Il Giardino Liberato di Materdei, un luogo di crescita e aggregazione per il quartiere
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Campania - Situato al numero 3 di Salita S. Raffaele, nel quartiere Materdei, il Giardino Liberato non è solo uno spazio verde – uno dei pochi – della città di Napoli. È il risultato degli sforzi di cittadini che, uniti da una necessità comune, si sono scoperti parte di una comunità attiva e che, grazie all’impegno e alla passione di tutti, hanno trasformato un luogo abbandonato a sé stesso in uno spazio collettivo di vita e condivisione. Intorno al Giardino Liberato di Materdei gravita ormai la vita di tutti gli abitanti del quartiere, quasi a voler testimoniare quotidianamente che non c’è nulla che non si possa realizzare con perseveranza e partecipazione.
LA STORIA DEL GIARDINO LIBERATO
Come molti luoghi antichi di Napoli, anche il Giardino Liberato si è fatto testimone di molteplici vicende storiche, a partire dalla sua costruzione avvenuta dopo l’eruzione del Vesuvio del 1794, che aveva distrutto il monastero delle suore Teresiane di Torre del Greco, spingendole a fondarne uno nuovo nel cuore della città di Napoli. Dopo essere stato trasformato in Educandato per ragazze nel 1854 e venduto al Comune di Napoli nel 1930, che lo utilizzò per ospitare anziani o ragazze in difficoltà, fu il terremoto del 1980 a sancire l’abbandono della struttura, che per anni rimase trascurata e in disuso.
Nel 2009 gli spazi dell’ex monastero furono occupati abusivamente da CasaPound, un gruppo politico di estrema destra e di ispirazione neofascista. Questo evento turbò particolarmente gli abitanti del quartiere che, lontanissimi da quelle ideologie, iniziarono a immaginare una nuova vita per il monastero, a sognare di creare tra le sue mura un luogo di pace e di accoglienza, di solidarietà e amore.
Dunque fu un desiderio comune di libertà a far nasce in maniera spontanea il Comitato degli Abitanti di Materdei. Gli abitanti del quartiere iniziarono a incontrarsi periodicamente in piazza Scipione Ammirato e, portando ognuno la propria sedia, la propria voce e le proprie idee, A organizzare iniziative contro varie forme di discriminazione. Il Comitato avviò allo stesso tempo una serie di proteste volte a restituire la struttura alla comunità, che non furono inascoltate. Ottenuto lo sgombero degli occupanti di CasaPound, il Giardino, finalmente Liberato, fu riconosciuto come Bene Comune della città di Napoli e affidato alle e agli abitanti del quartiere.
COSA SI FA AL GIARDINO LIBERATO?
Ristrutturato, curato e restituito alla collettività, oggi il Giardino Liberato è diventato un luogo di tutti e tutte, chiuso solo ai pregiudizi e alle disparità. È per questo che tutte le attività proposte sono libere e gratuite, e pensate di volta in volta per rispondere alle esigenze della comunità. Il Giardino è soprattutto uno spazio verde e pubblico, come ce ne sono pochissimi nella città di Napoli, che offre ai bambini del quartiere – dai 0 ai 99 anni – un posto dove giocare e socializzare a contatto con la natura e lontano dai pericoli delle strade.
Poi c’è il salone interno, che viene usato per le più svariate attività, sportive, artistiche e manuali, dai laboratori di cartapesta alle lezioni di arti marziali. “Gli Sbadanti” è il nome scelto per e dai partecipanti al laboratorio di teatro per anziani, attivo da più di dieci anni e pensato per chi ha più di sessantacinque anni e voglia di mettersi alla prova nell’arte della recitazione.
Nel corso degli anni, grazie alle libere donazioni degli abitanti del quartiere e di chi, pur non abitando a Materdei, ha comunque amato e sostenuto il Giardino, si è costruita a poco a poco anche una biblioteca, che custodisce, tra saggi, dizionari e libri di narrativa, circa tremila libri che possono essere consultati in loco o presi in prestito.
Nella convinzione che l’istruzione sia un diritto di tutti e tutte, negli anni al Giardino sono stati attivati corsi gratuiti di italiano per stranieri, che si affiancavano ai corsi di lingua inglese e francese aperti a tutti, oltre che un corso di preparazione all’esame di terza media per chi aveva lasciato la scuola prematuramente. Il Giardino Liberato offre anche molteplici spazi di aggregazione ospitando eventi come concerti, feste, presentazioni di libri, proiezioni di film e tanto altro.
Tutte le attività legate al giardino liberato sono decise e gestite collettivamente durante le assemblee pubbliche, che si tengono una volta ogni due settimane. Le attività non sono finanziate da istituzioni, né da enti, ma totalmente libere da qualsiasi legame. Nel Giardino Liberato il tempo vale più del denaro ed è per questo che arricchisce più quello che si dà, che quello che si prende agli altri.
LA FESTA MULTUCULTURALE E ANTIFASCISTA DEL FRIARIELLO E IL CARNEVALE SOCIALE
Ogni primavera la piazza Scipione Ammirato – la stessa che aveva ospitato gli abitanti del quartiere mentre si scambiavano idee e pareri su come riappropriarsi degli spazi del convento – si riempie di musica e manifestazioni per la tradizionale “Festa Multiculturale e Antifascista del Friariello”, una celebrazione della vittoria ottenuta ormai dodici anni fa con la liberazione del giardino e un festeggiamento per ogni anno trascorso insieme in libertà.
A proposito di feste, il Giardino Liberato di Materdei partecipa anche alla rete di Carnevali Sociali che i è creata diversi anni fa intorno al GRIDAS. Questa tradizione popolare colora e anima ogni anno, negli ultimi giorni di Carnevale, le strade della città, con costumi e maschere create nei laboratori artistici, coinvolgendo tutti gli abitanti del quartiere e le scuole del territorio.
L’ANIMA POPOLARE DEL GIARDINO LIBERATO
In questi dodici anni, il Giardino Liberato di Materdei è stato una luce di resistenza, solidarietà e libertà che è riuscita a illuminare ben oltre il quartiere, ispirando e lavorando in rete con moltissime altre realtà napoletane. L’ex convento delle Teresiane, aprendo le sue porte alle persone, ha accolto in sé una comunità che giorno dopo giorno lavora per abbattere le barriere sociali e costruire un presente privo di discriminazioni.
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