26 Mar 2024

Associazione Europea delle Vie Francigene: ecco chi c’è dietro a uno dei cammini più famosi

Scritto da: Cinzia Catalfamo

Nell'anno del trentennale del riconoscimento della Via Francigena come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, l'Associazione Europea delle Vie Francigene è in fermento. Non solo per celebrare degnamente questo importante traguardo, ma anche per migliorare sempre di più l'esperienza delle migliaia di pellegrini e viaggiatori che ogni anno percorrono quello che è diventato uno dei cammini più celebri d'Europa.

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Era il 7 aprile del 2001 quando fu creata l’Associazione Europea delle Vie Francigene – AEVF, soggetto abilitato ufficialmente dal Consiglio Europeo per promuovere i valori dei cammini e dei pellegrinaggi, partendo dalla crescita armonica dei territori attraverso un approccio culturale, identitario e turistico. Prima di cominciare l’intervista a Simona Spinola, esperta della comunicazione di AEVF, ricordiamo di cosa parliamo quando trattiamo delle Vie Francigene.

La Via Francigena, chiamata anche Francisca o Romea, è parte di  un fascio di percorsi, detti anche “vie romee”, che dall’Europa Occidentale, in particolare dalla Francia, conduceva al Sud Europa fino a Roma, per proseguire poi per la Puglia, ove si trovavano i punti d’imbarco per la Terrasanta. L’inizio del percorso è a Canterbury, nel Regno Unito, e i paesi attraversati sono la Francia e la Svizzera, per poi giungere in Italia, fino a Santa Maria di Leuca, per un totale di 3268 chilometri.

Associazione Europea delle Vie Francigene
Simona Spinola

La Via iniziò a essere percorsa nel VI secolo e nel corso della storia fu utilizzata per motivi bellici, commerciali e religiosi. Tra i secoli XI e XIII la pratica del pellegrinaggio assunse un’importanza crescente, soprattutto verso il Santo Sepolcro a Gerusalemme, la tomba di San Giacomo a Santiago di Compostela e le tombe degli Apostoli Pietro e Paolo a Roma. A quei tempi la Via Francigena diventò lo snodo centrale delle grandi vie delle fede. Veniva percorsa sia da nord a sud che al contrario. La sua importanza come via di collegamento, soprattutto commerciale, tra Nord e Sud Europa, avvenne dal Medioevo in poi.

Tra i cammini spirituali cattolici, o pellegrinaggi, fino a qualche anno fa uno dei più conosciuti era quello di Santiago di Compostela. Da quanto tempo le Vie Francigene sono state riscoperte dal pubblico credente?

Il Cammino di Santiago è stato tra i capofila nel lanciare il movimento dei cammini a piedi e in bicicletta, ma sempre più numerosi sono gli itinerari in tutta Europa e in Italia. Per ciò che riguarda la Via Francigena, possiamo dire che la rinascita è partita verso il 2015, quando la Regione Toscana ha lanciato il “masterplan” dell’itinerario e ha investito molte risorse per ristrutturare il percorso, migliorando notevolmente strutture di accoglienza e segnaletica e dedicandosi a una promozione mirata a livello internazionale. Il “boom” è arrivato poco dopo in due fasi: prima quando è uscita la guida ufficiale della Via Francigena, poi con la fase post-covid, che ha visto sempre più giovani e stranieri mettersi in cammino.

Associazione Europea delle Vie Francigene

Il 2023 ha confermato queste tendenze: un’analisi sulle credenziali distribuite lo scorso anno ha confermato un’importante presenza estera lungo l’itinerario, con pellegrini svedesi, americani, francesi e australiani nella top 5, accanto agli italiani. In merito a questo, sicuramente ha giocato un ruolo importante la guida in lingua inglese della casa editrice londinese Cicerone Press, che ha messo in circolazione i tre volumi dei cammini Canterbury-Losanna, Losanna-Lucca, e Lucca-Roma. Cresce anche la presenza di pellegrini nel tratto meridionale lungo la Via Francigena nel Sud, che collega Roma a Santa Maria di Leuca, tratto bellissimo e tutto da scoprire, la cui infrastrutturazione è in fase di crescita.

Altro dato interessante riguarda l’età dei pellegrini: l’età di chi ha frequentato la Via Francigena lo scorso anno conferma il trend del 2022, che già aveva visto un incremento del numero di giovani pellegrini. Nel 2023 si contendono il primato le fasce 25-34 anni e 55-64 anni con il 22%. Poco al di sotto, con il 21,4%, la fascia 45-54 anni. Il gruppo dai 35-44 anni è al 14%, mentre rispettivamente al 10,6% e al 10% ci sono i gruppi sotto i 25 anni e gli over 65.

Naturalmente si tratta di stime e non di dati statistici ufficiali, in quanto sono state distribuite anche altre credenziali, soprattutto in Europa, e ci sono numerosi viandanti che percorrono ogni anno tratti di percorso di 8-10 giorni utilizzando quindi la stessa credenziale su più annualità. Il numero delle credenziali dell’Associazione Europea delle Vie Francigene distribuite è stato di 15.667 e il numero di punti di distribuzione del passaporto del pellegrino è stato di 118, con un aumento considerevole in Francia e Svizzera. 

Associazione Europea delle Vie Francigene
In cosa consiste la vostra organizzazione e da quanto tempo esiste l’Associazione Europea delle Vie Francigene?

Il 7 aprile 2001 34 enti locali, lungo il percorso italiano della Via Francigena, secondo l’itinerario di Sigerico, firmarono l’atto costitutivo di quella che oggi è l’Associazione Europea delle Vie Francigene. Formata attualmente da più di cento enti locali territoriali europei, AEVF svolge un’azione di impulso degli interlocutori del progetto di valorizzazione di tutto l’itinerario che attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia, raccordando tutti i livelli istituzionali – locale, regionale, nazionale, europeo.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene ha consolidato un efficace modello di governance, che le è valso l’abilitazione a rete portante – “réseau porteur”, 2007 – da parte del Consiglio d’Europa, che nel 1987 ha lanciato il Programma degli Itinerari Culturali. Il prestigioso riconoscimento, frutto della stretta collaborazione con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo, eleva AEVF a modello di riferimento europeo per lo sviluppo, la tutela, la salvaguardia e la promozione delle Vie Francigene.

715 Comuni europei sono attraversati da questa immaginaria linea rossa che disegna la via maestra che ci collega all’Europa pacifica dei popoli, dove le identità nazionali danno forza e valore al confronto delle culture e al radicamento dell’identità europea. Attualmente l’Associazione Europea delle Vie Francigene gestisce gli strumenti di comunicazione legati alla Via Francigena e di proprietà della stessa.

Fra tali strumenti abbiamo il portale web in tre lingue, la sezione web dedicata agli operatori privati Visit Vie Francigene, i profili social, la newsletter, la community Facebook e la rivista internazionale Via Francigena and the European Cultural Routes. Non ultimo, il 2024 vede l’importante trentesimo anniversario del riconoscimento della Via Francigena come Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, avvenuto nel 1994, e sono previste molte attività lungo l’intero percorso. 

Quali sono i vantaggi che offrite ai pellegrini?

L’Associazione Europea delle Vie Francigene offre in primis ai viandanti tutte le informazioni legate all’itinerario grazie a un sito disponibile in italiano, francese e inglese in costante aggiornamento; all’interno del portale è inoltre possibile scaricare le tracce del percorso e consultare la lista completa delle strutture di accoglienza. Inoltre, mettiamo a disposizione una community Facebook in cui è possibile confrontarsi con altri pellegrini e raccogliere suggerimenti sul percorso: una newsletter mensile e un’app gratuita permettono di consultare ogni dettaglio sul percorso sia a piedi sia in bicicletta e svariate sono le camminate gratuite che proponiamo sulle nostre pagine, aperte a tutti e lungo l’intero itinerario, con l’obiettivo di proporre un cammino sempre più inclusivo!

Negli ultimi dieci anni circa 500.000 persone hanno percorso la Via Francigena

Nello staff ci sono molti volontari?

L’Associazione Europea delle Vie Francigene conta su una rete di partner molto consolidata, a cui contribuiscono in maniera decisiva anche le 92 associazioni amiche composte da camminatori e appassionati. Lo staff interno di AEVF, che ha sede a Fidenza e Piacenza in Emilia Romagna e a Champlitte in Francia, è composto da esperti di comunicazione, amministrazione e project management, che gestiscono tutti gli aspetti dell’Associazione, dalla promozione alla progettazione, passando per contatti con la stampa, fundraising, formazione e molto altro.

Vuoi parlarci  dell’importanza dell’evento del prossimo aprile?

Aprile sarà un mese importante sia per l’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene – che si terrà a Vevey, lungo il tratto svizzero della Via Francigena, e che vedrà importanti momenti di riflessione sullo sviluppo internazionale dell’itinerario, così come momenti d’interesse culturale per tutti i partecipanti, tra camminate, visite guidate e degustazioni – sia per il Francigena Fidenza Festival, organizzato dal Comune della cittadina emiliana, che si terrà dall’11 al 14 aprile.

Associazione Europea delle Vie Francigene

L’evento, giunto alla quarta edizione, si svolgerà a Fidenza, situata esattamente al centro dei 3200 chilometri che uniscono l’itinerario che collega Canterbury a Santa Maria di Leuca. Si tratta di quattro giorni no stop di conferenze, presentazioni, ma anche e soprattutto camminate alla scoperta dei territori. L’edizione 2024 vede una camminata evento dal titolo “Lenti alla meta” lungo il tratto emiliano della Via Francigena, da Orio Litta (LO) a Fornovo di Taro (PR). Per tutti gli aggiornamenti sul festival e sul resto delle attività promosse dall’Associazione Europea delle Vie Francigene consigliamo di accedere al sito e iscriversi alla newsletter. 

Avete un’idea di quante persone abbiano percorso la Francigena?

Possiamo dire circa 500.000 persone negli ultimi dieci anni! Un numero che ci rende orgogliosi e che siamo sicuri continuerà a crescere grazie all’impegno della rete AEVF e a una volontà sempre più diffusa di scoprire i territori a passo lento.

Leggi anche la nostra intervista a Luca Bruschi, direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

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