare i concetti di libertà e di partecipazione, imparando a rispettare gli spazi individuali e a portare il loro contributo per la buona riuscita del processo collettivo.

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Le parole chiave emerse dalle riflessioni degli studenti e delle studentesse – parole che esprimevano concetti come gioia, libertà, accoglienza e bellezza – testimoniano l’importanza e l’impatto positivo che questa iniziativa di arteterapia ha avuto non solo all’interno dell’ambiente scolastico ma anche nella quotidianità extra scolastica di ogni studente, incoraggiandone l’inclusione sociale e il sentirsi parte attiva di una comunità.

Nonostante il successo dell’atelier, ci sono stati diversi aspetti critici da affrontare, come la limitata durata delle sessioni e la necessità di coinvolgere in modo più approfondito gli studenti delle classi superiori. Ciononostante, l’entusiasmo e il sostegno del personale scolastico hanno fatto sì che questo progetto avesse il potenziale per crescere e svilupparsi ulteriormente.

Ora la scuola si prepara a estendere questa esperienza anche ad altri plessi, con un nuovo atelier all’aperto che tra fine maggio e inizio giugno porterà l’arteterapia e la creatività anche negli spazi verdi del parco circostante. In un mondo in cui l’istruzione è spesso misurata solo attraverso risultati accademici, iniziative come questa dimostrano che l’arte può essere un potente strumento per l’apprendimento, la crescita personale e la costruzione di una comunità più inclusiva e consapevole.

Leggi anche il nostro articolo sul centro di arteterapia Studio4Mani di Albenga (SV).

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