Che cosa è il Tyrrhenian Link? Parliamo della grande opera che minaccia la Sardegna
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Cagliari - «Terna definisce il Tyrrhenian Link un’infrastruttura di importanza internazionale per un futuro energetico più sostenibile, ma in verità si tratta di un mostro che trasformerà le nostre campagne in una servitù energetica e anche militare, presidiata e inaccessibile a chi le ha sempre abitate». È Rita Corda del Comitato di difesa del territorio – No Tyrrhenian Link, a parlare a nome del gruppo che da mesi porta avanti la lotta dei selargini contro l’infrastruttura che collegherà la Sardegna con la Sicilia tramite un cavo sottomarino ad alta tensione.
Il progetto viene legato al fenomeno del cosiddetto assalto eolico: il cavo sarà infatti funzionale al trasporto di energia elettrica nella penisola italiana, un’infrastruttura ritenuta necessaria quindi anche per garantire mercato al surplus di energia che verrà prodotto dai nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili rispetto al fabbisogno isolano. Nelle ultime settimane il via al ricorso al Presidente della Repubblica per fermare il Tyrrhenian link ha rafforzato una lotta che tra presidi, mobilitazioni, eventi culturali e occupazioni, va avanti da febbraio 2023 senza sosta. Ma le rivendicazioni che arrivano dal Comitato riguardano il futuro di tutta l’Isola: conoscere cosa accade a Selargius diventa necessario affinché la lotta di un territorio non sia inascoltata.
LA RICOSTRUZIONE DEL COMITATO NO TYRRHENIAN LINK
La storia delle due Centrali di accumulo e di smistamento che Terna ha previsto di realizzare nell’agro di Selargius la troviamo nelle premesse delle Proposte di Delibera del Consiglio Comunale di Selargius n.11 e 12 del 17 febbraio 2023. Si tratta dei primi – e unici – atti formali portati all’attenzione dei Consiglieri e delle Consigliere comunali a marzo del 2023, per il preventivo esame da parte della Commissione consiliare per l’Urbanistica. In quell’occasione, il consiglio comunale ha avuto notizia degli interventi che Terna intende realizzare nelle campagne selargine.
Sino ad allora, sebbene ingressata dal 2021, la pratica amministrativa per la realizzazione di questi interventi – che impegnerebbero ben 17 ettari del territorio selargino – è stata caratterizzata dalla più assoluta segretezza. Nella proposta di delibera n.11 si legge che “nel Piano di Sviluppo del 2018 è stato inserito un intervento denominato Tyrrhenian Link, Collegamento elettrico HVDC Continente – Sicilia – Sardegna, confermato nel Piano 2020 […] che consiste nel collegamento elettrico in cavo HVDC (alta tensione in corrente continua) attraverso un doppio cavo sottomarino, tra la penisola italiana, la Sicilia e la Sardegna, con potenza pari a 1.000 MW”.
La Proposta non trascura poi di ricordare che “Terna S.p.A. definisce l’intervento un’infrastruttura di importanza internazionale per un futuro energetico più sostenibile che rafforza l’hub energetico del Mediterraneo” e che gli interventi della tratta di Collegamento Sicilia – Sardegna o West Link, interessano i Comuni sardi di Selargius, Settimo San Pietro, Quartucciu, Sinnai, Maracalagonis e Quartu S. Elena.
TRA INTERLOCUZIONI E INCONTRI (MANCATI) CON LA CITTADINANZA
“Per quanto riguarda il Comune di Selargius – si legge sempre nella Proposta – il dialogo con Terna ha avuto inizio con un primo incontro in data 21/07/2021 insieme anche al Comune di Settimo San Pietro, i cui rappresentanti hanno ricordato che i loro terreni sono gravati dal vincolo di uso civico pertanto la proposta di localizzazione della Stazione di Conversione nel loro territorio comunale risulta di difficile attuazione tenuto conto degli stretti tempi disponibili”.
La Proposta di delibera informa allora che “Terna ha proceduto ad organizzare diversi incontri con i proprietari dei terreni interessati dall’opera al fine di trovare accordi con i privati oggetto di espropriazione” e che “in data 25/03/2022 il progetto è stato illustrato da Terna a tutti gli Amministratori Comunali e in data 13/04/2022 si è tenuto l’ultimo incontro online aperto a tutta la cittadinanza per presentare gli esiti della consultazione pubblica della tratta Ovest del Tyrrhenian Link, che era iniziata il 06/10/2021”. Occorre però precisare che l’incontro del 25 marzo 2022 non è stato convocato con le formalità previste per la convocazione del Consiglio e che all’incontro del 13 aprile 2022 pare abbiano preso parte soltanto tre cittadini.
REVISIONE E RICORSO
L’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica al progetto definitivo del tratto del Tyrrhenian Link tra Sardegna, Sicilia e Campania, arriva il 5 settembre 2023. Il 21 settembre il Consiglio Comunale di Selargius, con la Deliberazione n. 43 ad oggetto “Ordine del giorno presentato dai Consiglieri di Minoranza – azzeramento procedimento autorizzativo e sospensione accordo con Terna spa”, approva allora l’impegno da parte del Sindaco e della Giunta a presentare “richiesta di revisione alla Regione Autonoma della Sardegna sul progetto di Terna s.p.a. ricadente nel territorio di Selargius e contestualmente ad approfondire tutte le prescrizioni indicate dagli Enti che si sono espressi favorevolmente all’intervento”.
Intenzione sottolineata anche il 5 dicembre 2023 quando con una delibera “il Consiglio Comunale di Selargius ribadisce la propria contrarietà all’intervento denominato Tyrrhenian Link ricadente nel territorio di Selargius”. La delibera inoltre impegna Sindaco e la Giunta a valutare un “ricorso straordinario al Presidente della Repubblica impugnando l’approvazione del Progetto definitivo per la costruzione e l’esercizio da parte di Terna S.p.A. del Collegamento in corrente continua Tyrrhenian Link […]; impegna ad affidare, con urgenza, un incarico specialistico di dettaglio ad un archeologo […] ottemperando in tal modo alla richiesta di una verifica preventiva delle evidenze archeologiche di tutta l’area interessata all’intervento pari a 17 ettari nel territorio di Selargius”.
LA SITUAZIONE ATTUALE
«Nei terreni minacciati dal progetto del Tyrrhenian Link c’è la nostra memoria storica e la nostra identità: su padru originariamente era un territorio in cui si coltivava insieme, si producevano beni che erano a disposizione della comunità, c’erano e ci sono vigne produttive, una delle quali è stata estirpata in questi giorni, ed è tutta un’area ricca di evidenze archeologiche». La situazione attuale è allo stesso tempo di attesa, stallo e lotta. In conclusione, Rita Corda aggiunge come «nonostante ci sia in corso un ricorso al Capo dello Stato, Terna non curante prosegue con i lavori preliminari, ma noi non ci fermeremo: stiamo organizzando un incontro con la presidente Todde, la lotta continua».
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