Cessate il fuoco in tutte le guerre, Napoli si mobilita per la pace tra flash mob e manifestazioni
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Campania - Mentre continuano ad arrivare notizie sempre più tragiche dalla Palestina, Napoli, come tutte le città d’Italia, ha visto il movimentarsi di cittadini, attivisti e associazioni che, tra manifestazioni, presidi, flash mob ed eventi per raccolta fondi, hanno unito le loro voci per ribadire con la massima intensità la richiesta di un “cessate il fuoco”, sottolineando la necessità e l’urgenza di porre fine alle ostilità.
NAPOLI CHIEDE IL CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA…
Le strade cittadine si sono riempite di manifestanti il 23 febbraio, ma non solo. Ogni giovedì alle 18:00 in piazza del Gesù una bandiera della Palestina, un microfono aperto a tutti e due casse fanno in modo di tenere alta l’attenzione sulla situazione a Gaza. Molte sono state le iniziative pensate per raccogliere fondi da destinare alla Palestina. La più esemplare è sicuramente Life for Gaza, il concerto di pace che si è tenuto la scorsa domenica 25 febbraio al Palapartenope per sostenere la causa del popolo palestinese e raccogliere fondi da destinare a Medici Senza Frontiere e Palestinian Medical Relief.
L’evento era organizzato dalla Comunità palestinese Campana e da Assopace Palestina e ha visto la partecipazione di tantissimi cantanti, artisti e intellettuali, oltre che di una grandissima parte della cittadinanza: l’evento è andato sold-out in breve tempo, coinvolgendo oltre seimila persone. La settimana successiva, domenica 2 marzo l’Asilo – ex Asilo Filangieri – ha ospitato l’evento di beneficenza “Henna for Palestine”, che si era già svolto in diverse parti d’Italia. Si tratta di una raccolta fondi organizzata da un gruppo di artiste e artisti che hanno scelto di utilizzare le decorazioni temporanee all’hennè per supportare la popolazione di Gaza.
… E IN UCRAINA
Non bisogna dimenticare però che la pace mondiale è scossa anche da un altro conflitto sanguinario: il 24 febbraio scorso ha segnato il secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina e tale ricorrenza è stata un momento di mobilitazione a livello nazionale, con l’obiettivo di sollecitare un cessate il fuoco per tutte le guerre. Ovviamente all’appello della Rete Italiana di Pace e Disarmo ha risposto prontamente Pangea, la rete informale di associazioni, scuole e cittadini, nata totalmente dal basso che ha fatto dell’educazione alla non violenza e al rispetto per gli altri e per l’ambiente il suo impegno quotidiano.
LA RISPOSTA DELLA RETE PANGEA E LA RICHIESTA DI CESSATE IL FUOCO
A raccontarci com’è andata la giornata dello scorso sabato 24 è stata ancora una volta Martina Pignataro, anima attivissima del GRIDAS. «La rete Pangea ha aderito alle manifestazioni di Europe for Peace fin da subito. Già a luglio dello scorso anno avevamo partecipato all’iniziativa per la pace organizzata a Napoli per i 150 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina. Poi, l’anno scorso, Scampia fu attraversata dalla manifestazione “PACE e DISARMO: ITALIA RIPENSACI!” promossa nell’ambito della Rete per la Pace – Scampia. Il corteo si fermò proprio a Largo Battaglia, lo spazio riqualificato e curato da Pangea.
Quest’anno, il 24 febbraio coincideva con l’ultimo sabato del mese, giorno in cui ci si incontra al Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza, per la consueta cura delle aiuole tematiche. «Approfittiamo sempre dell’appuntamento mensile per far confluire più iniziative, in modo da diffondere modelli positivi il più possibile.
Poiché la giornata coincideva con la mobilizzazione nazionale per il Cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina, abbiamo deciso organizzare un flash mob. L’idea era quella di coinvolgere anche persone che non sarebbero andate alle manifestazioni che si tenevano in città, ma che venivano a Pangea per altri motivi, e che così avrebbero avuto comunque la possibilità di sentir parlare di questi temi. Moltiplicando i luoghi in cui se ne parla è possibile condividere un messaggio di pace concreto. È il nostro solito modo di agire: mescoliamo e mettiamo in rete situazioni diverse, in modo da contagiarsi positivamente l’un l’altro», ha spiegato Martina.
UN PICCOLO PASSO INDIETRO PER CHI NON SA COS’È PANGEA
E c’è da dire che il contagio sta dando vita a iniziative meravigliose. Pangea è nata nel 2015 intorno a un progetto di riqualificazione di Largo Battaglia, in cui scuole del territorio sono state coinvolte nella creazione di un giardino tematico con sei aiuole, ognuna rappresentante un continente e una sesta dedicata al bacino Mediterraneo.
Il lavoro di riqualificazione che Pangea sta portando avanti in quell’area è ormai straripato, coinvolgendo anche la strada circostante e molte altre zone di Scampia e dei quartieri limitrofi. «Arriva fino a Piscinola il “Corridoio delle farfalle”, un corridoio naturale di aiuole recuperate dal basso nelle quali vengono coltivate piante gradite alle farfalle, in modo che, in maniera del tutto naturale – si tratta di ventuno specie di farfalle censite da Gennaro Rino Sanseverino e dunque già presenti sul territorio – vengono attirate a svolazzare tra le strade».
L’IPPOSCAMPO E LA SUA VOGLIA DI “SCAMPARE” I PREGIUDIZI
Tutte le attività di Pangea sono pensate per diffondere un messaggio di pace. Durante la mattina di sabato, il giardino si è anche arricchito di una nuova scultura, realizzata presso il Centro Diurno di Riabilitazione Gatta Blu, molto attivo nel fare rete con le altre associazioni del quartiere. Già da tempo hanno iniziato a creare nel loro laboratorio artistico sculture in legno con materiale di risulta, per caratterizzare ogni aiuola.
Immaginando una fiaba per ognuno dei cinque continenti a cui sono dedicate le aiuole, ne hanno rappresentato sottoforma di scultura i personaggi. L’ultimo arrivato è l’Ipposcampo, un cavalluccio marino che racconta la voglia di “scamparsela” dai pregiudizi sulla salute mentale, dall’ignoranza e dalla superficialità. La voglia di salvarsi, dunque, anche grazie alla rete e al lavoro svolto quotidianamente.
Nell’aiuola Mediterraneo, accanto alla scultura “l’Approdo” dedicata ai bambini che approdano nel nostro paese e a coloro che se ne prendono cura, è stata piantata una nuova pianta di Corbezzolo come omaggio a tutte le persone che s’impegnano per soccorrere e assistere i migranti, come il medico Pietro Bartolo e il pescatore falegname Vito Fiorino.
IL FLASH MOB PER IL CESSATE IL FUOCO
Il Flash Mob per la pace ha avuto inizio intorno alle undici del mattino. «Abbiamo dispiegato un’enorme bandiera della pace nel piazzale e l’abbiamo fatta sventolare avvicinandoci al murales dedicato a Gino Strada. Lì abbiamo esposto i nostri cartelli con la scritta “Cessate il fuoco ovunque”, per tutte le guerre dimenticate del mondo».
«Che sia nella guerra russo-ucraina, che sia tra Israele e Palestina, che sia altrove, ricordiamo sempre che la terza via esiste ed è la pace. Bisogna trovare modi alternativi alla guerra per superare i conflitti. Ripudiamo la guerra, come è scritto nella Costituzione italiana e non la contempliamo come mezzo per porre fine alle controversie. Ogni giorno, come rete Pangea, divulghiamo l’importanza e la necessità di adoperarsi per costruire la pace dal basso», ha concluso Martina.
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