25 Mar 2024

Simularte: inclusione e valorizzazione del territorio passano per la musica

Scritto da: Cinzia Catalfamo

L'amore per la musica e una lunga esperienza nei vari campi della scena artistica accomunano i fondatori della cooperativa Simularte. E prevedibilmente anche le iniziative che portano avanti, tutte con un filo conduttore comune: generare valore e inclusione nel territorio di riferimento – il Friuli – attraverso la musica. Proprio uno di questi progetti ha valso a Simularte la finale del premio BITAC 2023.

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Udine, Friuli Venezia Giulia - Una piattaforma di scambio tra artisti internazionali, studenti e comunità locali capace di unire musica ad alto livello con la promozione turistica del territorio, quello del Friuli Venezia Giulia. Si chiama Music System Italy ed è il progetto che ha consentito alla cooperativa Simularte di Udine di entrare tra i finalisti al Premio della Borsa del Turismo Cooperativo, iniziativa che ha lo scopo di dare risalto a progetti innovativi di turismo sostenibile e responsabile basati anche sull’inclusività che promuovono un impatto significativo sulle comunità.

Simularte sorprende per le innovative attività che svolge durante l’anno, sia sul proprio territorio che altrove, a beneficio di un target molto ampio. La cooperativa è nata nel 2018 grazie all’iniziativa di Federico Mansutti – con cui abbiamo fatto quattro chiacchiere –, presidente della cooperativa e trombettista di carriera, Ermanno Basso, produttore discografico a livello internazionale, e Stefano Amerio, vicepresidente di Simularte, ingegnere del suono e proprietario di uno studio di registrazione musicale.

Simularte

Insieme a loro, ragazzi che lavorano full-time con Federico e sedici soci, tra giovani e meno giovani, molto attivi nella cooperativa come volontari, soprattutto per lo scambio di competenze. Ovviamente sono partiti dalla musica, il loro “pane”, con l’organizzazione di eventi sul territorio regionale, anche se fin da subito l’ambizione era quella di esplorare la musica in piattaforma per la distribuzione ad ampio raggio, oltre che lo sviluppo di progetti interdisciplinari. 

Federico, raccontaci quali sono i progetti di Simularte.

Da quando è nata, Simularte non ha mai smesso di creare progetti sia per la promozione musicale e ultimamente anche per la promozione della cultura generale: arti figurative, sostenibilità ambientale e sociale, eventi di teatro, danza e musica. Oltre al nostro gruppo di lavoro, ci ha raggiunto Alessio Rosati, che per anni è stato il responsabile dei progetti speciali presso il Museo Maxxi di Roma. Il suo intervento ci permette di pensare e andare oltre alle attività con cui siamo nati.

Ci puoi fare una panoramica dei principali progetti che avete realizzato?

Tra gli eventi più rilevanti che Simularte ha realizzato ci sono il summer camp – in cui uniamo turismo e cultura, con il quale siamo arrivati finalisti al BITAC 2023 – e le rassegne musicali di jazz e le sue derivazioni dal vivo, oltre al progetto con le scuole primarie “Il Piano Rotto”. Si tratta di offrire dei piani – appunto, rotti – ai bambini e insieme mettere in piedi un laboratorio di artigianato artistico con cui si ripara il pianoforte, per poi lasciarlo in donazione alle scuole per motivare gli studenti, già da giovani, a interessarsi alla musica e alla sua pratica. Alla fine del processo del progetto si organizza un concerto con i ragazzi.

Simularte

Poi c’è la piattaforma “The Art’s Garage”, che vende servizi per artisti indipendenti, per sostenere chi non riesce a passare attraverso una casa discografica nella distribuzione e promozione della loro musica sul mercato, facendosi giudicare direttamente dal pubblico. Negli ultimi anni inoltre stiamo lavorando con un’azienda agricola del territorio con cui abbiamo piantato dei vigneti con sette differenti tipi di Refosco, che è il vino delle nostre zone. Il vigneto è stato studiato per diventare un semi-teatro nel quale organizziamo eventi sostenibili come il Festival Contro-Corrente, una tre giorni di arte e cultura in cui l’energia elettrica è fornita da una staffetta di volontari che per tutto il periodo forniscono la luce pedalando delle biciclette collegate alle turbine.

Ci siamo accorti che nei nostri villaggi vivono persone anziane e meno anziane che hanno un vissuto che per noi va raccontato ai giovani. C’è chi ricorda ancora le Seconda Guerra Mondiale e noi consideriamo i loro racconti un’enorme ricchezza. Così abbiamo creato “Il futuro del passato: le Rogge testimoni del cambiamento”. In pratica, sempre all’interno del nostro ulivo-semi-teatro, organizziamo eventi di racconti di persone che tramandano le loro esperienze, i loro sogni, le realizzazioni, le gioie, le delusioni, tutto ciò che rappresenta una vita, ma anche come loro vedono il presente e il futuro del villaggio, della nostra terra e del nostro Pianeta. Questi eventi sono accompagnati da musica dal vivo e sono esperienze davvero uniche.

Simularte

Infine, in questo momento ci stiamo concentrando anche su un’opera audio-visiva con immagini a 360 gradi. Si tratta di un cortometraggio dedicato a tre donne che, nella nostra Regione, si distinsero per la loro partecipazione attiva durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra di loro, nella vera storia, non si conobbero mai, ma nel nostro film sono insieme e ci fanno vivere le loro azioni eroiche del tempo. È un dialogo a tre sulla storia: Paola Del Din, che fu la prima paracadutista italiana, Cecilia Deganutti e Bruna Sibilla-Sizia. Il documento sarà pronto a settembre per la distribuzione, soprattutto nelle scuole.

Quali altre idee avete in serbo per il futuro?

Abbiamo iniziato una collaborazione con Giacomo Urban, fotografo professionista di moda, business e pubblicità. Da quando è iniziato il trend dell’Intelligenza Artificiale, di cui Giacomo è specialista nel campo delle immagini, abbiamo lanciato il progetto “Nuove Generazioni”. Si tratta di un accordo con alcune imprese manifatturiere del nostro territorio attraverso cui facciamo delle interviste a impiegati e operai, da cui generiamo una serie di immagini con un’interpretazione di Simularte dell’arte dell’IA con lo scopo di raccontare, in modo differente, le realtà del settore alle comunità della nostra Regione.

Da quando è nata, Simularte non ha mai smesso di creare progetti sia per la promozione musicale

Nel prossimo futuro vorremmo utilizzare l’AI anche nel progetto “The Art’s Garage” e inoltre ottenere il Certificato ISO 20121, che riguarderebbe tutti i nostri eventi e il turismo, mettendo insieme tecnologia e sostenibilità in tutte le nostre attività e includendo i nostri soci e i nostri fornitori in questa visione a basso impatto.

È vero che nello stesso giorno in cui siete stati premiati al BITAC Simularte ha ricevuto un’altra onoreficenza?

Sì, proprio lo stesso giorno le Camere di Commercio di Udine e Pordenone ci hanno conferito un Premio dell’Economia e Sviluppo per la miglior impresa nello sviluppo e nell’impegno sociale.

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