LOTS: “Il nostro progetto Climax per il turismo responsabile nelle aree marginali di Sicilia”
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Palermo - Sovvertire la narrativa turistica mainstream dell’Isola attraverso un approccio multidisciplinare basato su ricerca, associazionismo e cultura d’impresa sociale. Tutto ciò sperimentando allo stesso tempo nuove modalità per promuovere le aree marginali della Sicilia. È nata con questo obiettivo l’associazione di promozione sociale LOTs – Libero Osservatorio Territoriale sud di Palermo che ora lancia il progetto Climax – Ricostruire un patrimonio partecipato.
Fondato nel 2020 dai social designers Francesca Gattello e Zeno Franchini e dalla ricercatrice, attivista e architetta Martina Motta, LOTs – Libero Osservatorio Territoriale sud è appunto un’associazione di promozione sociale che vuole favorire processi più complessi di empowerment, integrazione sociale, redistribuzione del capitale prodotto dal settore turistico, rispetto dell’ambiente e valorizzazione dei saperi locali e tradizionali nei territori dell’isola.
In questo percorso rientra Climax – Ricostruire un patrimonio partecipato, finanziato nell’ambito del bando Fermenti dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, un progetto che attiva la sua riflessione critica e l’attività sul campo attraverso nuove pratiche turistiche in Sicilia, in simbiosi con le associazioni e i presidi attivi localmente. Un progetto di valorizzazione delle aree siciliane meno conosciute, come ad esempio quelle di cui si occupa anche l’associazione Inner Sicily.
IL PROGETTO CLIMAX VALORIZZA LE AREE MARGINALI DELLA SICILIA
Archeologia, storia, arte, conflitto, cultura, enogastronomia, ma anche natura, fuoco e acqua: sono queste le macro-tematiche specifiche che LOTs vuole valorizzare attraverso il turismo critico e responsabile, con focus sulle aree marginali della Sicilia non soltanto rurali ma anche urbane e il recupero dell’identità, la riscoperta della memoria, la cura dell’ambiente, l’inclusione sociale e la partecipazione collettiva.
«Obiettivo principale di LOTs – dicono i tre fondatori – è quello di proporre un’alternativa alla narrativa turistica mainstream dell’Isola, al turismo di massa – con i pericoli che comporta in termini di erosione del territorio e delle spiagge, dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua e distruzione degli ecosistemi più fragili – attraverso un approccio multidisciplinare, alla continua ricerca di nuove modalità per promuovere il territorio siciliano rivolte sia a chi questi territori li abita, che a chi è di passaggio».
«I luoghi privilegiati dell’azione di LOTs – spiegano – sono le aree marginali della Sicilia, caratterizzate da bassi tassi di occupazione e da una crescente percentuale di emigrazione giovanile». Nell’ambito del progetto sono stati selezionati diversi itinerari in tutta l’Isola – costruiti in loco e arricchiti con contenuti sviluppati in collaborazione con intellettuali, artisti ed esperti che hanno partecipato al progetto – che saranno messi a disposizione della collettività tramite la piattaforma web di LOTs.
IL TOUR SALTI D’ACQUA APRE IL CALENDARIO DI ITINERARI SVILUPPATI DA LOTS
Il primo appuntamento pubblico per la valorizzazione delle aree marginali della Sicilia, il tour Salti d’acqua, è dedicato al tema dell’acqua ed è in programma sabato 16 marzo 2024. Curato da LOTs in collaborazione con Diego Perez, condurrà i partecipanti alla scoperta del patrimonio idrico delle Madonie, da Scillato alle pendici del Monte Fanusi, fino allo stabilimento di Sclafani Bagni. «In questa zona – dicono i responsabili del progetto – l’acqua è una risorsa naturale storicamente preziosa, oggi fortemente a rischio, come abbiamo sottolineato in questo articolo e come spiega Andrea Degl’Innocenti nella rassegna stampa, i cui siti si trovano in uno stato di grande trascuratezza e purtroppo ritenuti testimoni di un paesaggio minore».
Sarà il primo degli appuntamenti sul campo del progetto Climax – Ricostruire un patrimonio partecipato, che prevede anche un programma di formazione che ha già coinvolto più di 40 partecipanti residenti in Sicilia o che hanno deciso di trasferirsi sull’isola per intraprendere questo percorso. Attraverso un programma multidisciplinare, costruito tra lezioni e formazione “sul campo”, i corsisti hanno raggiunto la qualifica di “eco-accompagnatore”, figura professionale emergente, tra l’esploratore, l’esperto di marketing territoriale e lo storyteller.
Parte integrante del progetto che punta a promuovere le aree marginali della Sicilia è inoltre la realizzazione di una piattaforma geoblog – che permetterà una conoscenza più approfondita dei territori e funzionerà da aggregatore di esperienze affini già attive – e altre da costruire, come il sito www.liberoosservatorioterritoriale.com che sta per essere lanciato. A chiusura del progetto, il 23 marzo, sarà realizzata una mostra fotografica che racconterà i primi anni dell’esperienza LOTs.
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